Paralimpiadi: argento Tapia nel disco

13 Settembre 2016

Il lanciatore azzurro sul podio a Rio 2016. Nei 400 Maspero quarta, Versace out. Oggi in gara De Vidi.

Quando, diventato non vedente, gli hanno dato per la prima volta il disco in mano, Oney Tapia non sapeva nemmeno cosa fosse. Tre anni dopo il lanciatore, nato a Cuba ma italiano di adozione, è medaglia d’argento nella finale di specialità F11 delle sue prime Paralimpiadi a Rio de Janeiro. In gara si mette subito al sicuro al primo tentativo con un eccellente 40,89 che gli regala l’accesso alle ultime tre prove e che lo porterà a mantenere il secondo gradino del podio fino in fondo. I due lanci successivi sono nulli, seguiti da due misure intorno ai 38 metri per chiudere con 39,03 al sesto. Oro per il brasiliano Alessandro Rodrigo Silva con il nuovo record paralimpico di 43,06 mentre lo spagnolo David Sierra Casinos (38,58) agguanta il bronzo. Con questo risultato il “Guerriero dei lanci” si riscatta dalla delusione dei Mondiali di Doha del 2015 dove, con tre nulli, aveva buttato via la sua prima vera occasione in maglia azzurra. L’argento conquistato a Rio premia il grande spirito di combattente di Tapia che quest’anno è riuscito a toccare le vette del ranking mondiale anche nel peso, con una successione di record italiani dall’inizio dell’anno in entrambe le sue specialità, per poi trionfare negli Europei di giugno a Grosseto realizzando la migliore prestazione nazionale di 42,56. A fine gara il 40enne bergamasco dell’Omero Runners commenta così: “È un’emozione enorme perché sono i miei primi Giochi, è un argento meritato per tutto il lavoro che c’è stato dietro. Potevo avvicinarmi all’oro ma ho pagato l’inesperienza, l’emozione e tutto il tifo là fuori. Dedico questa medaglia ai miei colleghi che sono rimasti a casa e che non sono riusciti a venire qui, alle mie tre figlie che mi hanno disegnato la mascherina da gara, al mio allenatore Guido Sgherzi e alla mia guida, il tecnico Andrea Meneghin”. Dopo l’argento di Martina Caironi nel lungo T42, l’Italia sale a quota due nel numero di medaglie conquistate dagli azzurri nell’atletica leggera.

Dai 400 metri T44 - con accorpamento T43 - arriva invece il quarto posto di Federica Maspero. La sprinter canturina, quarta anche a Doha, controlla la gara molto bene fin dall’inizio ma niente può contro il record del mondo della francese Marie-Amélie Le Fur (59.27) e le più forti avversarie (la tedesca Irmgard Bensusan, seconda, e la statunitense Grace Norman, terza). C’è gioia nel volto della Maspero dopo la prestazione da 1:03.83: “Non capita tutti i giorni di avere il quarto tempo al mondo. Pensavo di strappare qualcosa al mio personale, ma sono contenta lo stesso. Sono andata al traino della tedesca Bensusan, ma poi ai 50 metri non riuscivo più ad aumentare la velocità. Voglio ringraziare lo staff medico-sanitario della delegazione perché, dopo la caduta in allenamento qui a Rio che mi ha provocato una lesione muscolare alla coscia, mi hanno sostenuta e coccolata. Oggi ho dimostrato che ce la posso fare. Questa medaglia di legno va bene lo stesso”. Altra sorte per il bronzo continentale Giusy Versace che viene squalificata dalla finale per invasione di corsia. Il dispiacere è tanto: “Ho una grande amarezza, ho fatto un errore che un professionista non dovrebbe mai fare. Questa era la gara che capita una sola volta nella vita, ho pagato una distrazione calpestando la linea bianca. L’inizio era andato bene, ho gestito la tensione ed ero partita convinta. Da ora voglio solo cambiare pagina. La mia Paralimpiade non finisce qui, mercoledì ho le semifinali dei 200 metri, la rabbia cresce. Questa pista è fantastica, c’è energia, voglio andare avanti”.

Sui 200 T11, Arjola Dedaj con la guida Elisa Bettini manca la qualificazione alle semifinali. Esito non inaspettato per la sprinter non vedente che, in competizione con altre 17 atlete, si deve accontentare della 14esima piazza complessiva con il passaggio del turno riservato alle prime classificate delle cinque batterie e ai sette tempi migliori. La prestazione di 27.69 è però confortante. Il bronzo europeo di Grosseto 2016 riesce infatti ad abbassare il suo PB: “Almeno ho strappato un centesimo al mio personale. Ho sofferto questa gara dal punto di vista nervoso perché è più lunga e tecnica dei 100 metri. Sapevo che non potevo ambire alle semifinali perché il livello delle mie avversarie è molto alto. Mi serve ancora un po’ di lavoro per essere competitiva e questo sarà sicuramente l’obiettivo del 2017. Adesso ci giochiamo l’ultima carta nel lungo di venerdì, incrociamo le dita”.

Ci ha provato lo stesso Emanuele Di Marino ad entrare in finale sui 200 T44. Allo stadio Engenhao, domenica sera lo sprinter azzurro ha affrontato un turno eliminatorio contro i titani della specialità come i due tedeschi David Behre e Felix Streng, ma anche lo statunitense David Prince. Il velocista salernitano, trapiantato a Milano, raccoglie il sesto posto nella sua batteria. Il suo crono si ferma a 24.74, lontano dai tempi dei primi otto e penultimo complessivo: “So di valere meno. Ho preso la curva bene, ma negli ultimi 70 metri ho perso tanto. Essere qui è comunque per me un piccolo miracolo, dopo l’intervento al menisco a novembre e il ritorno agli allenamenti solo nel mese di febbraio. Sono consapevole del livello altissimo dei miei avversari, ma voglio vivere appieno l’esperienza unica qui a Rio”. Le sue speranze sono ora proiettate sui 400 T44 in programma mercoledì 14 settembre: “Punto a fare il mio personale per salire nel ranking mondiale. Anche qui andare in finale sarà difficile ma io ce la metterò tutta e mi preparerò al meglio”.

Martedì 13 settembre alle 10:36 (15:36 in Italia), scende in pista con la sua carrozzina Alvise De Vidi che farà di tutto per puntare a un buon piazzamento nei 100 T51, la sua gara meno preferita.

TV - La RAI segue le Paralimpiadi di Rio 2016 con una copertura televisiva di 14 ore quotidiane in diretta. Per gli undici giorni di gare, i collegamenti vanno dalle 14:00 alle 4:00 (ora italiana) su RaiSport 1 con finestre anche su Rai 2 (1:30-4:00), che trasmette poi una sintesi mattutina (ore 9:00-10:00). Diretta streaming sul sito web RaiSport.

(da comunicati FISPES - Giuliana Grillo)

RISULTATI/Results

ORARIO DEGLI AZZURRI IN GARA

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Oney Tapia sul podio (foto Mantovani/Ability Channel)


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