Mondo, sprint senza limite di età

08 Luglio 2014

Tyson Gay e Justin Gatlin vincono a distanza, in Francia e in Canada. Negli USA, junior e allievi fanno sfracelli a Eugene.

di Marco Buccellato

Montreuil, Tyson Gay 10.04
Nella sesta edizione del Meeting Intenazionale di Montreuil (7 luglio) è arrivata la prima vittoria di Tyson Gay dopo il rientro dalla sqaulifica per doping: lo statunitense si è aggiudicato i 100 in 10.04 precedendo l'ex-leader mondiale stagionale della distanza Richard Thompson (10.16). Altre vittorie sui 400 per Sanya Richards-Ross in 51.12 e per il saudita Youssef Al-Masrahi (44.55 dopo il 44.43 di Losanna), sugli ostacoli per la francese Cindy Billaud nei 100hs in 12.79 e per il giamaicano Parchment in 13.33. Delude Claye nel lungo (7,45, settimo).

Makwala, orologio svizzero
L'impresa del portacolori del Botswana Isaac Makwala a la Chaux-de-Fonds ha ben pochi precedenti, anzi, in uno spazio temporale così ristretto, i 200 alle 14:50 e i 400 alle 16:20, è un record mondiale. Pur se aiutato dall'altitudine, prossima ai 1000 metri, il doppio risultato dell'africano ha dello stupefacente. Con 44.01, oltre a sfiorare il muro dei 44 secondi nei 400, Makwala ha migliorato il record africano detenuto dal congolese Gary Kikaya (44.10), poi in 19.96 ha abbassato il record nazionale, terzo africano a infrangere il muro dei 20 secondi, dopo Frankie Fredericks e Francis Obikwelu, prima che quest'ultimo acquisisse la nazionalità portoghese. Prima di lui e di Kikaya, cresciuto atleticamente negli USA, il panorama africano dei 400 piani aveva offerto alcuni personaggi capaci di salire sul podio nelle grandi manifestazioni: ricordiamo il bronzo olimpico del kenyano Julius Sang a Monaco, l'argento olimpico del compianto ivoriano Gabriel Tiacoh a Los Angeles, l'argento iridato di Innocent Egbunike a Roma, poi i due bronzi di Kitur (Barcellona e Stoccarda) fino ai due podi dell'ugandese Kamoga, bronzo a Atlanta, argento l'anno dopo ai mondiali ateniesi.

Quest'anno Makwala aveva migliorato il primato nazionale dei 400 in Sud Africa (44.92) e al Golden Spike di Ostrava (44.83). Tra le due gare, il quarto posto al Golden Gala in 45.22. Nondimeno, prima del 19.96 di domenica aveva vinto a Velenje cinque giorni prima in 20.32, ma ciò che appariva più interessante era un 19.7 manuale registrato ancora in Sud Africa a metà marzo, per di più con forte vento contrario in rettilineo. Il precedente limite personale sui 200 (20.21) risaliva all'anno scorso, ottenuto sempre a La Chaux-de-Fonds. Puntuale come un orologio svizzero, nella piccola località del Cantone di Neuchâtel dove si producono, appunto, orologi di fama. Nel suo curriculum, il titolo di vicecampione africano nel 2008 nei 400 e l'oro nel 2012.

Edmonton, Gatlin controvento
Nell'Edmonton Track Classic è prrotagonista non invitato Eolo: di fronte a un vento contrario di oltre 2 metri al secondo, Justin Gatlin ha nuovamente vinto ma in 10.05, crono che ne conferma lo stato di forma invidiabile. Nuovamente in pista, dopo Losanna, anche LaShawn Merritt, che ha ottenuto un nuovo strepitoso tempo (44.30), trovando poca resistenza tra gli avversari.

Da registrare la nuova sconfitta di Warren Weir nei 200 (20.30), ad opera del canadese Aaron Brown (20.25), il successo della McCorory in 50.43, il 2,32 di Drouin nell'alto.

USA, junior e allievi superveloci
In due giorni a Eugene, sede dei prossimi campionati del mondo juniores, se ne sono viste di tutti i colori. I campionati USA under 20 hanno infatti messo in subbuglio le statistiche fin qui conosciute, con invasioni anche nella categoria allievi. Nella giornata di apertura, il primatista mondiale junior dei 100 Trayvon Bromell (9.97) si è imposto in 10.07 (10.08 in batteria), ma è mancato il duello con un altro portentoso ragazzo del 1995, Trentavis Friday, sceso a 10 netti in batteria e squalificato in finale per falsa partenza. La prestazione ha permesso a Friday di migliorare il record nazionale high school. Friday si era già fatto notare a fine maggio con 10.17 e 20.33 (sul quale gravava il dubbio di una invasione di corsia), e in precedenza per una triplice vittoria in Nord Carolina (dove risiede) su 100, 200 (in entrambi i casi con fortissimo vento in faccia) e 400. Sempre nella giornata d'avvio dei campionati, 11.17 in batteria di Kaylin Whitney, allieva classe '98, già conosciuta per aver vinto un 100 high school di contorno all'Adidas Grand Prix di New York in 11.27, e boom in finale in 11.10, miglior prestazione mondiale allievi. Per gradire, anche un 8,04 di Travonn White, classe '95, nel lungo, e 12.98 ventoso nei 100hs della eptatleta Kendell Williams, cui abbiamo dedicato già spazio in questa rubrica. Travonn, Trayvon, Trentavis: se non hanno nomi strani, non vanno forte.
 
Whitney-bis 22.49!
Sabato, all'Hayward Field la piccola Kaylin Whitney ha bissato la miglior prestazione mondiale allievi dei 100 con quella sui 200, in un crono eccezionale (22.49), dando sei decimi a ragazze di tre anni più grandi. Come se non bastasse, Friday si è rifatto della squalifica nei 100 vincendo i 200 nel tempo più veloce mai registrato da uno junior statunitense, ma il vento di quasi tre metri al secondo gli ha negato l'omologazione dello strepitoso 20.03. In batteria, invece, 20.39 regolare. Kendell Williams, l'eptatleta, ha arricchito il suo palmares, già costellato di titoli e primati giovanili USA, con un eccezionale 12.87 nella finale dei 100 ostacoli, record nazionale junior. Non è finita, perché con 13.00 è giunta seconda Dior Hall, classe 1996, altro elemento già conosciuto e di grandi prospettive nel panorama giovanile internazionale. Chiusura con i 400 ostacoli femminili: la 19enne Shamier Little s'è presa il titolo in 55.43 (vanta già 55.07), e la seconda, Sydney McLaughlin (15 anni da compiere) ha chiuso in un sensazionale 55.63 (aveva un già incredibile 56.89), miglior prestazione mondiale al limite dei 14 anni.

I Caribbean & Central American Junior Championships
Gli exploits dei giovani statunitensi hanno messo in ombra quanto fatto nella manifestazione under 20 dell'area centroamericana e caraibica.

Tuttavia, alcuni risultati molto buoni sono stati anche nella messicana Morelia, sede dell'evento, su tutti il 20.33 dell'anguillano Zharnell Hughes, un giovanotto già autore di 20.32 a inizio stagione, entrato nella grazie delle più rilevanti guide tecniche giamaicane. Tra i risultati, anche il 45.28 del quattrocentista trinidegno Cedenio. Kimane Shaw, velocista giamaicana classe 1999, ha corso i 100 in 11.51 nella finale allievi. Nelle classifiche a squadre, primo della classe il Messico, a seguire Giamaica e Trinidad & Tobago.

Belocian primato europeo junior
L'ostacolista francese Wilhelm Belocian si è ripreso il record europeo junior dei 110hs stabilendo il nuovo limite nel Bauhaus Gala di Mannheim in 13.15, due centesimi in meno del limite stabilito recentemente dal britannico Omoregie, e tre centesimi meglio di quanto fatto dallo stesso Belocian lo scorso anno ai Campionati Europei junior di Rieti. In auge anche tanto Regno Unito: Dina Asher-Smith è scesa sui 100 a 11.14 prima di vincere la finale in 11.03 ventoso. Sul fronte maschile, primato personale di Adam Gemili nei 100 in 10.04 in batteria (finale a Saidy-Ndure in 10.04 ventoso) e 20.20 sui 200 (ancora in batteria). La 4x100 maschile tedesca vola in 38.46.

Il resto dell'attività
Successo della Russia nella Super League di prove multiple a Torun, in Polonia. Circa 150 punti indietro, l'Olanda, poi i francesi detentori. Il miglior risultato della manifestazione l'ha ottenuto l'olandese Nadine Broersen con 6.539 punti (seconda Antoinette Nana Djimou con 6.212). Nel decathlon, altro successo olandese con Eelco Sintnicolaas (8.156) sul bielorusso Eduard Mikhan (8.004). La tedesca di origini bielorusse Lisa Ryzih ha portato a Rottach-Egern la miglior prestazione europea stagionale di salto con l'asta a 4,71. Tra gli altri risultati del fine settimana, a Oordegem 1.44.74 dell'australiano Rowe sugli 800 e 2,34 del cinese Zhang Guowei nell'alto, 8,18 nel lungo dell'altro cinese Gao Xinglong in un meeting a Junhua contro giapponesi e coreani, e 27:23.66 del kenyano James Mwangi nel lontano Giappone, a Abashiri. C'è anche una maratona, in Australia, vinta dal debuttante kenyano Silas Limo in 2:09.14, record della corsa e miglior prestazione sul suolo australiano.

Dentro e fuori
Stagione finita per la forte mezzofondista tedesca Corinna Harrer (frattura da stress). Cattive notizie per le migliori altiste russe: la campionessa mondiale Shkolina, e il suo staff, stanno valutando l'opportunità di saltare il resto della stagione anziché tentare il rientro anticipato ai campionati russi. Non è al meglio nemmeno Anna Chicherova, alle prese con malanni che le impediscono di allenarsi compiutamente. Per un maratoneta europeo che "entra" nell'orbita degli Europei di Zurigo, uno ne esce. Il nuovo acquisto è l'eritreo Abraham Tadesse (2:07:45 nel 2013), elvetico dal 23 di giugno, l'atleta "out" è lo spagnolo Castillejo, ancora infortunato e costretto alla rinuncia. Infine, ritiri per gli irlandesi David Gillick, due volte campione europeo indoor dei 400, e Derval O'Rourke, ex-iridata indoor dei 60hs, e per la bella saltatrice in lungo tedesca Bianca Kappler.

Altissimi
Stasera all'Istvan Gyulai Memorial di Budapest, nuovo duello ad alta quota. Stavolta, in pedana, Bondarenko contro Ukhov. Brividi assicurati.

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