Mondo: vulcano Europa

28 Giugno 2016

Jessica Ennis-Hill e Jimmy Vicaut in copertina continentale. Van Niekerk e la Semenya brillano ai campionati africani. Tanti record nazionali nell'ultima ondata di risultati dal mondo

di Marco Buccellato

Settimana ricchissima in Europa con i Trials olimpici del Regno Unito e campionati nazionali di notevole risonanza. Dai verdetti inglesi si sono sottratti Rutherford (olimpionico uscente del lungo) e Jessica Ennis-Hill, protagonista del weekend di prove multiple a Ratingen con il suo miglior eptathlon da Londra 2012 (6.733 punti, seconda prestazione mondiale dell'anno, condita dal personal best di 6,63 nel lungo). A Birmingham, in evidenza l'argento europeo dei 400 metri Matthew Hudson-Smith, che ha stabilito il primato europeo stagionale dei 400 in 44.88 trovando condizioni climatiche avverse, e gli sprinter: in una finale dei 100 troppo ventosa (3,0 m/s) l'ha spuntata l'oro continentale in carica Dasaolu con 9.93 su Ellington (9.96) anziché su Ujah (9.97). Il tramonto di David Greene (non qualificato per la finale dei 400hs), la discreta vena di Gemili (20.44), il 13.31 di Andy Pozzi sui 110hs e il 6,75 della Sawyers nel lungo completano il quadro.

Lavillenie-Barber a distanza. Vicaut 9.88

Mentre il canadese iridato a Pechino ritrovava automatismi e verticalizzazione a Leverkusen (5,90) il campione olimpico dell'asta Renaud Lavillenie rilanciava con 5,95 ai campionati francesi di Angers, miglior salto della stagione all'aperto nella miglior gara nazionale dell'anno, con Menaldo salito a 5,80 e Joseph a 5,75. La miglior prestazione dei campionati è stata realizzata dal primatista europeo dei 100 Jimmy Vicaut, vicinissimo al record con 9.88 in finale dopo il 9.94 della batteria (infortunato Lemaitre dopo aver corso la batteria in 10.09). In prospettiva Amsterdam, rilevanti il 51.19 della Guei sui 400 eil 13.05 di Bascou sui 110hs appena ventoso (2,1 m/s) accompagnato dal 13.15 di Belocian (crono più veloce della carriera seppur non legale). Nuovo crack per lo sfortunato Teddy Tamgho, che ha vinto il triplo con 17,15 ma si è fratturato il femore.

One man & woman show

Pawel Fajdek tocca le 25 vittorie consecutive nel martello e aggiugne centimetri al suo mondiale stagionale: a Bysgoszcz, nei campionati polacchi, tocca gli 81,87. Livello tecnico ancor più elevato nel martello donne con l'ennesima prestazione-super della primatista mondiale Anita Wlodarczyk, 78,69 (decima prestazione assoluta).

In linea con la grande qualità del settore lanci anche il recordman mondiale junior Bukowiecki (20,80) e il discobolo Malachowski, che con 68,10 ha sfiorato il proprio limite mondiale stagionale di 68,15. Negli altri campionati nazionali in Europa, settore concorsi da top-marks con il triplo da 14,53 ventoso di Patricia Mamona in Portogallo, il 66,23 di Nesterenko nel disco in Ucraina e il ritorno oltre gli 80 metri del bielorusso Tikhon nel martello in Bielorussia (80,04). In Israele 45.26 sui 400 dell'ex-USA Donald Blair-Sanford

Campionati africani con Semenya e van Niekerk

L'ottocentista protagonista al Golden Gala ha brilalto ai campionati africani di Durban, dove il Sud Africa ha dominato il medagliere con 33 medaglie (16 d'oro) davanti al Kenya (8 ori) e alla Nigeria. La Semenya ha stabilito il personale sui 1500 metri in 4:01.99, poi ha vinto gli 800 in 1:58.20 e nella stessa giornata cotribuito con una frazione inferiore ai 50 secondi al primato nazionale sudafricano della 4x400 femminile in 3:28.49. In linea con i 20 netti Wayde van Niekerk, 20.03 in semifinale e 20.02 nella finale dei 200. Tra gli altri risultati, doppio titolo sui 100 alla Costa d'Avorio con la Ahoure in 10.99 e Meité in 9.95 ventoso, e conferma del valore dello junior del Botswana Thebe, al titolo in 44.69 (solo quarto Makwala). Nei concorsi 8,40 ventoso di Samaai nel lungo, nel mezzofondo tripletta keniana nei 10000 femminili con vincitrice Alice Aprot in un semi-assolo da 30:26.95, miglior crono mondiale dell'anno e venticinquesima prestazione all-time. Dall'Africa anche i Trials keniani per i mondiali junior, dove Kipyegon Bett ha vinto gli 800 in 1:44.4 manuale.

Ciao Koji

Ci ha provato, ma non è andata come sperava. L'ultima gara della carriera di Koji Murofushi si è consumata nella centesima edizione di campionati giapponesi a Nagoya. Il martellista si è arreso dopo il responso della pedana a due anni dll'ultima competizione (dodicesimo con 64,74) annunciando ufficialmente il ritiro. Murofushi lascia con all'attivo l'oro olimpico di Atene e il bronzo di Londra, insieme al titolo mondiale di Daegu, l'argento di Edmonton e il il bronzo di Parigi. Lo aspetta un un incarico, già intrapreso, per l'avventura di Tokyo 2020. Dai campionati di Nagoya, 31:18.73 della Suzuki sui 10000.

Velocità con eccellente 20.11 di Iizuka sui 200 e 2,29 di Eto nell'alto maschile.

Panoramica internazionale: Reus 10.03, junior USA scatenate

Progressi di Susi Kallur dopo il rientro in Diamond League. L'ostacolista svedese ha corso in 12.91 a Kuortane, battuta dalla finlandese di origini montenegrine Neziri (12.81, record nazionale). Nel meeting record anche per la Sandblom nell'alto (1,93) e sensazionale 88,23 del tedesco Vetter nel giavellotto. Primati nazionali negli ultimi giorni anche per il ceco Kudlicka nell'asta (5,83 a Praga), per l'indiano Sharma nel lungo (8,19 in Kazakistan) e per lo sprinter tedesco Julian Reus, che ha fermato il cronometro a 10.03 a Zeulenroda. Dai campionati USA under 20, conferma di Sydney McLaughlin sui 400hs (54.54, a otto centesimi dal world best Under 18), 11.09 sui 100 e 22.76 siu 200 della campionessa mondiale allievi Candace Hill e altro world best allievi di Tia Jones sui 100hs in 12.84, che eguaglia anche il mondiale junior della cubana Lopez. Si chiude con un'altra grande prestazione del versatile Mike Norman, sceso a 20.15 sui 200.

Caraibi e Sud America

L'ondada di campionati nazionali nel Centro America ripropone sotto i 10 netti lo sprinter di Trinidad Richard Thompson (9.97) e la prima volta di Sorrillo (9.99), insieme al record nazionale sui 200 di Michelle-Lee Ahye in 22.33. Cedenio vicino ai propri limiti in 44.45 sui 400 con Gordon a 44.69. Alle Bahamas 44.46 di Steven Gardiner e passeggiata di Shaunae Miller in 52.17. Nel Grand Prix colombiano di Cali doppio record sudamericano nel giavellotto donne di Flor Ruiz con 63,84 e nell'eptathlon della Aguilarr con 6.270 punti, oltre al 14,51 di Caterina Ibarguen nel triplo.

Test keniano

In condizioni torride Stanley Biwott e Mary Keitany hanno vinto la mezza maratona di Olomouc rispettivamente in 1:00:46 e 1:08:53. Altra maratoneta con vista su Rio è la statunitense Flanagan, che a Boston ha centrato il record nazionale sui 10 km in 30:52, migliorando se stessa di undici secondi. Sempre in prospettiva olimpica, bandiera bianca per due star USA, l'ostacolista Demus a l'altista Barrett, alle prese con problemi fisici. Sta invece meglio Blanka Vlasic, tornata a allenarsi con regolarità e profitto nel rispetto della tabella di recupero: esordità a luglio in Diamond League a Londra.

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