Mondo: torna la Shkolina, Lavillenie 5,92

19 Gennaio 2015

L'iridata dell'alto rientra dopo oltre un anno con 1,95. Il francese a 5,92 in Nevada. Houston dominata dagli etiopi, Dubai attende Kenenisa Bekele.

Il ritorno della Shkolina, Ukhov 2,30

L'iridata di Mosca nel salto in alto Svetlana Shkolina è tornata in pedana a quasi tre anni dall'ultima gara al coperto, e a un anno e mezzo dall'ultima apparizione assoluta. Saltato l'intero 2014 per infortunio, la Shkolina ha vinto una gara di alto in Ciuvascia con la misura di 1,95, nuovo primato mondiale stagionale. Nella stessa gara 2,30 del campione olimpico Ivan Ukhov e ulteriore progresso indoor per l'astista Angelina Zhuk-Krasnova (4,66), poi seguito da tentativi non riusciti a 4,73. In ascesa anche la tedesca Bauer (4,60 a Leverkusen).

Un altro record per Lavillenie

Alla prima uscita stagionale extra-europea la star dell'atletica mondiale maschile ha migliorato il record del Pole Vault Summit a Reno, in Nevada, salendo a 5,92 al primo tentativo e stabilendo, al contempo, il primato mondiale stagionale. Infruttuosi i successivi assalti a 6 metri. Gara di alti contenuti tecnici aldilà del risultato del francese, visto il 5,86 ottenuto dallo statunitense Sam Kendricks, che entra nel top 30 all-time indoor. La specialità sta vivendo un inizio di stagione effervescente anche al femminile. Sempre a Reno, l'argento europeo Ekateríni Stefanídi ha portato il personale indoor a 4,60, e nel giro di 24 ore, in due differenti meetings, le univeritarie Sandi Morris e Demi Payne si sono portate rispettivamente a 4,61 e 4,63. Mentre la Morris è già ben conosciuta, la Payne rappresenta la novità delle prime settimane dell'anno. Salita di 25 cm due settimane fa rispetto al vecchio personale, ne ha aggiunti altri 13 nel weekend appena trascorso.

USA: salti, sprint e mezzofondo

Il 20enne Wally Ellenson, vicecampione universitario la scorsa estate, è salito a 2,28 in Wisconsin. Da segnalare il record caraibico junior al coperto del giamaicano Christoffe Bryan, 18 anni, bronzo mondiale allievi e sfortunato quarto ai Mondiali junior di Eugene. Struttura fisica e talento fanno di lui un personaggio candidato alla notorietà internazionale. Sprint: arrivano dagli States i primi sub-60 dell'anno: dal Texas 6.54 di Clayton Vaughn (battuti i nazionali USA Trell Kimmons e Mike Rodgers, 6.57 e 6.59). Anche il giovane John Teeters è sceso a 6.54 in Nebraska, con ben 15 centesimi di progresso. Lo specialista della velocità al coperto Joe Morris ha coperto i 60 in 6.55 a Seattle, dove si è rivisto Ryan Bailey (quarto alle Olimpiadi), che ha corso in 6.57. Da registrare il debutto del primatista mondiale junior dei 100 metri Trayvon Bromell (9.97), che ha ottenuto 6.58 sulla distanza breve in un altro meeting texano.

Al femminile, migliori crono dell'anno per Jasmine Todd (7.15). Buoni anche i 7.18 ottenuti dalla ghanese Flings Owusu-Agyapong a New York, da Dezerea Bryant a Lexington, e dalla campionessa mondiale allievi Westbrook, seconda proprio dietro la Todd, che ha sfiorato il record nazionale juniores dei 60. Mezzofondo: la top-class runner del mezzofondo USA Shannon Rowbury ha battuto due volte Jordan Hasay sulla pista "oversized" di Seattle, sui 1000 metri in 2:40.25 e sul miglio, con l'ottimo crono di 4:27.86.

Euro-panorama, in luce ancora i giovanissimi

Nei Reykjavik Indoor Games (ospite d'onore l'ex-primatista del mondo dei 110hs Colin Jackson), la campionessa europea junior degli 800 Aníta Hinriksdóttir ha corso in 2:02.88.

L'astista britannico Adam Hague, dopo aver stabilito la miglior prestazione mondiale allievi in dicembre con 5,46, è salito a 5,51 a Sheffield, misura che, dopo il passaggio nella categoria junior con l'inizio del nuovo anno, gli vale "solo" il record britannico juniores. Fa nuovamente parlare di sé l'altro prodigio giovanile delle prima battutre invernali, il pesista polacco 17enne Konrad Bukowiecki, che dopo i tanti "world best" allievi indoor in poche settimane, ha lanciato a Varsavia col peso da senior a 19,41, primato nazionale allievi e junior, con un miglioramento colossale di oltre due metri. Dal peso arriva anche il mondiale stagionale del ceco Tomáš Stanek (20,70 a metà settimana). Per finire, un altra giovane promessa, il tedesco 18enne Max Hess, vice-campione mondiale junior di salto triplo, che ha aggiunto oltre 60 centimetri al personale nel salto in lungo a Chemnitz planando a 8,03, miglior misura europea di inizio anno e miglior prestazione europea juniores indoor all-time.

Salti e lanci

Sempre dal lungo, Anastasiya Mironchik-Ivanova, la lunghista bielorussa che perse una medaglia a Daegu per colpa della coda dei capelli, che in fase di atterraggio le rubò centimetri preziosi (bronzo a 2 cm, argento a 3, oro a 8), è tornata dopo quasi due anni di assenza saltando 6,56 a Minsk. In Bielorussia anche i migliori lanci europei dell'anno per la pesista Leontsyuk, con 18,43 e pochi giorni dopo con 18,62. Al mondo è preceduta solo dall'americana Brittany Smith (19,01 due giorni fa). Nel Perche Élite Tour di Orléans, tra i risultati maschili, ottimo 5,80 del polacco Piotr Lisek davanti al campione mondiale indoor Konstadínos Filippídis (5,70). Nella gara "B" femminile, val la pena di nominare la figlia d'arte Jade Vigneron (vittoriosa con 4,10), erede del medagliato mondiale e olimpico Thierry, protagonista di finali olimpiche e mondiali (con podio) e di scontri a suon di record mondiale con Sergey Bubka. Chiudiamo con la star dell'eptathon e vice-iridata indoor di salto in lungo Katarina Johnson-Thompson, tornata in pedana con un discreto 6,63.

Italiani in Svizzera e Lettonia

In un meeting internazionale di salto con l'asta a Magglingen (Svizzera), vittoria nella gara maschile di Marco Boni (Aeronautica) con la misura di 5,35 (terzo con 5 metri Matteo Rubbiani). Tra le donne (vittoria dell'elvetica Büchler con 4,50), Giorgia Benecchi (Esercito) non ha ottenuto meglio che 3,95 (decima), mentre Elena Scarpellini (Aeronautica) non ha superato la misura d'ingresso. In una riunione in Lettonia, il Katrinas Klauss di Kuldiga, quarto posto nei 60hs per Samuele Devarti (CUS Genova) in 8.01. Gara vinta dal russo Shabanov in 7.83.

Strada: Meb solo quarto a  Houston

A Mebrahtom Keflezighi non è riuscito il bis di un anno fa: l'argento olimpico di maratona a Atene 2004 ha chiuso ai piedi del podio nella Aramco Houston Half Marathon, valida come campionato nazionale. Il titolo è andato all'ex-messicano Diego Estrada in 1:00:51 (1:02:18 per Keflezighi). Successo femminile a Kim Conley in 1:09:44.

Nella maratona, scontati i successi etiopi con ottime prestazioni femminili di Yebrqual Melese (2:23:23, tre minuti di progresso), Guteni Shone (2:23:32, sette minuti) e Biruktayit Degefa (2:23:51, tre minuti anche per lei). Podio tutto etiope anche nella 42 km uomini, con primati personali per il primo (Birhanu Gedefa in 2:08:03 in rimonta nell'ultimo mezzo chilometro) e per il secondo (Gebo Burka, 2:08:12 dopo aver sperperato un vantaggio di quattordici secondi a tre chilometri dal traguardo). Terzo il favorito Tolossa in 2:09:07.

L'Etiopia raddoppia anche a Mumbai: nella locale Standard Chartered Marathon (edizione n°12), successi di Tesfaye Abera (2:09:46 all'esordio sulla distanza) e della vincitrice uscente Dinknesh Mekasha (2:30:00, con tripletta tutta etiope sul podio). Da notare il terzo posto, tra gli uomini, dell'ex-campione del mondo Luke Kibet (oro a Osaka 2007) in 2:10:57, suo miglior tempo degli ultimi sette anni, e l'esordio della 20enne Kumeshi Sichala, seconda in 2:30:56. Nella corse su strada del fine settimana, mondiale stagionale nella mezza maschile del kenyano Vincent Yator (1:00:15 a Santa Pola, in Spagna.

Cross: ancora Medhin, perde la Cherono

Teklemariam Medhin vince in Spagna a distanza di una settimana dal successo di San Sebastián. Stavolta l'eritreo si è imposto nel Cross Itálica di Siviglia in condizioni quasi proibitive per il percorso particolarmente fangoso, e ancora sull'ugandese Timothy Toroitich, terzo e preceduto dal miglior siepista dell'ultima stagione, il kenyano Jairus Birech. Solo sesto l'eurocampione di cross Polat Arikan Kemboi. L'iridata di cross Emily Chebet ha vinto nettamente la gara femminile precedendo di venti secondi Mercy Cherono (scivolata e caduta mentre era al comando). Cross importante anche in Kenya (campionati militari): si è registrata la sconfitta della campionessa del mondo di mezza maratona Gladys Cherono (in partenza per la maratona di Dubai), battuta in volata dalla 23enne Selah Jepleting Busienei, e la vittoria di Geoffrey Kirui nel cross maschile. Titoli provinciali negli altri cross kenyani dei giorni scorsi: tra i vincitori più noti, l'iridato di cross Japhet Korir e Sheila Chepngetich.

Previews: Bekele a Dubai

L'evento di maggior richiamo della settimana internazionale, indoor a parte, è senza dubbio la maratona di Dubai (venerdì 23 gennaio). Il nome ad effetto è quello di Kenenisa Bekele, alla terza maratona della carriera dopo l'esordio vittorioso di Parigi e il quarto posto a Chicago. Nel mirino del pluricampione olimpico e mondiale, e recordman dei 5000 e dei 10000 metri, c'è il primato della corsa (2:04:23 di Ayele Abshero), o quantomeno il primato personale (2:05:03). Tra i partenti anche il vicecampione del mondo Lelisa Desisa (2:04:45, vittorioso due anni fa).

L'altro motivo di interesse è dettato dall'esordio di Gladys Cherono, iridata in carica nella mezza maratona, pronta per i 42 km dopo l'infortunio che ne ha ritardato il debutto, inizialmente previsto a Berlino in autunno. La kenyana troverà al via le etiopi Aselefech Mergia, alla ricerca del terzo successo negli Emirati, dove detiene il primato della gara in 2:19:31, Firehiwot Dado (2:23:15), Mulu Seboka (2:23:15) e Aberu Kebede (2:20:30), e l'altra kenyana Lucy Kabuu-Wangui (2:19:34). Maratone anche a Marrakech, con i kenyani Stephen Tum, Kipkoech Kotut e Felix Kiprotich, e a Osaka (femminile), con le europee Prokopcuka (Lettonia), Jarzynska (Polonia) e Hamera (Ucraina) a contendere il successo alle africane Agai e Gizaw e al folto gruppo di giapponesi, capeggiate da Ozaki, Shigetomo e Nojiri.

Marco Buccellato

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Konstadinos Filippidis (foto Colombo/FIDAL)


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