Mondo: l'Union Jack si fa bella

07 Settembre 2020

A Manchester i campionati britannici senza molti big ma con nuove generazioni d'assalto. In Spagna torna a volare la cavalletta Rojas.

di Marco Buccellato

Tornati a Manchester dopo oltre un decennio, i campionati nazionali di Gran Bretagna hanno riscosso un ottimo risultato di spettatori televisivi, superando nello share trasmissioni di larga popolarità. Senza pubblico a causa delle restrizioni sanitarie, e in assenza di molti nomi di primo piano, la rassegna ha comunque registrato diversi risultati di vertice dalle generazioni più giovani, con in testa l'astista Harry Coppell e, tra i ventenni, l'ostacolista Alastair Chalmers.

COPPELL-RECORD - Proprio l'astista 24enne, che a diciassette anni vinse l'oro mondiale under 18 nella fortunata edizione di Donetsk (tra i presenti molti protagonisti attuali come Warholm, Kejelcha, Crippa, Bukowiecki), ha portato il record nazionale a 5,85, dopo essersi già migliorato in inverno con 5,80. Un risultato sudato, con tre prove alla quota-primato e altre tre anche a 5,72. Chalmers, a più riprese primatista nazionale under 20, bronzo mondiale di categoria con la staffetta 4x400, ha invece vinto i 400hs portando il personale a 49.66. Già sotto i 50 secondi tre volte quest'anno, laddove fino all'anno scorso non aveva ancora corso in meno di 50.07. Tra gli altri risultati, 6,69 della lunghista Sawyers, Laura Weightman 4:09.76 sui 1500 metri, titolo 800 donne (senza Muir, Reekie etc) alla medaglia di bronzo europea U18 Keely Hodgkinson in 2:03.24. I 5000 uomini a Marc Scott in 13:32.98, sugli 800 Rowden (1:44.74 una settimana fa) vince la sfida con il miler Jake Wightman in 1:45.94. Nell'asta scontato successo di Holly Bradshaw, che dopo essersi assicurata il titolo con 4,35 non ha proseguito su misure più elevate.

GOLDEN FLY - A Innsbruck l'ormai classico Golden Roof Challenge ha registrato l'ottimo 6,94 nel lungo donne della bielorussa Nastassia Mironchyk, già ai vertici stagionali con 6,93. Battuta l'ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (6,82). Maggior equilibrio al maschile, peraltro inatteso, per la vittoria del sudafricano Rushwal Samaai sullo svizzero specialista delle prove multiple Simon Ehammer (8,11 quest'anno), entrambi capaci di 8,03. Peccato per le gare di asta, interrotte per la pioggia battente. Spettatori ridotti a un numero massimo di 750, per i noti motivi.

STAHL-STAKANOV - Tra i protagonisti di questa travagliata stagione internazionale, l'iridato di lancio del disco Daniel Stahl ha gareggiato due volte in ventiquattr'ore. Prima nella classica sfida settembrina tra Svezia e Finlandia (a Tampere), con un eccellente 69,20. Ieri era a Chorzow, dove ha vinto di nuovo con 67,20. Nella seguitissima sfida scandinava, 4,73 di Angelica Bengtsson nell'asta, ma soprattutto il primato nazionale U20 dei 10.000 metri dello svedese Emil Millán de la Oliva (29:10.22, già al record dei 5000 in 13:29.59 solo dieci giorni fa), un risultato conseguito a nemmeno quarantott'ore dall'impresa compiuta a Bruxelles, dove nell'ora di corsa del record mondiale di Mo Farah, si è classificato terzo coprendo 20,138 chilometri. Dalle non corpose statistiche della specialità, il risultato premia de la Oliva con un doppio European Best (U23 e U20). Non risulta, infatti, un europeo di categoria U20 capace di correre un simile chilometraggio in un'ora, e neanche nella categoria U23. Al mondo, la miglior prestazione U23 è del keniano Wilson Kiprop, che a Hengelo nel 2009 chiuse con 20,756 chilometri.

ARIA DI SPAGNA - Sede tecnica abituale della venezuelana iridata di salto triplo Yulimar Rojas. Dopo il torpore tecnico registrato nell'esordio all'aperto nella Diamond League di Montecarlo, sabato a Castellón si è riportata su misure più interessanti saltando 14,71. Dal fine settimana iberico anche un altro record nazionale del giavellottista Odei Jainaga, che a Madrid fa un bel balzo in avanti da 81,90 (quindici giorni fa) a 84,10. Arriva anche il primato nazionale under 23 di Enrique Llopis sui 110hs in 13.50. 

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Yulimar Rojas (foto Philippe Fitte/Diamond League)


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