Palestra per l'atletica: il progetto

18 Novembre 2013

Ufficializzato il prototipo di impianto indoor ridotto con spazi rimodulabili per l'attività sportiva

Nei giorni scorsi, presso la Sala Giunta della FIDAL, è stato presentato  ai vertici federali il progetto definitivo della “Palestra per l’Atletica”, il prototipo di impianto indoor ridotto, modulare e polivalente, che nel 2010 la precedente gestione federale aveva commissionato allo Studio Aelle & P Engineering srl di Roma. Alla presenza del presidente Alfio Giomi, del segretario generale Paolo Bellino e del consigliere del presidente Dino Ponchio, i professionisti a suo tempo incaricati, l’architetto Raffaele Mennella e gli ingegneri  Angelo Lalli e Yves Joseph Risi, hanno presentato e consegnato alla FIDAL la versione definitiva del progetto con il quale, assistiti da Giancarlo Mori Ubaldini, coordinatore della Commissione Impianti del precedente quadriennio e da Gianfranco Renzulli, responsabile dell’Ufficio Impianti Federale, hanno interpretato il mandato in una chiave di grande attualità stilistica,  tecnica e gestionale.

Oltre alle già citate caratteristiche di elevata polifunzionalità, non solo riferita agli aspetti sportivi e alla elevata modularità, capace di rispondere ad ogni possibile desiderio dimensionale del Committente, i professionisti hanno realizzato una struttura di elevata caratterizzazione tipologica e territoriale, tale che, ove realizzata, sarà inequivocabilmente riconducibile alla pratica dell’atletica leggera al coperto. Una struttura capace di dare finalmente una concreta risposta alle più attuali necessità gestionali e di essere pertanto non solo strumento di crescita tecnica, ma anche e soprattutto strumento capace di dare finalmente impulso economico e professionale all’intero movimento; strumento con il quale per la prima volta, viene anche offerta l’opportunità di generare un linguaggio e una identità propri.

Gli spazi e i volumi che per ogni tipologia costruttiva (a una, due o tre campate) e per il numero di moduli che saranno adottati ne deriveranno, consentiranno sempre, di poter disporre di adeguati e rimodulabili spazi di attività sportiva polivalente, oltre a quelli oggi imprescindibili da destinare all’erogazione di servizi di cortesia, commerciali e specialistici, per i quali è possibile/prevista la possibilità che si possano sviluppare su due differenti livelli di costruzione.

Il legno lamellare adottato quale materiale di costruzione della struttura e di parte delle tamponature, oltre che essere materiale di gradimento dei Professionisti, è stato scelto per la sua grande flessibilità d’uso, nella considerazione che è materiale facilmente inseribile nei tanti e diversi contesti urbanistici del nostro Paese e perché, tra i molti presi in considerazione,  ritenuto più rispondente ai criteri di progettazione bioclimatica adottati e eventualmente da implementare e adottare nei futuri sviluppi.

Non è poi da dimenticare come il progetto fu a suo tempo inserito in una accordo, tutt’ora in essere, allora sottoscritto dalla FIDAL con la Federlegno. In questa fase progettuale, in assenza di un reale contesto geo-climatico di inserimento della struttura, non è stata volutamente ipotizzata alcuna soluzione di climatizzazione della struttura, pur avendo, sin da questa fase progettuale, fornito la stessa di pannellature laterali apribili, già capaci con una loro ideale gestione, di condizionare la qualità ambientale.

Le grandi superfici vetrate della copertura, oltre garantire un notevole risparmio in termini di consumi da illuminazione, sono stati appositamente studiati per garantire un efficiente comfort di illuminazione di grande effetto. Le restanti ampie superfici della copertura potranno essere destinate  al posizionamento di pannelli solari e/o fotovoltaici.

La FIDAL è dunque ora proprietaria del progetto esecutivo del modulo strutturale costruttivo che, assieme al dedicato strumento finanziario realizzato dall’Istituto per il Credito Sportivo già dal 2011, potrà ora  essere gratuitamente messo a disposizione di quanti, soggetti pubblici o privati, vorranno realizzare questo impianto, pensato quale strumento di grande rottura e discontinuità con un passato impiantistico anonimo e incapace di offrire qualsivoglia possibilità di crescita.

E’ il primo concreto atto di una spinta a quel rinnovamento impiantistico nel quale più che mai l’attuale FIDAL crede e vuole investire, affinché anche le Società di atletica leggera e l’impiantistica di riferimento, come da tempo accade per altre discipline sportive, possano uscire dall’isolamento tipologico e qualitativo che troppo ne ha condizionato crescita e diffusione negli ultimi decenni. Il prossimo passo, al quale peraltro la nuova Commissione Impianti Federale sta già lavorando, riguarderà la proposta per i nuovi modelli progettuali e gestionali di impianti all’aperto.

Informazioni sul progetto e modalità di acquisizione dello stesso potranno essere richieste direttamente all’Ufficio Impianti Sportivi FIDAL - Via Flaminia Nuova, 830 – 00191 ROMA - Tel.: 06 – 3685.6162 - E-mai.: impianti@fidal.it – gianfranco.renzulli@fidal.it

La Palestra per l'Atletica (presentazione completa)

(da comunicato a cura dell'Ufficio Impianti FIDAL)

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