Montagna: Deborah Pomarè firma "La Velenosa"



L'ex fondista primierotta si è imposto nella corsa in montagna feltrina

La primierotta Deborah Pomarè (Us Primiero)  con il tempo di 1:22’55  ha messo il sigillo sulla terza edizione de “La Velenosa” manifestazione podistica aperta a tutti che si è corsa alle pendici del Monte Terne, all’ombra del Monte Schiara. In campo maschile è stato il feltrino ex valsuganotto Nicola Spada a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro con il tempo di ’1:07’11’’.

 

Questa mattina nel caratteristico borgo di Bolzano Bellunese a pochi chilometri da Belluno si è corsa la terza edizione de La Velenosa, gara di circa 14 chilometri con un dislivello positivo di 1000 metri. Lungo il tracciato permanente segnalato grazie all’interessamento di Dynafit, oltre 800 runner hanno vissuto una giornata finalmente estiva con cielo terso che ha fatto da cornice ai monti che si affacciano sulla Valbelluna.

 

In campo femminile Deborah Pomarè, ex fondista azzurra e fresca di diploma di istruttore FIDAL, ha saputo affrontare in completa solitudine l'intero tracciato ha tagliato a braccia alzate il traguardo de “La Velenosa” con il tempo di 1:22’55’’, Lara Sartor conquista la seconda piazza con il tempo di 1:30’55’’. Tina Sbrissa completa il podio, mentre Cristina Pozzato e Martina Valmassoi sono rispettivamente quarto e quinta.

 

Subito dopo la partenza Luca Cagnati, azzurro della corsa in montagna, ha preso il comando della gara inseguito da Nicola Spada, dal vicentino Davide Pierantoni e da Giampiero Barattin. Dopo circa venticinque minuti di gara Cagnati per dei problemi di allergia è stato costretto a lasciare il gruppetto di testa. Spada prende l’iniziativa e guadagna la prima posizione, alle sue spalle Davide Pierantoni. Sul GPM Spada ha provato a incrementare ulteriormente il ritmo prendendo qualche secondo di vantaggio. Nel passaggio di Case Bortot, Spada allunga in modo deciso su Pierantoni che accusa un ritardo di circa un minuto. Il feltrino sale gli ultimi gradini che portano all’arrivo nel sacrato della chiesa a mani alzate e ferma il cronometro in 1:07’11’, alle sue spalle, Pierantoni lascia la seconda posizione a Gianpiero Barattin che chiude in 1:09’20’’. Sul terzo gradino del podio sale Alessandro Follador, mentre Pierantoni scivola in quarta posizione.

 

 



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