Novi Sad: si chiude con due bronzi a sorpresa



Nell'ultimo pomeriggio di gare, gli azzurri sembrano abbonati ai quarti posti: ad un passo dalla medaglia si fermano prima le ragazze della 4x100, poi Elena Vallortigara nell'alto e quindi anche il quartetto veloce maschile. Ed invece il terzo podio di questi Europei juniores giunge a sorpresa per merito di Veronica Inglese, ignorata dai pronostici prima della finale dei 5000 metri. In realtà la piccola mezzofondista pugliese si rende protagonista di una prova tatticamente perfetta nel gruppo che lotta per il bronzo alle spalle dell'imbattibile norvegese Grovdal e della britannica Purdue: e, quando ormai sembra che anche i suoi sforzi non possano approdare al di là del 4° posto, l'azzurra rimonta in un solo giro i 50 metri che alla campana la separano dall'ucraina Skrypak e strappa un podio meritato ed inatteso. "Non mi ero neanche accorta di essere arrivata terza", ha candidamente confessato la ragazza all'arrivo: "Le gambe giravano e quindi sono andata a riprendere l'avversaria che avevo davanti: ma non sapevo che valesse il bronzo". Per la cronaca, Veronica ha migliorato il personale di quasi 12": ma ha festeggiato solo quando ha visto i compagni di squadra esultare per la sua medaglia.
Il tempo di gioire per l'exploit della Inglese e i ragazzi della staffetta del miglio fanno un altro miracolo: bronzo anche qui, ed è da consegnare alla storia. Mai un quartetto azzurro juniores era riuscito a conquistare il podio europeo, neanche quando aveva specialisti in grado di arrivare in finale nella prova individuale: due volte quarti, ad Atene 1975 e a Riga 1999, guarda caso con quartetti assemblati ad immagine e somiglianza di questo, senza stelle ma fondati sulla compattezza.

4x100m donne - Quasi mezzo secondo di peggioramento rispetto alla batteria della mattina (45"92 contro 45"49) costa alle azzurre della 4x100 una medaglia di bronzo più che possibile. Condotta un po' morbida da parte delle nostre velociste, con cambi in sicurezza: molto buona l'ultima frazione di Marta Maffioletti, che però non riesce a completare la rimonta.

Alto donne - Dopo due anni Elena Vallortigara torna a valicare quota 1.87 (2° tentativo). Ma questo exploit la colloca solo ai piedi del podio nella finale dell'alto: per lei 4° posto, mentre l'oro va alla russa Mamlina (unica a superare 1.91) e l'argento alla sorprendente montenegrina Vukovic (già avversaria della nostra Trost nei Mondiali "under 18" di Bressanone, sale da 1.82 a 1.89 in un sol colpo). Al bronzo Burcu Ayhan: Turchia due volte sul podio a Novi Sad nelle finali dell'alto, dopo l'argento maschile di Umit Tan.

4x100m uomini - Ancora una medaglia di legno per la staffetta veloce maschile: il nostro quartetto migliora sensibilmente il suo rendimento (40"00, 5^ prestazione juniores di sempre) rispetto alla mattina, ma a far saltare il banco dei pronostici ci pensano i cechi, che distruggono il loro record nazionale per agguantare un argento insperato (davanti ai britannici, che avevano piazzato tre atleti nella finale individuale).

Concorsi maschili - Nella finale dell'asta Marcello Palazzo supera 4.95, ma deve arrendersi a quota 5.05 e quindi si classifica all'8° posto. Non c'è invece possibilità di battersi per Lorenzo Crosio nel lungo: il piemontese si presenta in pedana con un piede in disordine e riesce appena ad abbozzare due tentativi, prima di abbandonare definitivamente la tenzone.

Il bronzo di Veronica - I 5000 metri sono un assolo della norvegese Grovdal, che aveva già dominato la finale delle siepi: alle sue spalle la britannica Purdue e quindi la coppia formata dall'ucraina Skrypak e dalla serba Simovic. Ma dopo il passaggio al 3° chilometro (Inglese 10'01"4 e Colì 10'01"7) le azzurre si rendono protagoniste di una bella iniziativa del gruppo che attacca per il bronzo: a questo punto, però, la Skrypak allunga in modo deciso. Cerca di resistere Veronica Inglese, in compagnia della belga Van Wabeke, e tuttavia l'ucraina sembra avere partita vinta con mezzo rettilineo di vantaggio alla campana. Mai dire mai: l'azzurra non si dà per vinta e recupera metro su metro. All'imbocco dell'ultima curva il distacco si è ridotto a 20 metri e quando si apre il rettilineo la ragazza pugliese supera la rivale senza neppure guardarla in faccia: per Veronica 1'15"5 nell'ultimo giro, mentre la Skrypak chiude sfinita con una tornata da 1'34"9. E' bronzo per l'Italia, mentre Lucia Colì - pur affaticata - riesce a chiudere ancora in spinta all'8° posto.

Il miracolo della staffetta - In partenza il piazzamento era uno solo, perchè l'obiettivo più realistico ci riservava anche qui il 4° posto. Troppo forti i britannici, con il fenomeno Chris Clarke, troppo quadrati i tedeschi, troppo ricchi di tradizione i polacchi. Noi compatti, questo sì: ma reduci da una batteria che aveva sollevato qualche interrogativo. L'unica possibilità era dare il massimo, e si è cominciato bene: il pallido Andrea Daminelli di ieri ha lasciato posto alla scorza del vero bergamasco. Al primo cambio c'erano 7/8 metri tra noi e la medaglia: ma davanti si era formato il gruppetto. Poi Francesco Cappellin ha fatto il forcing per intero ed è riuscito ad avvicinare i battistrada: ormai a tiro il polacco per Alessandro Pedrazzoli, che ha comunque giocato in modo accorto e atteso il rettilineo per passare. A quel punto il destino era tutto nei piedi di Ravasio e Grynkiewicz:il polacco ha cercato di passare subito, ma l'azzurro ha preso la corda e l'avversario ha perso il passo. Nuovo attacco sul rettilineo di fronte: anche stavolta non si passa. Poi all'imbocco della curva: Ravasio sempre davanti. Ancora un metro di vantaggio per l'azzurro all'ingresso sul rettilineo: una corsa disperata verso il traguardo, con le gambe che girano per pura forza d'inerzia. Grynkiewicz ha un sussulto ai 30 metri finali, sembra affiancare Ravasio: ed invece è il principio della fine per il polacco, che finisce in rottura prolungata e non riesce nemmeno a tenere il bastone in mano quando cade a due metri dalla linea. Desolato, guarda da terra gli azzurri che si abbracciano per la medaglia più incredibile.

Gli altri - Sorpresa nel martello, finale inaugurale della giornata: lo spagnolo Cienfuegos deve accontentarsi del bronzo, a quasi 4 metri dal suo recente record del mondo juniores.
Altra medaglia - la sesta in questi Europei - per l'Azerbaijan, con l'apporto dell'ex atleta etiope Layes Abdullayeva: argento nei 1500, che replica l'analogo piazzamento già ottenuto nelle siepi. Di questi sei podi, solo i due conquistati dallo sprinter Guliyev vengono da azeri doc.
Quando, all'ultimo salto di una finale incandescente, la triplista estone Liane Pintsaar piazza il salto della vittoria, la tribuna esplode in un boato di tifo trasversale: perchè i valori tecnici sono importanti, ma - come si dice - anche l'occhio vuole la sua parte.
L'ultima istantanea di questi Campionati è il giro d'onore che Tatjana Jelaca fa con la minivettura elettrica in dotazione per gli interventi sanitari: la serba meritava gli applausi, nel giavellotto non ce n'è stato per nessuno.

Raul Leoni

FINALI E RISULTATI DEGLI AZZURRI

UOMINI
800m finale: 1.Lopez ESP 1'48"25, 2.Brooks GBR 1'49"21, 3.Sheplyakov RUS 1'49"37
3000st finale: 1.Abadia ESP 8'47"45, 2.Wilkinson GBR 8'51"54, 3.D'Hoedt BEL 8'51"76
400hs finale: Giehl GER 50"85, 2.Dombrowski GER 51"28, 3.Andriyanov RUS 51"43
Asta finale: 1.Weiler GER 5.25, 2.Zhelyabin RUS 5.25, 3.Vayrynen FIN 5.15, 8.MARCELLO PALAZZO 4.95.
Lungo finale: 1.Menkov RUS 7.98 (+0.7), 2.Maslowski POL 7.85 (+1.2), 3.Bogdanov RUS 7.76 (+1.3), 12.LORENZO CROSIO 5.68 (-0.5)
Martello finale: 1.Martinyuk UKR 79.54, 2.Hudi HUN 79.14, 3.Cienfuegos ESP 79.12
4x100m batterie: (4)b1 Italia (Michael Tumi-Diego Marani-Francesco Basciani-Valerio Rosichini) 40"53 (qual.)
4x100m finale: 1.Germania 39"33, 2.Repubblica Ceca 39"57, 3.Gran Bretagna 39"78, 4. ITALIA (Michael Tumi-Diego Marani-Francesco Basciani-Valerio Rosichini) 40"00
4x400m finale: 1.Gran Bretagna 3'07"82, 2.Germania 3'08"11, 3.ITALIA (Andrea Daminelli/49"10-Francesco Cappellin/46"62-Alessandro Pedrazzoli/47"07-Francesco Ravasio/47"08) 3'09"87

DONNE
1500m finale: 1.Yachmeneva RUS 4'14"64, 2.Abdullayeva AZE 4'16"63, 3.Sujew GER 4'16"86
5000m finale: 1.Grovdal NOR 15'45"45, 2.Purdue GBR 15'55"96, 3.VERONICA INGLESE 16'41"37 PB, 8.LUCIA COLI' 17'04"38
400hs finale: 1.Muller GER 57"16, 2.Andric SRB 57"55, 3.Artyukh BLR 58"09
Alto finale: 1.Mamlina RUS 1.91, 2.Vukovic MNE 1.89, 3.Ayhan TUR 1.89, 4.ELENA VALLORTIGARA 1.87 PB
Triplo finale: 1.Pintsaar EST 13.89 (-1.0), 2.Sandu ROM 13.61 (+1.9), 3.Elbe GER 13.55 (-1.2)
Disco finale: 1.Perkovic CRO 62.44, 2.Fischer GER 55.11, 3.Rodrigues POR 53.14
Giavellotto finale: 1.Jelaca SRB 60.35, 2.Mor POL 53.57, 3.Kopplin GER 53.26
Eptathlon finale: 1.Schafer GER 5.697, 2.Cachova CZE 5.660, 3.Sprunger SUI 5.552
4x100m batterie: (2)b1 Italia (Laura Strati-Laura Gamba-Camilla Fiorindi-Marta Maffioletti) 45"49 (qual.)
4x100m finale: 1.Germania 44"86, 2.Polonia 45"12, 3.Olanda 45"88, 4.ITALIA (Laura Strati-Laura Gamba-Camilla Fiorindi-Marta Maffioletti) 45"92
4x400m finale: 1.Ucraina 3'35"82, 2.Russia 3'36"25, 3.Germania 3'37"83

Nelle foto (Giancarlo Colombo per Omega/fidal): (in alto) una raggiante Veronica Inglese con la medaglia; (in basso) i ragazzi della 4x400 festeggiano il bronzo.

File allegati:
- LA DIRETTA RAI IN WEBCAST
- I RISULTATI ON LINE
- LA FOTOGALLERY DEI MONDIALI



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