Ornella Ferrara campionessa italiana di maratona



Il titolo italiano è arrivato, come nelle previsioni. Ma a non essere andato via, è il dolore alla coscia destra che da qualche mese la perseguita, lo stesso che le ha negato il sogno di partecipare ai Giochi olimpici di Atene. Ornella Ferrara torna da Palermo con la maglia tricolore di campionessa italiana di maratona sulle spalle, dopo il secondo posto ottenuto oggi nella scia della keniana Caroline Cheptonui (2h31:17 per l’africana, record della corsa, 2h38:21 per l’azzurra), ma anche con la consapevolezza di non aver risolto i guai che le hanno rovinato la stagione. Il responso cronometrico della prova palermitana, con quel distacco inconsueto per un’atleta della levatura dell’italiana, la dice già lunga sul tormento che ne ha condizionato la prova. “In realtà – racconta la Ferrara – il dolore non mi ha mai abbandonato. Dopo l’Olimpiade sono rimasta ferma per un mese, sperando che questa infiammazione diagnosticata all’origine dei flessori della coscia si placasse. E invece, niente, dolore costante, senza soste. Volevo comunque chiudere il 2004 con una maratona, vincendo il titolo italiano, e per questo ho scelto di correre a Palermo”. Il racconto della gara testimonia delle difficoltà incontrate: “Ho stretto i denti fin dall’inizio, cercando di resistere. A metà percorso ero vicina alla Cheptonui (1h18:01 per la keniana, 4 secondi in più per l’azzurra), ma non riuscivo a tenerne l’andatura, né a recuperare metri, così mi sono accontentata di tagliare il traguardo come prima delle italiane”. Compito peraltro agevole, considerata la mancanza di avversarie degne di questo nome allineate alla partenza. "Ora cercherò di capire meglio la natura del mio problema, nella speranza di risolverlo del tutto". Tra gli uomini, vittoria per il keniano Jomo Kororia in un significativo 2h12:22 (passaggio ai 21,097 km in 1h06:05), davanti ai connazionali Hosea Kimutai (2h13:06) e Linus Ngetich (2h13:56). Per il titolo italiano, in una gara davvero fuori dall’ordinario per l’assenza di protagonisti anche di medio calibro (destinati con ogni probabilità al doppio appuntamento di domenica prossima tra Firenze e Milano), vittoria di Roberto Barbi in 2h21:06.


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