Mondo: la World Cup è a stelle e strisce

16 Luglio 2018

La prima edizione della Athletics World Cup a Londra premia il team USA, ma i top-score sono africani e caraibici. A tutto sprint: primati in Svizzera, un arabo sotto i 10 secondi.

di Marco Buccellato

La formula della vecchia Coppa del Mondo, ora sostituita dalla Continental Cup (in programma a Ostrava in settembre), ha ripreso forma con la prima edizione della Athletics World Cup a Londra. Otto nazioni in gara, con gli Stati Uniti netti vincitori a 219 punti e undici successi. Secondo il team polacco a debita distanza (162 punti e sei vittorie) e i padroni di casa britannici (155 punti e tre vittorie). Podio mancato di soli due punti dalla Giamaica, poi nell'ordine Francia, Germania, Sud Africa e Repubblica Popolare Cinese.

Nonostante le numerose vittorie statunitensi, i risultati di maggior rilievo tecnico sono stati registrati da atleti di altri team, a iniziare dal ritorno ad altissimi livelli della primatista mondiale di martello Anita Wlodarczyk, che a dispetto di un avvio di stagione incerto si è riportata in vetta alle graduatorie 2018 con un miglior lancio di 78,74, valido per l'ingresso nel top-20 assoluto della specialità. Seconda world lead dalla 4x400 USA (con Strother, Igbokwe, Dedewo e Montgomery) in 2:59.78, miglior tempo dell'anno per squadra nazionale, inferiore solo al 2:59.00 del team della South California con l'antiguano Benjamin in squadra.

Altri eccellenti risultati ancora da Dedewo (44.48 sui 400), dall'altro polacco Haratyk nel peso (21,95), dalla cinese collega di specialità Gong Lijiao (19,90), dall'ostacolista francese Pascal Martinot-Lagarde (13.22) e da Luvo Manyonga nel lungo (8,51), con la novità USA Bazile secondo con 8,30.

Più in dettaglio, questi gli altri vincitori della prima edizione, con diversi personal best e prestazioni di alto livello: Tyquendo Tracey (JAM, 10.03 sui 100), Xie Zhenye (CHN, 20.25 sui 200), Clayton Murphy (USA, 1:46.52/800), Marcin Lewandowski (POL, tatticissimo 3:52.88/1500), Kenny Selmon (USA, 48.97/400hs), Jeron Robinson (USA, 2,30/alto), Sam Kendricks (USA, 5,83/asta), Karol Hoffmann (POL, 16,74/triplo), Fedrick Dacres (JAM, 65,32/disco), Wojciech Nowicki (POL, 77,94/martello), Julian Weber (GER 82,80/giavellotto), USA nella 4x100 in 38.42 in una delle gare più belle con Giamaica (38.52), Sud Africa (38.53), Germania (38.61) e Francia (38.61) a distanza ravvicinata.

Altri successi femminili: Ashley Henderson (USA, 11.07/100 sull'olimpionica Thompson a due centesimi), Shericka Jackson (JAM 22.35/200), Stephenie-Ann McPherson (JAM 50.98/400), Raevyn Rogers (USA 2:00.20/800), Sofia Ennaoui (POL 4:07.66/1500), Rikenette Steenkamp (RSA, 12.88/100hs a sorpresa), Janieve Russell (JAM 55.10/400hs), Vashti Cunningham (USA 1,96/alto), Holly Bradshaw (GBR, 4.75/asta), Lorraine Ugen (GBR 6.86/lungo), Shanieka Ricketts-Thomas (JAM 14,61/triplo), Claudine Vita (GER 62,92/disco), Kara Winger-Patterson (USA 60,75/giavellotto), e infine staffette a britanniche (42.52 con team largamente rimaneggiato) e americane (3:24.28, miglior crono 2018 del team USA).

CAMPIONATI NAZIONALI, VOLANO GLI SVIZZERI - Ancora primati nazionali nella velocità hanno contraddistinto l'edizione 2018 dei campionati elvetici di Zofingen. Prima Mujinga Kambundji ha abbattuto il muro degli 11", firmando il 10.95 della seconda prestazione europea stagionale e quindicesima all-time, poi Alex Wilson (giamaicano di nascita) ha portato il fresco limite nazionale dei 200 da 20.25 a 20.14.

Veloci tutti: lo stesso Wilson ha vinto i 100 in 10.14 davanti al sempre più continuo Wicki (10.17), PB anche per la Atcho (11.21) e per la Kora (11.25). Altro primato nazionale dall'ostacolista campione europeo under 20 Jason Joseph, ancora in progresso fino a 13.39 in batteria, seguito da 13.38 ventoso in finale.

GRECIA E SLOVENIA - L'avvicinamento all'Europeo di Berlino produce segnali di competitività: a Patrasso campionati greci con i salti in evidenza, a iniziare dalla triplista Paraskeví Papahrístou (14.39), dall'astista Nikoléta Kiriakopoúlou (4,65 in assenza della Stefanidi) e dal lunghista Tentoglou (8,24, seconda prestazione europea stagionale). Altri risultati di spessore dalla versatile Belibasaki (51.31 sui 400 e 22.98 sui 200). In Slovenia top-mark da Martina Ratej nel giavellotto con 66,10. Numero pesante anche dal Lussemburgo, dove il pesista Bob Bertemes ha vinto il titolo con 20,66. Prossimo weekend: campionati nazionali in Germania.

UN ARABO SOTTO I 10 NETTI - Sfonda il muro più prestigioso dello sprint maschile il primo velocista arabo nella storia della distanza: è Barakat Mubarak Al-Harthi, due volte semifinalista ai Mondiali indoor e numero uno dell'Oman in auge da un decennio (PB 10.05 fino a sette giorni fa), che ai Giochi dell'Asia Occidentale di Amman ha corso in 9.97. Impresa più o meno sovrapponibile sui 100 donne, dove la velocista del Bahrain Hajar Saad Al-Khaldi si è espressa in 11.17 a dispetto di un recente personale fissato a 11.41. Ancora dai 100 donne, eccezionale progresso della 21enne bielorussa Krystsina Tsimanouskaya, che è scesa a 11.03 a Minsk, seconda prestazione nazionale dopo i grandi numeri dell'olimpionica di Atene Yuliya Nesterenko. Per finire, Karsten Warholm: il norvegese campione del mondo dei 400hs ha corso la sua seconda prestazione di sempre sui 400 piani a Oslo in 45.14, sesto tempo europeo dell'anno.

INFORTUNI E ADDII - Di Mutaz Barshim è già noto l'arrivederci al 2019. Il qatarino, infortunatosi al Gyulai Memorial, è stato operato e ha già iniziato i protocolli di riabilitazione. Stagione finita anche per Andre De Grasse: lo sprinter canadese, mai in perfette condizioni da inizio stagione dopo l'infortunio dello scorso anno, ha preferito chiudere anzitempo l'annata per ripresentarsi l'anno prossimo. Stessa decisione per Veronica Campbell-Brown, rientrata in condizioni non soddisfacenti a fine giugno. Anno già concluso anche per Tero Pitkämäki (legamenti del ginocchio) e Richard Kilty (tendine d'Achille). Fine carriera per l'ostacolista portoricano Javier Culson, protagonista delle finali importanti dell'ultimo decennio. Lascia l'attività forte di due argenti mondiali e di un bronzo olimpico. Primatista nazionale con 47.72, si è espresso sotto i 49 secondi per dieci anni consecutivi dal 2008 al 2017.

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