Moscatelli: ''Niente contributi allo sport? Non scherziamo...''

04 Aprile 2016

Il presidente regionale della FIDAL contro la paventata decisione del Consiglio regionale: "Ogni anno portiamo migliaia di persone in Umbria"

“Sono senza parole, se dovesse passare gli emendamenti che azzererebbero i contributi allo sport sarebbe un vero dramma per l’attività in Umbria”. Il presidente del comitato regionale della FIDAL non usa mezze termini per commentare le voci di un possibile azzeramento dei contributi della Regione Umbria allo sport. “Il presidente del Coni Domenico Ignozza mi ha comunicato di questi emendamenti che alcuni consiglieri di maggioranza sarebbero intenzionati ad inserire nella Legge di Stabilità del 2016. Leggo di “tagliare risorse improduttive”. Ma di cosa stiamo parlando? Ma sanno cosa fa e cosa produce lo sport per la nostra regione? Conoscono l’importanza, il ruolo sociale svolto dalle associazioni sportive che, volontariamente, mettono il loro impegno a disposizione dei giovani? Sanno i benefici turistici che si hanno per il territorio con le manifestazioni sportive? Mi fermo solo all’atletica e alle principali attività in programma nel 2016. In questi primi tre mesi abbiamo ospitato a Gubbio la Festa del Cross che ha portato per tre giorni 2000 atleti, più dirigenti e parenti, per un totale che ha superato di gran lunga le 5000 presenze. Ci sono state due gare internazionali, la maratona di San Valentino e la Strasimeno con migliaia di partecipanti. Sempre nel 2016 avremo il campionato italiano su strada dei 10 km a Foligno, la finale Argento ad Orvieto dei campionati italiani di società si pista e sempre ad Orvieto il memorial Coscioni, evento che è diventato uno dei più importanti in Italia. C’è già stato a Perugia il campionato nazionale di cross della Libertas e a giugno ci sarà il campionato nazionale su pista sempre della Libertas. Aggiungo poi le tantissime manifestazioni su pista e su strada che si svolgono nel corso della stagione, molte dei quali strutturate su più giorni. Pochi dati per capire come solo l’atletica produce un indotto economico straordinario per l’Umbria. Chiunque può capire che i contributi, anche piccoli, possono aiutare gli organizzatori a far quadrare il bilancio che altrimenti finirebbe in rosso. Lo sport dà tanto all’Umbria non credo che tagliare questa voce sia il modo di ripagarlo…”.



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