Mondo: i teenager USA protagonisti

24 Gennaio 2022

I giovanissimi talenti statunitensi abbattono un limite dopo l'altro. Le gare indoor del fine settimana oltreoceano e in Europa. Via al Continental Tour in Nuova Zelanda. Corse su strada in Etiopia e Spagna.
di Marco Buccellato

L'infinita fucina di talenti dell'atletica USA ha mietuto ancora primati di categoria nelle gare indoor del fine settimana statunitense. I risultati sono ancora una volta strabilianti, sia in rapporto all'età precoce che alla casistica delle prestazioni al coperto. La novità più sorprendente è quella del 16enne giocatore di footbal Nyckoles Harbor, che nello Sports Performance Center di Lubbock, in Texas, ha fermato il cronometro sui 200 metri a 20.79, circa mezzo secondo di miglioramento rispetto all'unico tempo conosciuto sulla distanza da parte del ragazzo (21.36). Si tratta della miglior prestazione mondiale di categoria U18, sedici centesimi meglio della precedente, datata poco più di quattro anni, detenuta con 20.95 dall'altro sprinter USA Brian Herron. Harbor è dotato di mezzi fisici non comuni per un velocista. E' nato nel luglio del 2005, è alto 1,96 (esattamente come Usain Bolt) e pesa la bellezza di 103 chilogrammi. La scorsa stagione è sceso a 10.31 sui 100 metri all'aperto cogliendo il secondo posto agli High School Nationals di Eugene, tre giorni prima di compiere i 16 anni. 

L'altro prodigio, Will Sumner, si è superato ancora, a una settimana di distanza dalla miglior prestazione U20 sui 500 metri indoor ottenuta a Virginia Beach (1:01.25). Stavolta, ha sfiorato il world best U20 sui 600 nell'impianto del Gately Center di Chicago, in 1:15.58. Una performance che lo colloca tra i primi venti di sempre, che i media USA acclamano come primato U20, ma inferiore all'1:15.49 ottenuto a inizio dicembre 2021 da un altro talento, Brandon Miller (classe 2002). Entrambi i risultati sono comunque migliori del primato in auge fino a due mesi orsono, l'1:15.60 dell'etiope Mohamed Aman stabilito nel 2013 a Mosca. Un weekend eccellente per la distanza dei 600 indoor, visto anche l'1:16.08 firmato dal 19enne Jenoah McKiver a Iowa City, un meeting che ha dato ulteriore spessore all'ostacolista australiano Chris Douglas, conosciuto finora sugli ostacoli bassi, che ha abbattuto ancora il record nazionale dei 60hs fino a 7.61, precedendo uno specialista di gran nome come Aaron Mallett (7.65).

INDOOR USA. Detto che il 14,76 della nigeriana Usoro di dieci giorni fa è diventato un meno probante 13,76 (errore nella trasmissione dei risultati), arriva una prestazione degna di nota nel triplo dalla finalista olimpica di Dominica Thea LaFond (14,62) ad Albuquerque nel Nuovo Messico, primato nazionale "overall". Tantissimi meeting nell'area USA, aspettando gli imminenti Millrose Games. Sprint: donne volanti a Lubbock, 7.08 di Mary Elizabeth Price, 7.10 della sprinter di St. Lucia Julien Alfred, 22.97 sui 200 metri di Kynnedy Flannel, superato dal 22.56 di Anavia Battle nel Columbia Challenge. Tra gli uomini, il più veloce dell'ultima tornata di gare sui 200 è stato Kennedy Lightner (recente vincitore di Christian Coleman sui 300 metri), in forza del suo 20.52 di Lubbock. Sui 60, altra volata del caraibico Rikkoi Brathwaite (6.56 nell'Indiana), 6.57 di Cravont Charleston in Virginia, 6.60 del versatile Matt Boling in Alabama. Salti: nell'asta 5,75 di Zach McWhorter in Colorado, conferma dopo l'ottimo inizio a dicembre (5,82).

Lanci: il nome alla ribalta è quello della pesista Adelaide Aquilla (eliminata in qualificazione ai Giochi), che dopo il primo over-19 della stagione ottenuto la scorsa settimana a Chicago (19,08), ha aggiunto un centimetro a Columbia. 

WORLD INDOOR TOUR, START IN UK. Partita la lunga serie di meeting con il primo step nella categoria Silver a Manchester. In evidenza, oltre alla world lead sui 1500 femminili della romena Bobocea (4:06.24), le gare di peso, con successi tra le donne della britannica Sophie McKinna (18,53) davanti alle più quotate Chase Ealey (USA, 18,49) e Fanny Roos (primatista svedese, 18,48) e tra gli uomini di Scott Lincoln (20,73, personale indoor). Nella velocità, 6.60 di Andy Robertson e 7.21 della ex campionessa europea U20 dei 200 Amy Hunt. Peso in evidenza anche in Portogallo con il miglior lancio mondiale stagionale della campionessa europea indoor Auriol Dongmo, 19,29 all'esordio. Un sabato da ricordare per la tedesca Corinna Schwab a Chemnitz: prima il record nazionale eguagliato sui 300 metri dopo 34 anni in 36.49, poi il personale sui 400 in 51.95, miglior crono mondiale 2022. Al maschile, buon esordio del velocista Kranz in 6.59. Tra gli altri risultati da archiviare, primato europeo stagionale sui 400 dello svedese Carl Bengtström a Växjö (45.91), e altro record nazionale U23 per lo sprinter irlandese Israel Olatunde (6.64).

CONTINENTAL TOUR. Partito anche il circuito del World Athletics Continental Tour, con il Potts Classic in Nuova Zelanda (Hastings). In evidenza l'astista Olivia McTaggart, al personale con 4,60, e i velocisti Zoe Hobbs (record nazionale in 11.21) e Tiaan Whelpton (10.18). Entrambi hanno fatto meglio con l'aiuto del vento oltre i limiti: la Hobbs in finale (11.14), Whelpton in batteria (10.09). In Namibia, prima uscita sui 200 dell'argento olimpico e primatista mondiale U20 Christine Mboma, cronometrata in 22.3 manuale. 

YEHUALAW. Successo della 22enne etiope Yalemzerf Yehualaw nella Great Ethiopian Run di 10 km a Addis Abeba, con i risultati, dapprima comunicati sopra le righe, poi ridimensionati nella giornata di oggi dagli organizzatori. Il 30:14 diramato inizialmente (si sarebbe trattato della miglior performance mai registrata in altura e sul territorio africano), è stato modificato in un più normale 31:17, dodici secondi più veloce di Girmawit Gebrzihair, seconda classificata. Al maschile, successo di Gemechu Dida in 28:24 di strettissimo margine su Getaneh Molla e lo sconosciuto Boki Diriba. Mezza in Spagna: nella Santa Pola Half Marathon, inatteso 1h07:15 della 30enne keniana Pauline Esikon (tre minuti di miglioramento), con gran personale della britannica Jess Piasecki-Coulson (1h07:20, ottava europea di sempre su percorso omologato). Tra gli uomini, uno-due keniano con Felix Kibitok (59:33) e il 22enne Edward Kibet Kiprop (59:35).

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