Mondo, il meglio da Parigi a Cheboksary

09 Luglio 2012

Gli assi di Parigi sono David Rudisha e Sally Pearson. La Russia fa i conti per Londra. Risultati-top nei lanci, nei lanci e nel mezzofondo

di FIDAL

Parigi: Rudisha e Pearson senza rivali

Spettacolo di livello eccezionale nell'Areva meeting di Parigi (Samsung Diamond League): grandissimi risultati (cinque mondiali stagionali, un mondiale junior) soprattutto nelle gare di corsa, grazie anche alle favorevoli condizioni climatiche dopo una abbondante pioggia. David Rudisha ha ancora migliorato i suoi limiti stagionali scendendo a 1'41"54, settimo crono assoluto sulla distanza degli 800 metri e, naturalmente, record mondiale stagionale. Con un lavoro appena più rapido della lepre Tangui, avremmo forse celebrato un primato mondiale a un mese dalle Olimpiadi. Da incorniciare anche l'australiana Sally Pearson, fantastica una volta di più nei 100 ostacoli, chiusi in un imponente 12"40 a vento nullo, la quinta prestazione degli ultimi dodici anni. Una sbavatura nel primo ostacolo, poi una fenomenale ritmica, e l'abisso per le avversarie è apparso ben prima di metà gara. Tyson Gay è tornato in Europa e negli ultimi metri è riuscito a recuperare su Gatlin, finora imbattuto quest'anno, nonostante un primo appoggio sbagliato al via. Il 9"99 con l'aria rinfrescata dopo le piogge non deve trarre in inganno: Gay è velocissimo e guizzante fino alla fotocellula. Venerdì a Londra troverà ad aspettarlo Asafa Powell, recuperato dal risentimento patìto nella finale dei 100 dei Trials di Kingston.

5000 da sogno

Un record di profondità i 5000 di Parigi, con sei atleti sotto i 12'50" e ben undici sotto i tredici minuti. C'era in ballo lo spareggio etiope, vinto dalle generazioni emergenti di Gebremeskel (12'46"81) e del sensazionale 18enne Gebrehiwot, che in 12'47"53 ha strapazzato il record mondiale juniores che apparteneva a Eliud Kipchoge in 12'52"61. Anche l'altro under 20, il kenyano Isiah Koech, è sceso sotto il vecchio limite in 12'48"64. Per Kenenisa Bekele nono posto in 12'55"79. Rivincita (probabilmente vana ai fini della selezione olimpica) del siepista Paul Kipsiele Koech, settimo ai Trials di Nairobi, e vincitore a Parigi in 8'00"57. Altri risultati maschili: il portoricano Culson ha migliorato il mondiale stagionale dei 400 ostacoli (già suo) in 47"78, ma il campione del mondo David Greene lo ha impegnato allo spasimo centrando la miglior prestazione rupea dell'anno in 47"84, primato personale. Vanno decisamente forte anche le donne: la marocchina Selsouli e la turca Cakir hanno inferto una lezione alla leader mondiale stagionale Aregawi, finita terza.

Il nuovo top dell'anno va alla maghrebina in 3'56"15, mentre la Cakir, una delle artefici del previsto miracolo turco di Helsinki, è scesa a 3'56"62.

Campionati russi a Cheboksary con sei primati mondiali stagionali

Quattro giornate con punte di altissima qualità: all'avvio, subito record europeo stagionale della siepista iridata di Daegu Zaripova in 9'09"99, con quindici secondi di distacco inferti alla primatista del mondo Samitova. Grandi risultati nelle batterie degli 800, con l'altra campionessa mondiale Savinova anche lei al primato europeo 2012 in 1'57"42 e un totale di quattro prestazioni sotto l'1'58". Fioccano le gemme nella seonda giornata, a iniziare dal mondiale stagionale di Nataliya Antyukh nei 400 ostacoli (53"40) e al 2,03 di Anna Chicherova nell'alto (Shkolina al personale con 2,01). Primato europeo under 23 della ottocentista Yekaterina Poistogova, prima nella finale in 1'58"15 (Savinova assente), che ha battuto la campionessa d'Europa Arzhakova. Sorpresona nel triplo: dopo tanti guai fisici riemerge Tatyana Lebedeva, che vince l'ennesimo titolo nazionale  a 36 anni con 14,68. Nel lungo, 7,06 della Sokolova. E gli uomini? Il miglior risultato della prima metà della manifestazione è il 21,51 di Sidorov nel peso. Dramma-Litvinov: il martellista da over-80 incappa in tre nulli in qualificazione e lascia la finale agli avversari (il giorno dopo farà festa Ikonnikov con 80,71).

Il top arriva dalla terza giornata di gare, con quattro record mondiali stagionali: la campionessa mondiale ed ex-primatista Lysenko porta il limite nazionale del martello a 78,51, seconda prestazione di sempre, condita da altri due lanci sopra i 77 metri. Alle sue spalle altre tre lanciatrici sopra i 74 metri. Prestazione d'altri tempi nel disco, con la discobola Pishchalnikova che centra un clamoroso 70.69, la miglior prestazione degli ultimi venti anni! Ancora dai concorsi il terzo mondiale stagionale: è di Ukhov, cha sale a 2,39 (personale all'aperto), in una gara sensazionale con Silnov a 2,37 e Shustov a 2,35! Il quarto limite annuale lo coglie la Krivoshapka nei 400 (49"16), che ha inchinare una superba Gushchina (49"28 dopo il 49"56 della semifinale). Salti maschili: il nero Adams fa suo il triplo con 17,06. Il lungo è di Menkov con 8,24. Notevole la finale dei 400, con quattro atleti sotto i 45"40 (vince Dyldin in 45"01, primato personale).

Atto finale con la Kostetskaya vincitrice dei 1500, dopo aver perso i "suoi" 800, in 3'59"28, primato europeo stagionale. Atleta grandissima, virata dagli ostacoli bassi al mezzofondo veloce in un amen.

Aereo per Londra pronto anche per la Martynova (3'59"49) e per l'irriducibile 37enne Tomashova (3'59"71). Non ce l'ha fatta per un soffio un'altra atleta ritornata dopo il limbo della sospensione (al pari di Tomashova, Pishchalnikova, Lysenko, Khanafeyeva, tutte promosse per le Olmpiadi), cioè la Soboleva, quarta in 4'00"09 dopo aver guidato l'ingresso nel rettilineo conclusivo. Ancora un "European Best 2012" al femminile nei 200 vinti dalla Fedoriva in 22"19, tornata sulla distnza veloce dopo l'argento mondiale indoor nei 400.

L'armata russa

Selezionati 104 atleti per le Olimpiadi. I nomi di punta in campo maschile: naturalmente i marciatori, poi il fantastico trio degli aironi Ukhov, Silnov e Shustov, i lunghisti Menkov e Morgunov (neoprimatista mondiale junior), e il triplista Adams. Le "primedonne" si sprecano: Krivoshapka, Gushchina e Firova nei 400, Savinova, Poistogova e Arzhakova negli 800, Kostetskaya, Martynova e Tomashova sui 1500, Davydova e Antyukh nei 400 ostacoli, le siepiste Zaripova, Galkina e Orlova, le maratonete, la Chicherova nell'alto, Isinbayeva e Feofanova nell'asta, le lunghiste Sokolova, Nazarova e Kolchanova (bocciata la Klishina), e poi il settore lanci, forte di Kolodko, Avdeyeva, Pishchalnikova, Ganeyeva, Saykina, Lysenko, Khanafeyeva e Abakumova.

Campionati bielorussi, cannonata-Ostapchuk

A Grodno sensazionale lancio di Nadzeya Ostapchuk, che allunga ancora il record nazionale prima a 21,32 poi a 21,39 all'ultimo turno (seconda Natalya Mikhnevich con 19,77). Prestazione-monstre anche per Nastassia Mironchyk-Ivanova, che aiutata da un forte vento favorevole tocca i 7,22, ma mette a segno anche un 7,01 legale. a Parte questo, una edizione in tono minore, dove nemmeno le gare di martello, orfane dei più forti, hanno entusiasmato come da tradizione.

Cantwell la spara grossa: 22,31

In Illinois Christian Cantwell ha portato il record mondiale stagionale di getto del peso a un sensazionale 22,31 (precedente il 22 metri esatti di Hoffa ai Trials). Miglior salto mondiale della stagione nell'asta femminile, che ritrova Jenny Suhr-Stuczynski come protagonista con 4,83.

Flash dal fine settimana

Belgio: a Heusden record mondiale stagionale di Pamela Jelimo sugli 800 in 1'56"76. Nella gara maschile primato kenyano junior sugli 800 di Abraham Kipchirchir Rotich in 1'43"15. Francia: a Reims Yipsi Moreno scaglia il martello a 75,59 e Yuneisy Santiusti si impone sugli 800 in 2'00"71. Svezia: torna Angelica Bengtsson, la svedesina volante dell'asta, che con 4,58 stabilisce a Sollentuna la miglior prestazione mondiale junior all'aperto. In terra svedese impressiona anche Kaki (1'43"69). Lituania: a Kaunas nuova bordata di Alekna a (67,93) e 1,95 della Palsyte nell'alto. Iran: gli iraniani hanno ora un signor lunghista, in continuo progresso da varie stagioni, Mohammad Arzandeh, che a Tehran ha migliorato ancora il record nazionale con 8,17.



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