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14 Maggio 2013

Tyson Gay è una furia anche a Clermont (19.79), Ortega fa il vice-Robles, Brigetta Barrett supera 1,99. Il meglio dal panorama internazionale

di FIDAL

Clermont, Gay velocissimo

Come ogni anno, il meeting di Clermont ha riservato più di un risultato di spessore nella velocità, pur se spesso inficiato dal vento generoso. Stavolta il numero a sensazione l'ha firmato Tyson Gay, che dopo aver vinto i 100 di Kingston in 9"86 si è espresso ancora a grandi livelli nel primo 200 metri della stagione, coperto in 19"79, seppur aiutato da 2,5 metri al secondo nella lettura dell'anemometro.

Della pista ultraveloce e del vento hanno beneficiato anche i centisti tedeschi, approdati in due nell'orbita dei 10 secondi netti: si tratta di Martin Keller (9"99) e di Julian Reus (10"00), sospinti da 3,7 m/s. Nelle batterie si conta un 9"91 ventoso di Ashmeade (20 netti a Kingston pochi giorni prima), e il debutto con vento legale dei caraibici Edward (Panama, 10"13) e Bledman (Trinidad, 10"14). Un vento appena sopra la norma ha beffato il "caimano" Forbes (13"31 nei 110 ostacoli) e l'altro tedesco Balnuweit (13"32). Tra le donne, 22"63 ventoso della trinidegna Baptiste, che sulla stessa pista, tre anni fa, ottenne il primato nazionale sui 100 (10"84).

Ortega 13"17

Nello stesso giorno della faticata vittoria di Usain Bolt nell'esordio di Georgetown (10"09 pre soli sei millesimi sul connazionale Bailey Cole), il cubano Orlando Ortega ha corso la miglior prestazione mondiale stagionale nei 110 ostacoli (13"17) a Baie Mahault, nella Guadalupa francese candidandosi a cogliere la temporanea eredità lasciata da Dayron Robles. Nella stessa gara, dopo gli statunitensi Payne (13"34) e Wilson (13"41) si è messo in luce l'altro cubano 20enne Yordan O'Farrill, miglioratosi di quasi mezzo secondo con 13"47. Altri risultati: 14,22 della Ibargüen nel triplo, 49"00 di un altro cubano, Cisneros, nei 400 ostacoli.

USA: Nellum 44"76, la Barrett a 1,99

Nella giornata conclusiva del "PAC 12", arriva l'ottimo uno-due di Bryshon Nellum, ex-iridato junior nei 400, che si è imposto su 200 e 400 in 20"23 e 44"76, terza prestazione mondiale stagionale, e la doppietta femminile di Kori Carter, che ha vinto entrambe le gare ad ostacoli stracciando i personali in 12"76 (seconda la novità Buchanan in 12"77, vento praticamente nullo) e in 54"21, il miglior tempo della stagione.

Altri risultati di rilievo dal disco (65,41 del solito australiano Wruck) e dai 100 uomini (10"07 di Beejay Lee e del canadese Brown).

Dal fine settimana USA ecco altri risultati da segnalare: nei 100 ostacoli, ad Atlanta Brianna Rollins ha corso in 12"68 controvento, in batteria, prima di rinunciare alla finale, mentre a Turlock Vashti Thomas (anche lunghista) si è espressa a 12"74. Apertura di stagione per il discobolo iraniano Hadadi, argento a Londra, con 64,01, mentre l'olandese Rutger Smith ha lanciato a 65,39 in California. Ancora, 20"30 di Ameer Webb sui 200 a Columbia, 13"62 ventoso dell'iridato dei 110 ostacoli Jason Richardson e 55"02 di Lashinda Demus (saranno entrambi a Shanghai in Diamond League), 11"14 della poco conosciuta Lakeisha Lawson. Salti: l'argento olimpico di salto in alto Brigetta Barrett ha superato quota 1,99, primato mondiale stagionale all'aperto. A Columbia, gran 8,34 del lunghista giamaicano Damar Forbes, viziato da un vento di 2,3 metri al secondo, che ha battuto l'americano Dendy (8,29 pure ventoso).

Silva sempre più veloce

La brasiliana Ana Claudia Lemos Silva, dopo l'11"13 di pochi giorni fa, ha migliorato ancora il primato sudamericano dei 100 femminili correndo in 11"05 nel caldo Grand Prix di Belem (temperature sopra i 30 gradi), con vento a 1,7 m/s, precedendo la statunitense Mikele Barber (11"15). Nel meeting brasiliano, conferma del talento del 20enne cubano Ernesto Revé, capofila stagionale outdoor di salto triplo, che si è imposto con 17,37. Dal mezzofondo, record nazionale del colombiano Rafith Rodriguez negli 800 in 1'44"70. Altre gare con risultati interessanti, i 400 donne vinti dalla giamaicana Patricia Hall in 50"86, il martello vinto dal tagiko Nazarov con 78,49, l'asta di Augusto de Oliveira (5,70).

Record oceanico per Harradine

Sulla pedana di Townsville, dove l'anno scorso lanciò a 67,53), il discobolo australiano Benn Harradine ha migliorato il primato continentale della specialità con un lancio di 68,20, primato mondiale stagionale. Harradine è atteso ora dalla gara di Shanghai in Diamond League. Dal resto dell'attività internazionale su piste e pedane dei giorni scorsi, segnaliamo l'apertura di stagione a Mosca, con 18,79 della pesista Tarasova e 8,06 del lunghista Sukharev, e il 77,99 del martellista tedesco Esser a Spalato.

Grand Prix asiatico

Dopo Bangkok, Chonburi (ancora Thailandia) e Colombo (Sri Lanka).

A Chonburi l'olimpionica degli ostacoli alti Sally Pearson ha corso una frazione di 4x100 col team australiano (44"06). A Colombo l'uzbeka Dusanova ha superato l'1,93 nel salto in alto, mentre il bis della Pearson non ha avuto un buon esito (squalifica per mancato passaggio del testimone). Dall'Asia anche i Golden Games di Nobeoka in Giappone (mezzofondo prolungato), dove si sono registrati discreti risultati come il 27'51"54 di Keita Shitara, che ha battuto il notissimo Martin Matathi (27'52"65) e il gemello Yuta Shitara (27'54"82), mentre nei 5000 si sono imposti l'etiope Daba (13'18"72) e la kenyana Kimanzi (15'21"41). Sempre dal Giappone, 1h10'36" dell'ex-olimpionica di maratona Mizuki Noguchi nella mezza maratona di Sendai.

Praga Marathon

Vincono Nicholas Kemboi (quello emigrato in Qatar, non l'omonimo tuttora kenyano specialista dei 1500 metri) e Caroline Rotich. Per Kemboi un successo cifrato a 2h08'51", il primo nelle tre maratone disputate, davanti all'etiope Girmay Birhanu (2h09'30"), con il favorito della vigilia Matebor solo quarto in 2h10'56". La Rotich, già vincitrice nella mezza maratona di New York in marzo, si è imposta in 2h27'00" precedendo l'altra kenyana Philes Ongori (2h29'53") e l'etiope Kiros (2h30'02"). Staccatissima Lydia Cheromei, sesta in 2h34'26". Tra gli altri risultati dell'attività su strada del weekend, la vittoria di Leonard Patrick Komon nei 10km di New York in 27'58", e il primato statunitense sui 25km ottenuto ai campionati nazionali di Grand Rapids da Mohamed Trafeh in 1h14'18".

Marcia cinese

Da Shenyang, 1h19'54" nei 20km del bronzo olimpico Wang Zhen davanti al quarto classificato a Londra, Cai Zelin (1h20'18"), e terzo posto dell'altro bronzo olimpico (nei 50km) Si Tianfeng, che in 3h53'19" è stato battuto dai più giovani Wu Qianlong (3h51'35") e Li Jianbo (3h52'12"). Nei 20km femminili, cinque atlete sotto l'ora e trenta minuti con vittoria della diciannovenne primatista asiatica junior Lu Xiuzhi in 1h27'53", arrivata al traguardo con lo stesso tempo della seconda, la quarta classificata di Londra Liu Hong.

Shanghai

Secondo step per la Diamond League 2013, dopo l'avvio pirotecnico di Doha, sabato prossimo a Shanghai, dove in diverse gare (con ben 26 atleti che hanno conquistato una medaglia olimpica a Londra) si potrà contare su una qualità di partecipazione di pari valenza di una finale olimpica o mondiale. Tra le gare più attese, il lungo maschile, dove sono annunciati ben tre olimpionici, Greg Rutherford, Dwight Phillips (al ritorno dopo lungo stop) e Irving Saladino (più l'australiano Mitchell Watt), i 400 metri con Kirani James contro LaShawn Merritt e Luguelin Santos, e ancora la Jeter contro la Fraser-Pryce nei 100 piani, un gran 5000 donne col debutto di Meseret Defar contro le agguerrite kenyane e Genzebe Dibaba, la Jelimo negli 800 e l'esordio di Yelena Isinbaeva



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