Mondo: il ritorno dei campioni

08 Febbraio 2021

A Fayetteville tornano a ruggire le medaglie d'oro dei mondiali indoor Dendy, Cunningham e Morris. Rouen, mai in quattro a cercare i sei metri. Il meglio di un weekend estero ricchissimo.
di Marco Buccellato

Una settimana ricca di spunti si è chiusa ieri sera con la terza tappa dell'American Track League di Fayetteville (circuito silver del World Indoor Tour). Stavolta i riflettori si sono accesi per due campioni del mondo indoor, il lunghista Marquis Dendy (oro a Portland 2016, bronzo due anni dopo) e l'astista Sandi Morris (oro nell'ultima edizione iridata di Birmingham 2018). Per Dendy un importante ritorno, oltre due anni e mezzo dopo, aldilà degli otto metri, e la miglior prestazione mondiale 2021 con 8,21, per spodestare il cubano Echevarria e il connazionale Grimes (8,18). Per la Morris, la cui ultima sconfitta risale alla finale mondiale di Doha, un 4,88 faticato con l'ausilio di tre prove, prima di cimentarsi senza successo sulla quota del record mondiale di 5,07. La prestazione della Morris ha migliorato di un centimetro il miglior salto mondiale 2021, realizzato poche ore prima dall'iridata in carica Anzhelika Sidorova (4,87) nel Russian Winter di Mosca, che a sua volta superava di due centimetri la prestazione della britannica Holly Bradshaw a Rouen (4,85), un'altra world lead di breve vita, nemmeno ventiquattr'ore. Dietro la Morris, ancora un progresso per la 24enne Olivia Gruver, al personale con 4,78. Dietro Dendy, la sorpresa della prestazione del bahamense Nairn, con tre salti validi tutti oltre gli otto metri (superati una sola volta in precedenza), con la punta di 8,16. 

CUNNINGHAM DUE METRI - Un'altra iridata di Portland 2016, la più giovane medaglia d'oro indoor nella storia dell'alto donne, Vashti Cunningham, è volata a due metri per la prima volta al coperto, pareggiando il personale outdoor, poi si è arresa a 2,03. Nello sprint, netta sconfitta del capofila stagionale Bromell sui 60 (6.58), l'ennesimo oro di Portland presente a Fayetteville, preceduto da Ronnie Baker (6.53), anche lui bronzo nell'ultima edizione dei campionati mondiali in sala. Conferma della top shape della nigeriana Okagbare (7.10), gran 200 di Jenna Prandini (22.55, secondo crono dell'anno). Tra i risultati, in mostra due giovanissimi talenti del mezzofondo: il non ancora 18enne Hobbs Kessler (3:57.66 sul miglio), e la formidabile 15enne Sophia Gorriaran, seconda sugli 800 in 2:02.44, e ancora seconda di sempre al limite dei 15 anni, ora alla caccia della leggendaria Mary Decker, capace di 2:01.8 a quindici anni e mezzo a San Diego nel 1974.

MU MONDIALE - Dalle giovanissime si riparte con un altro favoloso risultato della 18enne Athing Mu. Dopo le scorribande sui 600 e sugli 800, c'era aria di exploit sui 400 metri, alla luce di due recenti frazioni di 4x400 coperte in 50.93 e 50.02. La miccia è esplosa nel Charlie Thomas Invitational di College Station, dove la Mu ha tolto due secondi netti al personale indoor chiudendo in 50.52, un crono che se omologato le darà il nuovo primato del mondo U20. Il limite ufficiale, detenuto da Sanya Richards (50.82), ha resistito anche ai due assalti di Sydney McLaughlin, i cui due crono di 50.52 e 50.36 (ottenuti tre anni fa) non sono stati mai ratificati. 

ALL'OMBRA DI CROUSER - Il numero uno del peso mondiale tornerà in pedana domenica nell'ultimo step dell'American Track League. Nel frattempo, matura il talento del 22enne Adrian Piperi, iridato U18 e due volte sul podio dei mondiali U20. Il lanciatore di stanza in Texas si è portato a 21,74 a College Station. In un altro meeting in Minnesota, gran lancio anche di Payton Otterdahl (21.54). Uno dei personaggi più attesi del settore, il campione del mondo della straordinaria finale di Doha, Joe Kovacs, ha esordito con un 21,70 che non lascia dubbi su una condizione già al top.

Il peso si è mosso ad alti livelli anche in Europa: 21,21 per il polacco due volte campione europeo Haratyk, 21,09 per il norvegese Thomsen a inizio settimana. Dove si gareggia all'aperto (Nuova Zelanda), arriva la terza sconfitta di Tom Walsh, sempre ad opera di Jacko Gill, stavolta su cifre notevoli: 21,52 (personale) per Gill, 21,46 per Walsh.

DUPLANTIS 6,03 - La gara del Perche Elite Tour di Rouen ha mantenuto le aspettative, superando ogni precedente in materia di misura dove giocarsi il successo. Mai, in precedenza, quattro astisti si sono cimentati nella stessa gara sopra i sei metri. A spuntarla il favorito primatista del mondo Armand Duplantis con 6,03, miglior salto mondiale 2021 (e tre errori al record mondiale di 6,19), con degnissimi sconfitti Lavillenie e lo statunitense Nilsen, entrambi a 5,93 (personale pareggiato per l'astista USA). Quarto il due volte campione del mondo Kendricks (5,83), che dopo un errore a 5,93 ha tentato invano il colpaccio dieci centimetri più su. 

RITORNI DEI BIG - Dagli USA altri risultati di buon livello nell'asta: su tutti il personale del giovane Zachary McWorther con 5,76. Sul fronte donne, 4,70 di Bridget Guy, una specialista già bronzo alle Universiadi di Napoli, a Blacksburg. Nello stesso meeting, prima gara dopo oltre due anni per Jarrion Lawson: l'argento mondiale del lungo a Londra 2017 ha corso un 60 metri, secondo in 6.68. Un altro ritorno: dopo sette anni, prima uscita indoor per una delle sprinter più medagliate di sempre, Veronica Campbell-Brown, anche lei seconda sui 60 metri (7.34), e Virginia Beach, battuta dal super-talento Tamari Davis (7.18). Nella pedana poco distante, world lead eguagliata dalla specialista del triplo di Dominica Thea LaFond, atterrata a 14,54.

IN VETTA - Per la svedese Khadiatou Sagnia, persa la gara di Berlino per un soffio a parità di misura con l'iridata Mihambo, il sorpasso in cima alle liste mondiali stagionali del lungo donne si è materializzato ieri a Dortmund con 6,82. Tra i risultati il primato nazionale dello sprinter olandese Van Gool (6.58). Mondiale stagionale anche nelle prove multiple maschili, con l'estone Lillemets a Tallinn (6.089 punti). Il settore ha prodotto un doppio record nazionale svizzero ieri a Magglingen, con Andri Oberholzer (5.940), al termine di una gara in cui il favorito Ehammer era in corsa per migliorare il proprio record, impresa vanificata dallo zero in tabellino nell'asta, e da Annik Kalin (4.507). Primato nazionale anche del montenegrino Pesic a Belgrado, con 6.036 punti. Ultimo primato nazionale di nota, il 5,72 dell'astista turco Sasma a Istanbul.

VETTER OPENING - Il formidabile giavellottista tedesco Johannes Vetter, iridato 2017 e autore del sensazionale 97,76 la scorsa estate, ha aperto il 2021 a Offenburg con la miglior misura d'esordio stagionale della carriera, 87,27. Nell'attività statunitense, Phoenix ha ospitato un interressantissimo meeting di mezzofondo, dove i 3000 uomini hanno registrato l'ottimo 7:36.08 del britannico Marc Scott, ben sette secondi di miglioramento sul precedente personale. Sempre a Phoenix, a metà settimana, ennesimo pesista USA oltre i ventuno metri: ad affacciarsi oltre la soglia è il 22enne Turner Washington (21,07), che solo pochi giorni prima si era già migliorato, al coperto, con 20,94. 

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