New York è brasiliana, Baldini chiude sesto



A Central Park, cuore verde di New York, spunta il vincitore che non t'aspetti: è il brasiliano Marilson Gomes Dos Santos, uomo di buon valore (2h08:48 di personale), che coglie al volo l'occasione della vita tagliando per primo il traguardo della maratona più famosa del mondo in 2h09:58. Tra i tanti big attesi al successo, era quasi inevitabile che alla fine ad imporsi fosse un uomo non di primissimo piano, secondo quella che è - più o meno - una legge dell'atletica. Podio completato dai keniani Stephen Kiogora (2h10:06) e Paul Tergat (2h10:10), mentre Stefano Baldini, staccato dalla testa al via dei fuochi d'artificio (intorno al 25esimo chilometro), ha condotto la consueta, saggia gara di rimonta, chiudendo sesto in 2h11:33. Dopo uno start non non velocissimo (passaggio a metà in 1h05:33), e almeno una decina di chilometri contraddistinti dalle classiche schermaglie (protagonista soprattutto il sudafricano Ramaala, poi nono al traguardo in 2h13:04), arriva l'azione buona. Il brasiliano Dos Santos se ne va, senza che dietro, gli otto compagni di cordata accennino ad una reazione. E' il 28esimo chilometro, Baldini è già indietro (saranno 36 i secondi del suo distacco al 30simo), ma di Dos Santos in pochi sembrano accorgersi. In realtà il brasiliano è uomo di valore (sesto a Boston 2005 con il personale riportato sopra, e decimo ai mondiali di Helsinki), e lo dimostra il fatto che anche la prodigiosa rimonta finale di Tergat e Kiogora finisca per ricucire solo in parte il gap. Baldini raccoglie per la strada un numero notevole di avversari (rimonta dal quindicesimo posto del 30esimo chilometro al sesto finale), anche se, visto il crono del vincitore, può rammaricarsi di non essere riuscito a seguire più da vicino la fase centrale, quella dello show sulla First Avenue: lo avesse fatto, probabilmente la sua scalata conclusiva avrebbe regalato sorrisi ancor più pieni. In ogni caso, Baldini chiude con un risultato positivo un 2006 strepitoso, con il record italiano centrato a Londra, e il titolo europeo conquistato a Goteborg. C'è decisamente di che essere soddisfatti. Tra le donne, recita pressoché solitaria per la lettone Jelena Prokopcuka, già vincitrice dell'edizione 2005, e prima anche quest'anno in 2h25:05. Secondo posto per l'ucraina Tatiana Hladyr, unica a tentare di opporsi alla vincitrice, e a lungo (almeno dal 20esimo chilometro in avanti) sua compagna di fuga solitaria. Terza piazza per la keniana Ndereba, in 2h26:58. m.s. File allegati:
- TUTTI I RISULTATI



Condividi con
Seguici su: