Mondo, chiamata europea

18 Febbraio 2013

Titoli nazionali in mezza Europa. Nei meetings vola la Ahoure (6.99) e tuona Doc Patton (6.50). A Ras Al Khaimah la mezza maratona è vertiginosa

di FIDAL

Russia

A Mosca è stata definita la selezione per gli Euroindoor di Göteborg, con scelte sorprendenti soprattutto nel salto in alto. Né UkhovSilnovShustov (il primo si è autoescluso, il secondo è ai box, il terzo e alle prese con problemi fisici e fuori condizione), e soprattutto nessuna ragazza, dopo la rinuncia indoor della Chicherova e la sola Kuchina a buoni livelli, ma senza competizioni recenti nelle gambe. Della squadra russa fan parte pochi big e molti outsider. Le carte più importanti nel settore maschile sono, in ogni caso, gli altisti (Dmitrik 2,36 e sei gare oltre i 2,30, Mudrov campione nazionale con 2,34), il lunghista Menkov (8,22 quest'anno e 8,18 a Mosca) e l'ostacolista Shubenkov (7"50 a Mosca). Tra le donne, la pesista Kolodko (19.24 a Mosca), l'eptatleta Bolshova, la Ustalova sui 400 (51"31, che darà l'apporto  anche alla 4x400), il gruppo delle mezzofondiste (dove riappare la Soboleva), l'astista Savchenko (4,70 e in continuo progresso) e le saltatrici Kucherenko e Klishina (6,80 a Mosca). Tra gli altri risultati dei campionati, 7"95 della Kondakova sui 60 ostacoli.

Francia, Spagna, Portogallo

Le finali più attese dei campionati francesi di Aubière (i 60 uomini e l'asta) sono state vinte da Jimmy Vicaut, ancora fotocopia di se stesso a 6"53, con Lemaître solo terzo in 6"69 e da Renaud Lavillenie, che con 5,93 ha aggiunto un centimetro alla sua leadeship mondiale. Eccellente anche l'ostacolista Pascal Martinot-Lagarde (7"53). Perdurando l'assenza di Tamgho, il triplo è andato al giovane Correa con 16,94. Dopo la Soumaré (che ha vinto i 60 in 7"24), si mette in luceun'altra duecentista, Johanna Danois, alla miglior prestazione europea stagionale in 22"81. A Sabadell (Spagna) festa della Beitia, al dodidesimo titolo consecutivo (1,90), mentre Rodriguez (6"55 pochi giorni fa) ha concluso rialzato i 60 metri già a tre quarti gara finendo ultimo in 7"58. Mezzofondo con finali tattiche come si registrano da anni ai campionati di Spagna, con titoli ai vari Higuero (3000), Lopez (800) e Bustos (1500). Nella sede portoghese di Pombal, doppio successo di Sara Moreira (4'13"59 sui 1500, 8'55"24 sui 3000) e buone cose dalla marcia (12'21"56 della Cabecinha e 19'29"06 di Joao Vieira).

Grecia, Bulgaria, Serbia, Svezia

Una volta dominavano nella velocità, ora le cose migliori dell'atletica ellenica arrivano dai concorsi, come il lungo maschile, vinto da Yeóryios Tsákonas con 8,15 davanti a un risorto, pur battuto, Loúis Tsátoumas (8,08). Altro nome di punta è l'astista Filippidis (5,60 per il titolo). In campo femminile, 14,29 della triplista Níki Panétta.

In Bulgaria novità dal lungo con l'8,04 del ventenne Dobrev. La veterana dell'alto Veneva (avversaria della Trost al Moravian Tour) si accontenta di 1,89. Nel prologo dei campionati, 20,59 del pesista Ivanov. Dai campionati serbi di Novi Sad, record nazionale della lunghista Spanovic (6,65) e 20,45 del pesista Kolasinac. Svezia: a Norrköping si scaldano le ali per l'Europeo in casa: Michel Torneus confeziona un bell'8,15 nel lungo, Emma Green-Tregaro valica l'1,94 e la stupefacente Ekelund (16 anni) si migliora ancora sui 200 in 23"15. La primatista mondiale junior dell'asta Angelica Bengtsson vince il titolo con 4,35.

L'Ucraina e gli altri

A Sumy 4.622 punti nel pentathlon per Alina Fyodorova, miglioratasi in cuattro gare su cinque. Progressi per il pesista Dmytro Savytskyy (20,27). La miler Anzhelika Shevchenko ha gareggiato sugli 800, vinti in 2'03"68. Repubblica Ceca: vanno forte la sprinter Katerina Cechova (7"24, primato nazionale), l'astista Kudlicka (5,77) e il lanciatore Stasek, che straripa col primato europeo stagionale di 20,73. Belgio: doppia volata di Sara Aerts (8"01 sui 60 ostacoli, 7"41 sui 60 piani), mentre i gemelli Borlée non hanno onorato al meglio i campionati. Jonathan al apsso sui 60, Kevin a riposo (ha rinunciato ai Millrose Games). Restano, per la prossima settimana, i campionati nazionali in Germania, Austria, Ungheria, Danimarca e Slovacchia.

Meetings: Birmingham

Nel Grand Prix inglese quattro mondiali stagionali e una sensazionale Murielle Ahoure, che scalfisce di un centesimo il fresco primato africano chiudendo in 6"99 i 60 piani, surclassando la due volte olimpionica dei 100 Shelly-Ann Fraser-Pryce, che all'esordio assoluto indoor segna 7"09 (stesso tempo della Pierre, terza). Nuovamente battuta la Jeter, quarta in 7"18. Gemma di Mo Farah (7'42"00 sui 3000), e gran 1500 di Genzebe Dibaba (4'00"83). Ancora: 50"88 di Natasha Hastings sui 400 metri. Negli ostacoli 7"51 del potente statunitense Osaghae. Dmitrik, che ha disertato i campionati russi perché preselezionato per gli Europei, ha vinto l'alto con 2,33.

Millrose Games

Il vecchio Darvis Patton, una volta buon duecentista convertitosi alla sprint breve per ragioni tendinee, ha fatto il vuoto All'Armory Track di New York, e segnato il mondiale stagionale dei 60 piani in 6"50, a 35 anni suonati. Grandi le gare di mezzofondo, come da aspettative. Per Bernard Lagat il primato USA sulle due miglia in 8'09"49, per la 16enne Mary Cain uno strepitoso primato nazionale junior sul miglio in 4'28"25 (vince la canaadese Reid in 4'27"02), per Lopez Lomong, atleta-simbolo negli USA, la vittoria nel classico Wanamaker Mile in 3'51"21 su Centrowitz (3'51"34).

Il tanto atteso duello sui 600 tra i due Solomon (Duane e il trinidegno Jarrin, subentrato come seconda scelta dei pronostici dopo il forfait di Borlée) si è risolto in favore di Sowinski, che in 1'15"61 ha centratl la quinta prestazione di sempre. Eccellenti risultati anche di Alysia Montano-Johnson sui 600 (1'23"59, secondo tempo di sempre), con la junior Wilson al seguito )1'26"46, nuova miglior prestazione mondiale junior), e di Yvette Lewis, un fulmine sui 60 ostacoli in 7"84. Nell'alto donne, latitante Chaunté Lowe, la vicecampionessa olimpica Barrett ha perso sulla misura di 1,87. Nell'asta vittoria di Jenn Suhr con 4,65.

Ras Al Khaimah

Nella mezza maratona degli Emirati, podi tutti a firma kenyana, grandi risultati e una gara femminile strepitosa, la migliore di sempre sulla distanza, dove si è imposta Lucy Kabuu-Wangui in 1h06'09", seconda prestazione assoluta. con quattro atlete sotto l'ora e sette minuti e altre due sotto l'ora e otto minuti. Battuta di due secondi Priscah Jeptoo (1h06'11", terza di sempre), terza Rita Jeptoo (1h06'27", quinta di sempre), poi la migliore delle etiopi (Meseret Hailu in 1h06'56", record nazionale) e ancora Kenya con Florence Kiplagat (1h07'13") e Helah Kiprop (1h07'39"). Gara con partenza in linea col record del mondo, poi svanito con l'aumentare del chilometraggio. Nella gara maschile ben cinque atleti hanno corso sotto l'ora: Geoffrey Mutai ha perso di stretto margine in 58'58" contro Geoffrey Kipsang (58'54") e Stanley Biwott (58'56"). Ai piedi del podio l'etiope Feyisa Lilesa (59'25") e Stephen Kosgei Kibet (59'59"). Solo undicesimo Emmanuel Mutai in 1h01'32".

Cross, Trials in Kenya

A Nairobi vince tale Philemon Rono, un atleta di 22 anni che abitualmente gareggia in europa, lasciandosi alle spalle Timothy Kiptoo e Geoffrey Kirui. Sorpresa ancor più grande nella gara femminile, dove si è imposta Margaret Wangare su Irene Cheptai e Janet Kisa, che hanno escluso dalle prime tre piazze l'ex-iridata di cross Emily Chebet, quarta. Ai campionati nazionali ugandesi successi di Moses Kipsiro e Viola Chemos.

Previews: Stoccolma

In arrivo un altro fine settimana di fuoco: oltre ai campionati tedeschi del weekend, i sette giorni a venire prospettano l'XL-Galan di Stoccolma, con in pista Caleb Ndiku, Galen Rupp, Pavel Maslak, Mohamed Aman, e ancora Kaki, Genzebe Dibaba, l'altra etiope Kalkidan Gezahegne, e la neo-svedese Aregawi. Su strada, la mezza maratona di New Orleans (con Mo Farah e Meseret Defar) e maratone importanti in Spagna (Siviglia) e in Giappone, soprattutto Tokyo, che ha in Dennis Kimetto, Eric Ndiema, James Kwambai, Dino Sefir e i due Kipyego (Bernard e Michael) un cast maschile d'eccellenza. Non è da meno quello femminile, che conta sulle presenza di Bezunesh Bekele, Irina Mikitenko, Aberu Kebede, Olena Shurhno e Atsede Habtamu.



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