Ozieri Half Marathon. lo Sport tra Storia, Cultura e Arte.



(guidolai) - Domenica 26 ottobre la Città di Ozieri accoglierà gli atleti che parteciperanno alla III°edizione  della “Ozieri Half Marathon” manifestazione di corsa su strada organizzata dal Gruppo Sportivo Diletantistico Monte Acuto Marathon. La manifestazione è associata alla III° ediz. del Memorial Fabio Cubeddu, atleta scomparso a causa di un terribile incidente motociclistico avvenuto lungo la circonvallazione che unisce San Nicola a Pattada. I suoi 12000 abitanti, il suo territorio, la storia e le sue tradizioni fanno di Ozieri la Capitale del Logudoro. Soffermandomi, come sempre, sulla Cultura e la Storia, quella di Ozieri affonda le sue radici nella preistoria e nel neolitico essendo stata una località rilevante nell’ambito degli insediamenti umani favoriti dalla sua posizione di dominio sia verso la vasta pianura esistente nel suo territorio che dalle ampie grotte utilizzate come dimora dai “Sardus” dell’epoca. Lo dimostrano più di 120 nuraghi ( il grande Nuraghe Burghidu con la sua struttura complessa a tre torri, in posizione dominante sulla piana), diverse tombe dei giganti, Domus de Janas, Pozzi sacri e cinte murarie a testimonianza dell’importanza della città per la civiltà dell’epoca. Significativi I pregevoli manufatti in ceramica decorata trovati nelle Grotte di S.Michele che sono considerati molto importanti per  questa civiltà diffusa in tutta la Sardegna e per questo identificata appunto come “Cultura di Ozieri” (3500-2700 a.C.) riconosciuta come una delle culture più significative di quel periodo nel Mediterraneo (i reperti sono conservati nel locale Museo Archeologico). In Epoca romana Ozieri assume particolare importanza strategica per i trasporti diventando crocevia delle strade che collegavano Karalibus con i porti di Turrem e Olbia (il famoso moto delle FF.SS. sarde “a Chilivani si cambia” è nato lì…). Lo testimoniano i villaggi, le pietre miliari e soprattutto i ponti. Esempio di architettura monumentale romana è il bellissimo “Pont'Ezzu”,  che ancora oggi è una delle opere più interessanti del territorio. In epoca medievale la zona divenne il riferimento importante di un vasto territorio definito come “Logudoro” per la sua importanza economica rispetto all’intera Sardegna. Durante la dominazione spagnola, Ozieri diventa capoluogo della Curatoria del Monte Acuto, acquistando sempre più considerazione grazie anche alla presenza di nobili e facoltose famiglie che svilupparono le attività legate all’allevamento del bestiame. Nel periodo legato al regno Sardo-Piemontese (1836), il Re Carlo Alberto eleva Ozieri al rango di Città diventando importante sede del Vescovado e del Tribunale nonché Capoluogo di Provincia e deposito Reale per l’allevamento dei cavalli. Il 13 Febbraio 1867 gli elettori di Ozieri mandano al Parlamento Nazionale il Generale Giuseppe Garibaldi (una vita intera declinata nel segno dell’azione piuttosto che del confronto delle idee e della mediazione),  che si era candidato in quel collegio raccogliendo 636 voti su 1.723 votanti anche se, da Caprera con una lettera scritta di suo pugno e diretta al Presidente dell’Assemblea Parlamentare, il 25 agosto 1868 rassegnava le sue dimissioni motivandole con“..essendomi impossibile assistere in Parlamento”...(Caprera – Civitavecchia “Mission Impossible???”) non prima di aver creato ad Ozieri una delle prime Scuole Tecniche Italiane dando inizio all’evoluzione dell’attività scolastica nell’area del Logudoro e del Nord Sardegna. Dal punto di vista culturale Ozieri rappresenta per la Sardegna un importante punto di riferimento unanimemente riconosciuto per la cultura isolana. L’arte venne introdotta nel 500 da un pittore conosciuto come Il Maestro di Ozieri  (Giovanni del Giglio nato a Sassari nel 1554)  il quale arricchisce diverse chiese del nord Sardegna con pregevoli opere in stile manieristico con innovative influenze nord-europee. Bellissimo esempio è la sua opera chiamata il Retablo di Santa Croce (1535-43), olio su tavola presente  presso la chiesa di Santa Croce (demolita nel 1824), che venne trasportato scomposto presso la Chiesa della Trinità a Sassari. Attualmente si conservano tre scomparti: la "Deposizione" (Ozieri, Museo Diocesano), la "Salita al Calvario" (Sassari, Pinacoteca Mus'à) e la "Crocifissione" (Cannero, Parrocchiale). Altre opere del Maestro di Ozieri sono conservate a Firenze (Uffizi), a Stoccarda (Staatsgalerie) a Cagliari e a Ploaghe. Sempre sul piano artistico e architettonico è da visitare la cattedrale di S.Antioco di Bisarcio che si presenta come il connubio dell'opera delle varie maestranze che vi lavorarono; La struttura e gli elementi esistenti trovano un riferimento allo stile romanico pisano, al romanico lombardo. Collaborarono alla costruzione maestranze francesi di origine borgognona introdotte in Sardegna dai Frati Cistercensi. Sul finire del ‘700 l’ozierese Francesco Ignazio Mannu (Magistrato del Regno di Sardegna) compilò il testo delle “Leggi civili e criminali del Regno di Sardegna”. Fu autore dell'inno “Su patriottu sardu a sos feudatarios” meglio conosciuto in Sardegna come “Procurade 'e Moderare Barones sa tirannia” divenuto nei moti contro i piemontesi la marsigliese sarda. Non dimenticando che, in tempi recenti, Ozieri ha dato i natali anche all’attrice e showgirl Pamela Prati. Parlando di economia, quella di Ozieri  è prevalentemente indirizzata verso la produzione agro-zootecnica grazie alla notevole presenza di capi ovini e bovini altamente selezionati e allevati con moderne tecniche produttive. E’ anche evidente lo sviluppo delle attività nel settore agro-alimentare con la valorizzazione delle produzioni tipiche in particolare del pane fine di Ozieri, conosciuto anche oltre la Sardegna come Spianata di Ozieri e la valorizzazione e la tutela dei dolci simbolo di Ozieri quali i Sospiri e le Copulettas. Si sta sviluppando anche la produzione industriale ed artigianale favorita dalla disponibilità di aree attrezzate comunali, private e del consorzio industriale Z.I.R. di Chilivani. Importanti e molto seguite sono la mostra dei Bovini e la Rassegna Agro-Alimentare che si svolgono ad Aprile e la Fiera dell'Artigianato che si svolge a settembre e che si tengono presso il Quartiere Fieristico di San Nicola località inclusa nella Ozieri Half Marathon e dove al suo interno è stato posizionato il gonfiabile di arrivo. La Pol. Monte Acuto Marathon, Società organizzatrice, ha disegnato il circuito di 21097m su un percorso ondulato e molto veloce. I Primi 11 Km sono tutti in leggera discesa e le uniche salite di circa 300 metri si trovano tra il nono e decimo e tra il 12° e 13° kilometro. Successivamente il circuito diventa molto più agevole puntando decisamente verso il Quartiere San Nicola. La partenza è prevista in località “Punta Idda” presso il Palazzetto dello Sport (Campo Sportivo Angelo Masala) raggiungibile sia con mezzi propri che con un servizio di Bus-Navetta che partirà dal Centro Fieristico San Nicola. L’Ultima navetta partirà alle ore 0940. Al termine della gara, nell’area di arrivo, la Monte Acuto Marathon ha organizzato un Pasta Party a favore dei concorrenti ed accompagnatori. Maggiori informazioni sono disponibili nel sito ufficiale della Società al seguente indirizzo: www.monteacutomarathon.com dove sono presenti anche informazioni o variazioni dell’ultimo minuto che riguardano l’evento. Al Presidente della Monte Acuto Marathon di Ozieri Fausto Solinas, alla sua squadra ed a tutto il personale che ha collaborato per la realizzazione dell’evento vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro.



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