PISTA. Per Fassinotti esordio il 24 aprile a Des Moines



Torino (TO) 22 aprile. L'inverno agonistico di Marco Fassinotti purtroppo è finito troppo presto. Appena due gare in 13 giorni che gli sono comunque bastati per esordire con 2,32 l'11 gennaio a Birmingham (dove vive e si allena sotto la guida di Fuzz Ahmed) e vincere il 24 dello stesso il meeting indoor di Hustopece (Rep.Ceca) con 2,34. Record italiano (già suo) eguagliato e quella che è rimasta la miglior misura europea indoor del 2015, la seconda al mondo dopo il 2,41 del fenomeno Barshim. E poi? Un infortunio alla caviglia del piede di stacco rimediato durante il riscaldamento a Banska Bystrica (Slovacchia) ha lasciato a terra le ambizioni del piemontese dell'Aeronautica che avrebbe potuto tentare il colpaccio agli Europei Indoor di Praga. Ma Fassinotti all'O2 Arena ci è andato lo stesso: "Purtroppo solo da spettatore - racconta l'altista azzurro che compirà 26 anni il prossimo 29 aprile -. Nello sport sono cose che capitano, ma sono contento di essere venuto fuori al meglio dall'infortunio. Per il resto bravo Silvano (Chesani, ndr) e brava Alessia (Trost, ndr)! Certo per me è stata un'occasione persa, ma inutile stare a piangere sul latte versato".

E, infatti, Marco si è rimesso subito al lavoro: "Non ho perso tempo. Due giorni dopo aver visto la finale a Praga, ho ricominciato la preparazione. Due settimane di introduzione e altre cinque di allenamento più intensivo. In quest'ultimo periodo ho saltato molto con rincorsa completa, ma con l'asticella bassa. Diciamo che ora sarà importante riprodurre certe dinamiche in gara".

A quando l'esordio? "Inzialmente avevo previsto di aprire la stagione direttamente il 30 maggio a Eugene, ma domani sarò già in partenza per una prima tappa negli Stati Uniti. Venerdì 24 aprile (alle 2 del mattino di sabato in Italia, ndr) esordirò alle Drake Relays di Des Moines. Poi rientrerò a Birmingham per un nuovo ciclo di preparazione".

Annunciata la presenza in pedana di due big d'oltreoceano: lo statunitense Erik Kynard e il primatista canadese Derek Drouin, ovvero l'argento e il bronzo olimpico di Londra 2012. Aspettative? "Sono a pieno regime come allenamenti e questa sarà solo la mia prima uscita. Sono curioso di riassaporare l'adrenalina da gara, ma sarà interessante capire anche le mie reazioni e la capacità di adattamento al jet lag. Una misura? Per adesso non ci penso".

 

(Fonte: Fidal - Alessio Giovannini)

 

 



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