Montagna. Alice Gaggi, un'altra medaglia internazionale per il Runner Team



Torino (TO) 12 settembre. Domenica scorsa in Polonia ha stupito tutti, per prima proprio se stessa, e sull’ultima salita è andata a prendersi il titolo mondiale di Corsa in Montagna. Stiamo parlando di Alice Gaggi, valtellinese che ha compiuto 26 anni proprio il giorno del trionfo mondiale e adesso sta facendo i conti con un’improvvisa quanto lieta notorietà.

Alice, come Valeria Straneo e Valentina Belotti, è tesserata per il Runner Team 99 SVB Volpiano di Claudio Favaretto. “Il 2013 per noi è stato un anno incredibile. Ogni anno dico che è difficile migliorare i risultati del precedente ma sono puntualmente smentito. In realtà ho ancora un sogno nel cassetto: il titolo italiano a squadre di cross femminile, mi sono stancato di arrivare sempre secondo.”
Con tutte queste campionesse c’è da crederci che arriverà presto.
“Beh speriamo. Ma sono molto contento per le mie ragazze, sono tutte persone semplici che lavorano duro e con umiltà. Si meritano tutte i successi che la stagione ha riservato loro.”
Ricordiamo che Valeria Straneo è stata medaglia d’argento nella maratona ai Mondiali di Mosca e Valentina Belotti argento ai campionati europei di corsa in montagna.
“Alice è arrivata da noi due anni fa dopo che l’avevamo notata in un campionato italiano di staffetta in montagna in cui aveva ottenuto il miglior tempo assoluto di frazione. Prima dei Mondiali aveva molta rabbia dentro dopo la prima parte di stagione non brillantissima. Era partita bene ma poi era arrivato un calo che lei stessa non capiva. Si è messa giù a lavorare duro e, secondo me, ha vinto proprio per la sua semplicità e umiltà, oltre che per la sua forza.”
Il Cross della Volpe del prossimo 10 novembre sarà l’occasione per il patron del Runner Team di avere tutte le ragazze a Volpiano e festeggiarne i trionfi. “Si le ragazze ci saranno tutte. Non so se gareggeranno perché Valentina deve guarire e poi pensare alla prossima stagione mentre Valeria sta preparando la Maratona di New York; ma intanto stiamo preparando una bella festa di cui loro saranno le ospiti d’onore.”

 

(Fonte: Fidal Piemonte - Myriam Scamangas)

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Di seguito riportiamo l’intervista ad Alice Gaggi comparsa sul sito Fidal che è possibile leggere integralmente a questo link

(Parla Alice) “Non ero tra le favorite, non mi consideravo nemmeno la più forte tra le italiane. Eppure siamo riuscite a fare una gara tutta in progressione e senza mai un cedimento. Conoscendo molto bene Elisa Desco, sapendo come stava, l’ho presa come punto di riferimento: puntavo a starle dietro il più possibile. Più le resto attaccata, più avanti arrivo, pensavo. Poi nell’ultima salita, molto dura, lei ha fatto qualche passo di camminata… io invece sono riuscita a tenere la corsa e da lì è partita la mia scalata”.
Ha staccato Desco, poi ha preso e superato la britannica Emma Clayton che era sembrava destinata all’oro. “E’ stato il momento più brutto. Davvero, non ero preparata… le gambe ormai si rifiutavano di correre e io ero terrorizzata di farmi superare. Poi dopo il traguardo, la felicità più grande”.
Il finale di gara è stato trascinante. Come hai costruito questo appuntamento?
“Credo che il raduno con la nazionale al Sestriere sia stato determinante. Non avevo mai fatto un periodo in quota così lungo, non sapevo nemmeno come avrei reagito. Ci siamo allenati duramente e questo ha dato i suoi frutti. La mia stagione è stata altalenante: buoni cross, ma poi la prima parte della stagione in montagna non è andata bene. Non sono riuscita a entrare nella squadra per gli Europei, anche perché nuove ragazze come Sara Bottarelli e Samantha Galassi si sono meritate la maglia. Ma rimanere a casa mi ha motivato ancora di più, e mi ha permesso di finalizzare immediatamente i Mondiali”.
Ora commessa part time in un negozio di abbigliamento sportivo a Castione (Sondrio), per anni si è occupata di api.
“Sono tecnico apistico, ma ho dovuto abbandonare per riuscire ad allenarmi. Mi è rimasta la passione, a casa abbiamo cinque cassette di api, ma a dir la verità se ne occupa soprattutto mio papà Donato”.
Nata e cresciuta a Faedo, ha iniziato a fare atletica nel G.S. Valgerola. Dopo il matrimonio con Giovanni si è trasferita a Morbegno, cittadina che al rientro dalla Polonia l’ha accolta con una festa a cui sono venuti tutti.
“Pensavo che dopo la premiazione le emozioni fossero finite e invece ne è arrivata una ancora più grande. Mi sono commossa”.
Quali orizzonti vedi oltre la montagna? “In inverno mi diverto nei cross, in estate faccio qualche corsa su strada per integrare il lavoro in montagna. Su pista è dove mi esprimo meno bene, ma non mi sono mai applicata seriamente”.
Dopo Slovenia, Albania, Turchia e l’edizione italiana di Ponte di Legno per Gaggi questo è il quinto Mondiale. L’anno prossimo si gioca in casa, a Casette di Massa (…)
“Lo temo un po’ perché sarà tutto in salita, e io mi esprimo meglio se c’è anche la discesa. Ma abbiamo una squadra molto forte e possiamo essere fiduciose. Per prima cosa, cercherò di guadagnarmi la convocazione!”



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