Paralimpiadi: Legnante bis d’oro

14 Settembre 2016

A Rio 2016, la lanciatrice azzurra si conferma nel getto del peso con 15,74. Sui 100 metri De Vidi e Corso al quinto posto.

di Luca Cassai

Sul gradino più alto del podio, ancora una volta. Assunta Legnante conquista la medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro nel getto del peso F11/12, come quattro anni fa a Londra. Per l’azzurra è l’ennesimo successo, ottenuto con la misura di 15,74 al sesto e ultimo turno, dopo essere stata al comando fin dall’inizio. Il suo primo tentativo è di 15,30 lanciando da ferma, poi si migliora ulteriormente passando alla traslocazione dalla terza prova (serie completa: 15,30-14,61-15,09-15,54-14,97-15,74) e tiene a distanza l’ipovedente uzbeka Safiya Burkhanova, argento con 15,05 che vale il primato mondiale F12 in una gara a categorie accorpate. La lanciatrice napoletana, ormai marchigiana di adozione, si conferma imbattibile nelle manifestazioni internazionali e più forte degli infortuni. Ha vinto anche due titoli mondiali paralimpici e uno europeo nelle scorse stagioni, in seguito alla perdita della vista, per riprendere il filo di una carriera di primo piano che era culminata con l’oro agli Europei indoor del 2007, preceduto dall’argento nel 2002, ed è tuttora la primatista italiana assoluta indoor con 19,20. Quest’anno invece è stata condizionata dai problemi alla schiena, con un intervento di ernia effettuato nel mese di maggio. Ma ha recuperato in tempo per quest’occasione: in pedana con l’allenatrice Nadia Checchini nel ruolo di guida, venerdì scorso si era piazzata quarta nel lancio del disco. Bronzo oggi alla messicana Rebeca Valenzuela con 13,05. “Sono strafelice - esclama la 38enne dell’Anthropos Civitanova che gareggia nella categoria F11 - da capitano dovevo dare il buon esempio. Ma quanto me la sono sudata! Non mi aspettavo che fosse così tirata, perché l’uzbeka ha fatto 14,87 al primo lancio e quindi è diventata una gara vera. Mi sono detta che dovevo impegnarmi seriamente nonostante i dolori alla schiena e alle gambe, poi sono riuscita a mettere subito le distanze giuste per il successo. Era dai Mondiali di Doha che non lanciavo però, come dice mio padre Luigi, la fame di vittoria e conoscenza aiuta sempre. Questo oro lo dovevo a casa, alla mia allenatrice e ai miei due bimbi Michael e Nicole, figli del mio compagno, che da febbraio vivono con me. Quando sono partita, mi hanno detto: “Compraci la medaglia”, ma io non l’ho comprata, l’ho vinta. Ho indossato come sempre la mascherina di Diabolik, anche se l’originale è nelle mani di Papa Francesco, gliel’ho consegnata quando l’ho incontrato”. È la terza medaglia, la prima d’oro, dell’atletica italiana alle Paralimpiadi di Rio dopo i due argenti di Martina Caironi nel lungo T42 e Oney Tapia nel disco F11.

CORSO E DE VIDI QUINTI - Allo stadio Engenhao arriva anche il quinto posto di Oxana Corso sui 100 metri T35 in 15.67 (-0.6), mentre l’oro è della cinese Zhou Xia con 13.66 davanti all’australiana Isis Holt (13.75), terza la britannica Maria Lyle (14.41). Nella precedente giornata di gare, Alvise De Vidi ha affrontato l’ennesima sfida della corsa in carrozzina con la consueta serietà e motivazione. Alla sua settima Paralimpiade della carriera, ha chiuso quinto nei 100 metri T51, la specialità a lui meno congeniale, in 22.73. Un risultato che non stupisce l’atleta italiano più medagliato della storia paralimpica: “È un bel quinto posto - commenta il 50enne veneto - ma confrontarsi con questi ragazzini è dura e non è affatto vergognoso. Mi aspettavo di meglio da me stesso, soprattutto come tempo. Ero molto concentrato, ho cercato di tenere il ritmo per la seconda posizione ma non ci sono riuscito”. Vittoria in facilità per il campione del mondo in carica, il belga Peter Genyn (21.15). Argento all’algerino Mohamed Berrahal (21.70) e bronzo per il messicano Edgar Navarro (21.76). De Vidi proverà a rifarsi nei 400 metri di sabato. In questa specialità agli Europei di Grosseto è riuscito a salire nuovamente sul podio con la medaglia d’argento: “Spero di essere più competitivo in questa distanza che mi si addice di più. Ho qualche carta ancora da giocarmi”. Mercoledì 14 settembre in serata sono invece previste le batterie di Emanuele Di Marino nei 400 T44 (ore 23:07 italiane), e di Giusy Versace e Federica Maspero nei 200 della stessa categoria (ore 0:38 in Italia).

ZANARDI: ORO PER TAMBERI - Nel ciclismo Alex Zanardi si mette al collo il suo secondo oro consecutivo alle Paralimpiadi nella cronometro H5. Dopo il traguardo, l’ex pilota di Formula Uno ha un pensiero speciale: “Dedico questo successo a Gianmarco Tamberi, che a Rio una medaglia l’avrebbe sicuramente presa, invece è stato sfortunato e gli mando un bacio di incoraggiamento. A lui dico di tenere duro perché è giovane, alla prossima Olimpiade faremo tutti il tifo per lui”.

GIMBO RINGRAZIA ZANARDI - L’iridato indoor e campione europeo di salto in alto Gianmarco Tamberi risponde con un video: “Sentirsi dedicare una medaglia d’oro da Alex Zanardi è un’emozione davvero indescrivibile. Grazie per queste semplici parole, che mi hanno dato tantissimo”.

TV - La RAI segue le Paralimpiadi di Rio 2016 con una copertura televisiva di 14 ore quotidiane in diretta. Per gli undici giorni di gare, i collegamenti vanno dalle 14:00 alle 4:00 (ora italiana) su RaiSport 1 con finestre anche su Rai 2 (1:30-4:00), che trasmette poi una sintesi mattutina (ore 9:00-10:00). Diretta streaming sul sito web RaiSport.

(ha collaborato Giuliana Grillo/FISPES)

RISULTATI/Results

ORARIO DEGLI AZZURRI IN GARA

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