Mondo, irresistibile Kipchoge a Chicago

13 Ottobre 2014

Il kenyano trionfa, Bekele non progredisce. Rita Jeptoo come nessuna sull'asse Boston-Chicago, dove cala un poker mai visto.

Chicago, un podio da primato

Sono riusciti a tenergli testa in nove fino al 30° km, e in ancor meno (due) fino al 35° km, poi al pur regale contesto che si opponeva al talento di Eliud Kipchoge, non è rimasto che alzare bandiera bianca. In condizioni climatiche pressoché perfette, il kenyanoormai  quasi 30enne ha sbaragliato il campo dei partenti di una delle migliori edizioni della maratona di Chicago, vinta in 2:04:11, decima prestazione assoluta all-time. A conferma che si è trattato della miglior maratona della stagione, aldilà del record mondiale di Dennis Kimetto a Berlino, ci sono le prestazioni mostruose degli altri kenyani saliti sul podio in Illinois: Sammy Kirop Kitwara (2:04:28) e Dickson Kiptolo Chumba (il miglior terzo di sempre in 2:04:32). E' anche grazie alle loro eccezionali prestazioni cronometriche, che il 2014 annuncia con largo anticipo il "record mondiale" nella media delle prime dieci prestazioni della stagione. Con 2:04:21 (dal 2:02:57 di Kimetto al 2:05:13 di Geneti), la stagione in corso ha già sbaragliato il "best" precedente, il 2:04:24 rilevato nei primi dieci tempi della stagione 2011.

Bekele quarto

Portato in carrozza a metà gara in 1:02:11 dal ritmo dei kenyani, del fratello minore Tariku, di un altro paio di connazionali, e del fenomenale 19enne eritreo Ghebreslassie, Kenenisa Bekele non ha saputo rispondere alla progressione inferta dopo il 30° km dal poker kenyano composto da Kitwara, Chumba, Koech e Kipchoge stesso, restando attardato di una buona decina di secondi. Il gruppo di testa aveva già perso lungo la strada l'apporto dei vari Rutto, Korir, Tola, Lilesa, Bekele junior e Ghebreslassie. Al 40° chilometro i giochi per il podio erano già fatti. Kipchoge avanti di sei secondi su Kitwara e otto su Chumba, Bekele con un minuto di ritardo. Per l'etiope, alla seconda esperienza dopo il magnifico esordio di Parigi, è stata la prima 42 km da combattimento, contro avversari di prima grandezza. Senza nulla togliere al cast allestito a Parigi, gli avversari di ieri erano altra cosa.

Il quarto posto in 2:05:51 (tra le cause possibili le poche ore di sonno e gli effetti del jet-lag non del tutto smaltiti) lascia Bekele in una posizione da decifrare in vista delle aspettative dei prossimi due anni. Questi i passaggi di Kipchoge: 14:44 al 5°km, 29:30 (10°km), 44:16 (15°), 59:02 (20°), 1:02:11 (mezza maratona, seconda metà in 1:02:00), 1:13:42 (25°km), 1:28:46 (30°), 1:43:22 (35°), 1:57:53 (40°), più i 2 km e 195 metri finali corsi in 6:18, un segmento superiore solo al favoloso 6:11 del Kipsang versione record del mondo, ma inferiore di 10 secondi a quello di Kimetto a Berlino, e il segmento finale più lungo (dal 30° km all'arrivo) coperto in soli quattro secondi in più (35:25) rispetto al primato mondiale dello stesso Kimetto.

Baby runners

Segnalazione per Ghirmay Ghebreslassie, eritreo di 19 anni (da compiere), che in 2:09:08 ha colto sia il sesto posto in una delle migliori maratone del mondo in giovane età, sia la sesta prestazione all-time per un atleta al di sotto dei vent'anni. Tre di queste sei prestazioni, alla luce di quanto riportato sui documenti di identità, sono state ottenute quest'anno: quella dell'eritreo, il 2:08:33 del 19enne kenyano Cosmas Lagat a Siviglia e soprattutto l'incredibile 2:04:32 dell'etiope Tsegaye Mekonnen a Dubai, la miglior prestazione mondiale di categoria sui 42 km. Ghebreslassie, per inciso, aveva battuto Eliud Kipchoge in Italia al Giro Podistico di Castelbuono.

Rita Jeptoo, signora d'America

Un'impresa unica, riuscita solo alla 33enne kenyana. Con il successo di ieri, è la prima atleta a vincere per due anni di fila entrambe le grandi maratone USA di Boston e Chicago. Fin dai primi chilometri il gruppo al comando si è ridotto a un sestetto: la Jeptoo e la primatista mondiale di mezza maratona Florence Kiplagat, le etiopi Mare Dibaba, Birhane Dibaba e Burka, e la coraggiosa statunitense Hastings, che ha iniziato a perdere secondi verso metà corsa. Al 25° km, con la Burka e la Hastings attardate di quasi venti secondi, la gara è rimasta in mano alle africane, salvo un tentativo di rientro della Hastings intorno al 30° chilometro, rigettato dallo strappo del quartetto di testa. A sette km dall'arrivo la Jeptoo ha fatto sua la vittoria con un'azione decisa che le ha fatto guadagnare oltre trenta secondi in 5 chilometri.

Mentre la kenyana arrivava al traguardo in 2:24:35, dietro di lei si consumava il sorpasso di Mare Dibaba (finish in 2:25:37) su una esausta Florence Kiplagat, che chiudeva terza in 2:25:57 (con venti secondi persi negli ultimi otto minuti di gara).

Quarta l'altra Dibaba (Birhane) in 2:27:02, quinta una bravissima Hastings in 2:27:03. L'altra americana Lisa Uhl-Koll, quattro volte campionessa NCAA, all'esordio sui 42 km, ha chiuso diciottesima sopra le 2 ore e quaranta. Questi i principali passaggi intermedi di Rita Jeptoo 51:42 (1° km), 1:08:58 (20°), 1:12:36 (mezza maratona), 1:25:54 (25°), 1:43:28 (30°), 2:00:45 (35°), 2:17:22 (40°).

Eindhoven: Regassa, non Komon

Nella 31ª De Lage Landen Marathon di Eindhoven successo in un ottimo 2:06:21 dell'etiope 24enne Tilahun Regassa, autore dell'azione decisiva per il successo dopo il 35° chilometro. L'etiope, con un personale di 2:05:27, ha preceduto il terzetto kenyano composto da Jonathan Kiplimo Maiyo (2:06:47), Alfers Lagat (esordiente e terzo in 2:07:10 dopo essersi caricato sulle gambe l'incarico di fare il ritmo) e Sammy Kigen Korir (2:08:05). Il record della corsa rimane perciò saldamente nei garretti di Dickson Chumba (terzo ieri a Chicago), che due anni fa vinse a Eindhoven in 2:05:46. Attesissimo al debutto in maratona, il primatista mondiale dei 10 km e dei 15 km Leonard Komon ha perso contatto col gruppo di testa subito dopo metà gara ed ha chiuso in sesta posizione in 2:14:25. Nella gara femminile, priva di africane di nome, podio tutto polacco con nell'ordine Iwona Lewandowska in 2:28:33, Olha Kalendarova-Ochal (ex-ucraina) in 2:32:06 e Monika Stefanowitz (2:32:25).

Boston etiope con Desisa e Daska

L'argento mondiale di maratona Lelisa Desisa ha vinto come lo scorso anno la mezza maratona di Boston in 1:01:38, ultimo test dell'etiope prima della maratona di New York, in programma tra tre settimane. Anche quest'anno, Desisa ha preceduto il kenyano Salel (1:01:48). Nella mezza femminile successo di Mamitu Daska in un ottimo 1:08:20, a pochi secondi dal personale vecchio di cinque anni stabilito a Nuova Delhi. Ottime prestazioni anche nel resto del podio donne: 1:08:24 per la kenyana Cynthia Jerotich Limo e 1:09:23 per la statunitense Molly Huddle, che quest'anno aveva battuto la Daska in più di una occasione.

Berlino sempre più kenyana

Dopo la 25 km di maggio e la maratona-record di Kimetto, ecco un'altra classica berlinese (stavolta sui 10 km) dominata dai corridori kenyani, la Asics Grand 10 Berlin, vinta da Joyce Chepkirui in 31:02, seconda prestazione mondiale dell'anno, a parità di tempo sulla campionessa iridata di cross Emily Chebet, alla fine di un magnifico duello protrattosi fino alla linea d'arrivo. La Chepkirui ambiva a migliorare il record della corsa, suo in 30:37, ma l'azione di corsa è stata disturbata dal vento presente su lunghi tratti del percorso. Nella 10 km uomini, successo dell'etiope Kinde Atalaw in 27:49 sui kenyani Reuben Maiyo e Wilson Too. Ottima prestazione (quarto 28:08) del tedesco Gabius, che sta preparando l'esordio in maratona.

Le altre corse su strada

Nella quattro miglia olandese di Groningen l'eritreo Abrar Osman si è imposto sul campione mondiale junior e allievi Yomif Kejelcha, staccato di quattro secondi all'arrivo. Tra le donne, terzo successo consecutivo di Viola Kibiwot. Maratone in Europa: a Zagabria record della corsa per l'ex-iridato di maratona Luke Kibet (2:14:11). Nella 15ª Poznan Marathon il 30enne Kiprotich Kirui vince in 2:13:28 e la connazionale Irene Chepkirui Makori lo imita in 2:31:55. Nella maratona di Sofia (con il presidente del Comitato Olimpico bulgaro e primatista mondiale di salto in alto Stefka Kostadinova in veste di starter) vince il kenyano Edwin Kipchumba in 2:19:06. Extra-Europa: nella maratona di Melbourne bis del kenyano Pius Ondoro in 2:11:30 e personal best della specialista di casa Nikki Chapple in 2:31:05. A Buenos Aires tris consecutivo di Lucy Karimi in 2:38:53. In Malesia successo (il quarto consecutivo) di Lilian Kennedy Kiprono nella maratona di Kuala Lumpur in 2:17:47.

Francia di corsa

Fine settimana intenso: a Rennes (10 km) vince Victor Chumo in 28:12 sugli etiopi Wasihun e Haji, staccati di due e quattro secondi al traguardo, mentre la più conosciuta Janet Kisa fa sua la corsa femminile (5 km) in 15:32 sulla connazionale Stacy Ndiwa e la 19enne etiope Senbera Teferi. Il titolo francese di maratona è stao vinto ieri a Metz da Bouabdellah Tahri in 2:16:28.

Per finire, nella 20 km di Parigi tripletta kenyana tra le donne con Rose Chelimo prima in 1:05:51 su Leonidah Mosop (1:07:25) e Lucy Njeri Macharia (1:08:46). Nella vicina Svizzera sono stati assegnati i titoli di mezza maratona a Colombier, nel Cantone di Neuchâtel: vincono Adrian Lehman in 1:07:40 e Martina tresch in 1:19:13.

Piste e pedane dell'altro mondo: Giappone, Brasile, Cina

Nella 98ª edizione dei Corporate Track and Field Championships di Yamaguch,i alcuni notevoli risultati dal mezzofondo prolungato: il bronzo mondiale dei 10000 Paul Tanui si è imposto sulla distanza in un ottimo 27:17.82, sesta prestazione assoluta dell'anno (detiene anche la seconda in 26:49.41), davanti a Leonard Barsoton (27:20.74), Patrick Muendo Mwaka (27:37.67) e Joseph Kamathi (27:38.18). Nella gara femminile 31:38.54 di Sally Chepyego sulla giapponese Hagiwara, che in 31:41.80 ha stabilito il sesto crono della stagione. La Chepyego ha vinto anche i 5000 nella giornata conclusiva in 15:14.45. Nelle altre gare 20 49 di Fujimitsu sui 200, e secondo tempo del 2014 sui 10000 metri di marcia per Yusuke Suzuki in 38:27.09. Cina: ai campionati cinesi di Suzhou record nazionale sui 200 maschili di Xie Zhenye (20,44) e progresso della altista Zheng Xingjuan con 1,96. Nelle altre gare, successi della pesista Gong Lijiao con 18,67, di Li Lingwei nel giavellotto con 62,56, e di Gao Xinglong nel lungo con 8,18 ventoso.

Ancora tempo di records

Nel Trofeo Brasil Caixa de Atletismo di San Paolo, valido cone campionato nazionale, record brasiliano nel getto del peso di Darlan Romani con 20,84 e di Wagner Domingos nel martello con 75,47. In evidenza anche l'astista Fabio da Silva con 5,71, il lunghista Higor Alves con 8,18, e un buon 400 metri con tre atleti sotto i 45.70 (Hugo Souza 45.40, Hederson Estefani 45.62 e Wagner Cardoso 45.69). Nelle gare femminili spicca soprattutto il record sudamericano nel giavellotto stabilito da Jucilene de Lima con 62,89. Ancora, 11.20 di Ana Claudia Silva sui 100, e il buon eptathlon combattuto sul filo dei punti tra Tamara de Souza (5.962) e Vanessa Spinola (5.945). Tra le più giovani, primato sudamericano junior della triplista Nubia Soares con 14,22, miglior prestazione mondiale dell'anno nella categoria under 20 (si ringraziano per l'amichevole collaborazione Juck, Hejda, Baronet, Nakamura, Jalava, Race-News-Service, ChicagoMarathon).

Lavillenie e Schippers

L'astista primatista del mondo Renaud Lavillenie e l'olandese protagonista ai Campionati d'Europa di Zurigo Dafne Schippers sono stati nominati "European Athletes of the Year" nel corso della cerimonia dei Golden Tracks Awards a Baku, in Azerbaijan. Lavillenie ha preceduto Bohdan Bondarenko e Mo Farah, mentre la Schippers ha avuto la meglio sulle candidature della primatista del mondo di lancio del martello Anita Wlodarczyk e sulla spagnola Ruth Beitia. I premi European Athletics Rising Star sono stati assegnati allo sprinter britannico Adam Gemili e alla saltatrice in alto russa Mariya Kuchina. Due brevi notizie per chiudere: la IAAF ha ratificato il record mondiale juniores sui 1500 metri ottenuto nel meeting di Monaco dal kenyano Robert Kwemoi in 3:28.81. Il meeting indoor di Liévin non sarà inserito nel calendario internazionale indoor nemmeno nel 2015, a causa del prolungarsi dei lavori di ristrutturazione del tetto dell'impianto.

Preview maratone, Amsterdam e Toronto

Ancora un cast di grande livello per la maratona di Amsterdam, in programma domenica prossima. A caccia dei kenyani Abel Kirui (due volte campione mondiale) Wilson Chebet, Bernard Kipyego, Philemon Rono e Lucas Rotich, ecco gli etiopi Dino Sefir e Ayele Abshero. Tra le donne, l'etiope iridata di mezza maratona a Kavarna nel 2012 Meseret Hailu sarà alle prese con africane di buon livello tra cui la kenyana Mercy Kibarus, quinta ai mondiali di mezza maratona a Copenhagen e un anno fa vincitrice a Venezia, e Flomena Cheyech. A Toronto, di scena tra gli uomini Tariku Jufar contro clienti insidiosi quali Peter Some, Laban Korir e Abdullah Dawit Shami. Tra le donne, la primaststa canadese Lanni Marchant affronta nuovamente il percorso su cui un anno fa stabilì il record nazionale. Nella mezza maratona di Valencia è iscritto l'ex-primatista del mondo Patrick Makau, un test in vista della maratona di Tokyo di febbraio.

Marco Buccellato

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Renaud Lavillenie (foto Colombo/FIDAL)


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