Montagna: il 1° Giro delle Borgare incorona Enrico Aimar e Cristina Clerico a Canosio



Canosio (CN) 24 giugno. Un limpido pomeriggio ha regalato sabato 23 giugno la possibilità di ammirare la Valle Maira e nel caso specifico Canosio e il Colle San Giovanni ai partecipanti al “1° Giro delle Borgate”, manifestazione regionale di corsa in montagna, organizzata dall’ASD Dragonero Caragliese, grazie alla collaborazione del Comune di Canosio, della Proloco di Canosio, del Mobilificio Villosio, e con il fondamentale supporto, come sempre, del Gruppo Giudici di Cuneo, dei Cronometristi di Cuneo e della Croce Rossa, nonché nell’occasione del medico Dario Giusta, che ha prestato servizio in quest’occasione.

La partenza era fissata presso il Municipio di Canosio e arrivo al Colle San Giovanni, dopo aver percorso 2,2 km di salita, prevalentemente su sentiero, con un dislivello di ben 270 metri. Dunque, una gara molto impegnativa, sforzo breve ma intenso, con traguardo posto nei pressi della Cappella dedicata a San Giovanni, dalla quale prende il nome il colle.

La gara si è svolta con partenza a cronometro: due atleti ogni trenta secondi. I favoriti tra gli uomini sembravano essere Enrico Aimar (Saluzzo) e il giovane Michele Origlia (Dragonero), ed infatti è stato il primo ad ottenere il miglior tempo: 15’33” il suo crono, che gli ha regalato una vittoria “quasi in casa”, infatti Enrico veste i colori dell’Atl. Saluzzo, ma è originario e ancora vive proprio in Valle Maira, a Celle di Macra. Michele si è invece dovuto accontentare della terza piazza assoluta (con il tempo di 16’39”), che gli ha comunque permesso di essere leader tra gli Junior M. Al 2° posto si è infatti inserito l’albese della Brancaleone Asti, Stefano Carbone, con il tempo di 15’52”. Al 4° posto assoluto ancora un cellese, Alberto, papà di Enrico, in 16’54”, e al 5° un altro Junior, Donato Campanini (Roata Chiusani) in 16’57”.

Naturalmente Enrico era leader tra gli M1, davanti al fratello Luca (che difende i colori della Pod. Buschese, così come il papà Alberto) e a Paolo Rovera (Dragonero). Carbone s’imponeva tra gli M2, seguito da un grintosissimo Dario Farina (Sanfront) e da Mario Olocco (Buschese), mentre Alberto Aimar era leader incontrastato tra gli M3, con un vantaggio di quasi due minuti sul secondo classificato, Ezio Saracco (CRAL Asti), quindi podio completato da Gianfranco Menardi (Dragonero). Claudio Milan (Atl. Susa) si affermava tra gli M4 con il tempo di 18’08”, seguito da Dario Giordanengo (Dragonero) e da Giacomo Aimar (Buschese) di Celle di Macra.

Pronostici tutti a favore di Cristina Clerico (Dragonero) in campo femminile, e la forte atleta non ha tradito le aspettative, conquistando la vittoria ed ottenendo il terzo tempo assoluto: 16’32” per lei!! Solo due uomini sono stati in grado di batterla, Enrico Aimar e Stefano Carbone, a conferma delle grandi potenzialità e della grinta di Cristina!! Sul 2° gradino del podio un’altra portacolori della Dragonero, Anna Maria Garelli, e 3ª piazza per la torinese Maria Laura Fornelli. Clerico e Fornelli occupavano i primi due posti della categoria F1, con Bruna Rosso (Buschese) al 3° posto, mentre tra le F2 si aveva un podio tutto Dragonero, con la Garelli 1ª, seguita da Maria Piera Viale e Antonella Giordanengo.

Tra le società era leader la Dragonero con 1041 punti, la quale cedeva però il Trofeo in quanto società organizzatrice, ed esso veniva assegnato alla Pod. Buschese (494), seguita dal Gruppo Podisti Albesi (161) e dall’Atl. Saluzzo (139). Alla gara hanno assistito il Sindaco di Canosio, Aldo Petrocco, e il Vice-Sindaco, Roberto Colombero, con quest’ultimo che ha presenziato anche le premiazioni.

Un omaggio particolarmente gradito per i vincitori di ogni categoria è stato offerto proprio dal Comune di Canosio: una copia del libro “Almeno la memoria” di Mario Cordero, recentemente ristampato e nel quale si narra la tragedia del 30 gennaio 1937, quando, sulle pendici di Rocca la Meja, una slavina uccise ventitre alpini del battaglione Dronero.

Permettetemi di concludere con una frase che potete trovare sul sito del Comune di Canosio e che mi pare assolutamente appropriata a questa gara: “Le vette delle montagne sembrano lanciare una sfida all’uomo, il quale nella salita impara a confrontarsi con se stesso”. E ciò vale per tutte le sfide, piccole o grandi che siano.

(Fonte: ASD Dragonero Caragliese CN004 - Monica Ghio) 



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