Mondo, il meglio della settimana

19 Novembre 2012

Yokohama da primato per la Cheromei. Tirunesh Dibaba vince a Nijmegen. Il cross NCAA premia due kenyani

di FIDAL

Cheromei, 2:23:07 in Giappone

La 35enne kenyana Lydia Cheromei (2h21'30" in gennaio a Dubai) ha stabilito il nuovo record della maratona giapponese di Yokohama, vincendo con largo margine l'edizione numero quattro della manifestazione. Impresa non facile, poiché il primato precedente era tecnicamente di un certo spessore (2h23'56" della nipponica Ozaki). La maratona di Yokohama è stata anche il primo test di qualificazione, per le podiste di casa, in vista dei Campionati Mondiali di Mosca 2013. Alle atlete giapponesi serviva, per la selezione automatica, un tempo inferiore alle due ore e ventiquattro minuti, e nessuna di loro ha centrato l'obiettivo (la migliore è stata Mizuho Nasukawa, seconda in 2h26'42").

Bene le europee: la portoghese Barros, giunta terza in 2h26'51", e la lettone Prokopcuka, quarta in 2h26'55". Alla gara ha partecipato anche la lituana Zivile Balciunaité, al rientro dopo la squalifica di due anni che le costò il titolo europeo di Barcellona 2012 (solo quindicesima in 2h37'59"). Una edizione con sette atlete sotto le due ore e trenta minuti, con la Cheromei già in fuga dopo il quindicesimo chilometro, dove è transitata in 51 minuti esatti. Ritirate la britannica Jo Pavey, già in difficoltà dopo otto chilometri, e la forte giapponese Nakazato.

La 15 km di Nijmegen: vince Tirunesh Dibaba, perde Leonrad Komon

Nell'edizione numero 29 della "Zevenheuvelenloop" (corsa delle sette colline), pronostico rispettato da Tirunesh Dibaba, che si è imposta in 47'08" (undicesima prestazione assoluta di sempre, 31'40" al decimo chilometro), battendo per la seconda volta in poche settimane la campionessa olimpica di maratona Tiki Gelana, sua connazionale. La Gelana ha patìto un distacco, al traguardo, di un minuto (48'09"), dopo essere rimasta attardata, a due terzi di gara, di quasi trenta secondi. La Dibaba, tre stagioni fa, realizzò sullo stesso percorso olandese il limite mondiale dei 15 km in 46'28", che tuttora detiene.

Le etiopi non hanno monopolizzato il podio, come sperato, poiché l'altra star Gelete Burka (al debutto sulla distanza) è giunta solo quinta (49'26") superata dalle kenyane Beatrice Mutai (48'52") e Lucy Macharia (49'00"). Nella gara maschile sorpresa per la sconfitta del primatista del mondo Leonard Patrick Komon (42'18"), battuto dall'altro kenyano Nicholas Kipkemboi (42'01"). Il francese Tahri, esordiente sui 15 km, ha fallito l'attacco alla miglior prestazione europea di Jon Brown (42'39"), chiudendo in settima posizione in 43'39".

Sul podio anche l'eritreo Nguse Tesfaldet Amsolom, con 42'28". Primo degli etiopi, lo specialista dei 5000 metri Abera Kuma, quinto in 43'05".

Divino Kanda

Nella "Divina Pastora de Valencia" (edizione numero 32), il kenyano 25enne Luka Kanda Loboke si è imposto in 2h08'14", mancando di 15 secondi il primato della corsa. Kanda è alla seconda maratona stagionale, e al secondo successo, essendosi imposto, come è noto, nella maratona di Roma dello scorso mese di marzo in 2h08'04". A pochi secondi da Kanda, secondi in 2h08'18", l'altro kenyano Joel Kimurer Kemboi (tesserato per l'Atletica Riccardi), che un mese fa, sempre a Valencia, si era imposto in una mezza maratona in 59'36". Sotto le due ore e dieci, per un'inezia, anche l'etiope Gemechu Worku Biru (2h09'59" ma 2h07'43" in questa stagione). L'Etiopia festeggia in ogni caso con la vittoria nella maratona femminile di Birhane Dibaba Adugna in 2h29'22" davanti alla connazionale Amelework Fikadu Borsho (2h32'29).

Altre maratone e corse su strada

Nella Philadelphia Marathon successo targato Russia con Irina Mashkantseva al primato della corsa in 2h35'34", mentre nella 8 km maschile si è imposto Isaac Korir sull'altro kenyano Samuel Ndereba. La Kass Marathon di Eldoret (Kenya) è stata vinta da Weldon Kirui (2h09'06" a Eindhoven quaranta giorni fa) in 2h17'44". Torniamo in Giappone con la mezza maratona di Ageo, vinta da Kenta Murayama in 1h02'46". Per finire, in Europa, successi etiopi nella mezza maratona di Boulogne-Billancourt con Mehari Baraki, primo in1h01'07" con quattro secondi di distacco inflitti al kenyano Justus Moronga, e Tigist Kiros, al successo in 1h11'11".

Cross, campionati universitari NCAA in USA

Kennedy Kithuka e Betsy Saina, due atleti kenyani, sono i nuovi campioni universitari USA di cross-country. Questo l'esito delle gare di Louisville, disputate sabato scorso. I titoli a squadre sono stati assegnati alle università dei Oklahoma State (uomini) e alle ragazze dell'università dell'Oregon.

Kithuka ha preceduto altri tre suoi connazionali, tutti affiliati nei colleges statunitensi, mentre la Saina ha preceduto la 20enne americana Abbey D'Agostino (un personale di 15'20" sui 5000, lei stessa campionessa universitaria in pista) e la beniamina del mezzofondo High School USA Jordan Hasay, ora ventunenne.

Kenya e Spagna

Terzo appuntamento con il cross nazionale kenyano: a Kisii vince l'ex-iridata di cross Emily Chebet, mentre tra gli uomini si è imposto Richard Sigei, atleta emergente. Nel cross spagnolo di Soria, valido per il circuito IAAF, vincono Emmanuel Bett sull'eritreo Mesel e l'altro kenyano John Kipkoech. Primo europeo, lo spagnolo ex-marocchino Lamdassem. Cross donne all'eritrea 22enne Nazareth Weldu sulla spagnola Diana Martin.

Ultime dalle piste e dalle pedane

Giochi nazionali di Cauca, in Colombia: il bronzo olimpico Caterine Ibargüen ha vinto sia la gara di lungo con 6,69 sia quella di triplo con 14 metri esatti.. Non sono ancora noti i dettagli del vento della finale dei 100 ostacoli, vinta da Lina Flores in 12"95 davanti a Brigitte Merlano (13"07). Tra gli uomini, record nazionale del pesista Eder Cesar Moreno con 19,53. Mezzofondo in Giappone: in una manifestazione universitaria a Yokohama, 13'30"41 sui 5000 di Bidan Karoki, quinto alle Olimpiadi sui 10000 metri.

News-Atleti

Barbora Špotáková, doppio oro olimpico nel lancio del giavellotto e primatista mondiale della specialità, è incinta e salterà la prossima stagione. Andrey Silnov, oro olimpico nel salto in alto a Pechino, è convalescente dopo un intervento chirurgico al tendine d'Achille. USA: il prestigioso "Jesse Owens Award" è stato assegnato a due superstar dell'atletica USA, Allyson Felix e Ashton Eaton. La cerimonia di premiazione è prevista per il primo dicembre. Si inizia a parlare della prossima stagione indoor USA: nel New Balance Indoor Grand Prix di Boston, in calendario il prossimo 2 febbraio, sarà sui blocchi nientemeno che il campione olimpico e primatista del mondo Aries Merritt, che naturalmente si cimenterà sulla distanza dei 60 ostacoli.

Scomparso Kimani, ex-re dei 10 km

A soli 40 anni è scomparso Joseph Kimani, star delle corse su strada nel continente americano nella seconda metà degli anni '90. Il kenyano ebbe il suo anno d'oro nel 1996, quando lasciò la pista per una nuova carriera da "road runner" culminata a  Cleveland, dove stabilì la miglior prestazione mondiale sulla distanza dei 10 chilometri in 27'20", poi abbassata fino a 27'04" a Atlanta, due mesi dopo, un limite migliorato solo con l'avvento del nuovo millennio, nell'ordine da Haile Gebrselassie, Micah Kogo, e Leonard Komon. Suo anche il limite dei dodici chilometri. Lutto anche per l'atletica svedese, che perde il primatista nazionale di getto del peso Hans Höglund (21,33), scomparso a 60 anni. In carriera fu finalista olimpico a Montreal e campione universitario USA.



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