Mondo, campioni in erba con il turbo

16 Giugno 2014

Bromell, la Efraimson, e una nidiata USA under 18 che non finisce più. Ragazzi del futuro con clamorosi risultati nel presente.

NCAA, Bromell domina il vento

L'edizione 2014 dei campionati universitari USA passerà alla storia dell'atletica mondiale per la firma messa dal 18enne Trayvon Bromell sul record mondiale junior dei 100 metri. Col 9.97 ottenuto in finale, il giovane americano è diventato lo sprinter numero 93 a scendere sotto i 10 netti in condizioni di vento legale. In batteria, solo la sfortuna gli aveva impedito un risultato ancora più clamoroso, correndo in 9.92 con 2,2 metri di vento alle spalle. Già a 10.01 a inizio stagione (tuttora in corso di omologazione come primato mondiale junior eguagliato), ha approfittato della giusta brezza (1,8) per migliorare il primato detenuto da Darrel Brown, e poi eguagliato statisticamente, ma non ufficialmente, dai vari Jeff Demps e Yoshihide Kiryu.

Tanti i motivi delle gare dell'Hayward Field di Eugene: tra questi, nota per il doppio oro del velocista Dedric Dukes, uomo di Florida (19.91 ventoso e trionfo con la 4x100), che ha colto anche l'argento con la 4x400, il solito grande campionato disputatio dal kenyano Lawi Lalang, che venerdì ha vinto di un soffio i 5000 contro il connazionale Cheserek (già vincitore dei 10000), e sabato è capitolato nei 1500 di fronte al campione uscente Mac Fleet per soli 4 centesimi, non portando a termine la rimonta iniziata in rettilineo. Doppio titolo anche per Marquis Dendy nel lungo e nel triplo (8,00 e 17,05 ventoso).

White power

Praticamente sempre sul podio Jenna Prandini, stella della velocità dell'Oregon: di lei ci occupiamo perché è tra le rare mosche bianche della velocità a stelle e strisce. Mercoledì ha iniziato vincendo il lungo con 6,55 e eguagliando il personale dei 100 nelle batterie (11.11). Giovedì le è andata di lusso, solo la semifinale dei 200 in 22.98. Venerdì un terzo posto sui 100 più o meno nelle attese, e sabato la bellissima finale dei 200, dove è stata battuta per sette millesimi da Kamaria Brown (entrambe a 22.63), con la terza a 22.64 e la quarta a 22.68. Carriera iniziata nella ricca pulcinaia High School di Clovis, ora ha 21 anni e un personal best di 22.60, che non è cosa da poco se considerato che l'ha ottenuto su una pista così così e con un metro e mezzo di vento in faccia sul rettilineo.

Very little

Tra i motivi strettamente tecnici, le gare più interessanti dei campionati sono state quelle degli ostacoli alti: vento nella norma per gli eccellenti risultati di Devon Allen (13.16), Aleec Harris (13.18) e Wayne Davis (13.26), e vento oltre il consentito nei 100hs (2,8) per gli altrettanto interessanti crono di Sharika Nelvis (12.52), Jasmin Stowers (12.54) e Bridgette Owens (12.62). Sorprese: la sconfitta del discobolo australiano Wruck.

Novità: il titolo dei 400hs donne all'occhialuta Shamier Little, una junior del 1995, piccola di nome e di fatto, che ha migliorato due volte il mondiale stagionale di categoria (55.58 e 55.07), e che da allieva aveva già disputato il mondiale juniores di Barcellona. Occhio al tempo di 55.07, la quinta prestazione all-time tra le under 20. Alla sua età, andavano meno forti Jana Pittman e Kaliese Spencer. Finale con la festa maschile per i ragazzi dell'Oregon (su Florida e Texas A&M) e per le girls di Texas A&M (su Texas e ancora Oregon).

Scia sempre più verde

Bromell, col suo record mondiale, è un pretesto per parlicchiare di giovani e giovanissimi. Ce ne sono a bizzeffe sull'affaccio dell'atletica che conta, alcuni con "numeri" straordinari da offrire, intendendo nei "numeri" le capacità. In USA, per esempio, nella scia di Mary Cain è già sulla bocca di tutti Alexa Efraimson, di un anno più giovane della Cain, che ha esordito splendidamente in Diamond League sabato scorso sui 1500 in 4:07.05. Bronzo l'estate scorsa a Donetsk dietro alla Seyaum (quella che ora corre in 4 minuti e meno), ha fatto grandi progressi in inverno ed è una stellina con poco da invidiare alla stessa Cain. Non c'è solo la solita Africa quando da correre, in giovanissime età, c'è più di un chilometro. Tornando alla velocità, segnatevi il nome di Darryl Haraway, altro '97, 10.20 48 ore fa nel New Balance allievi di Greensboro.

Non ho l'età

Ancora più giovani? Ecco ragazze capaci di stupire. Kaylin Whitney ha 16 anni e due mesi. Una settimana fa ha preso 5 metri da Veronica Campbell-Brown su quel magnifico prato con la pista in mezzo che è il velocissimo impianto di Clermont. Tutto sommato pochi i metri presi dalla giamaicana, da far sobbalzare sulla sedia, invece, il tempo della Whitney: 22.80, con vento bastardo a 2,1. Arruolata all'Icahn Stadium per il 100 giovanile di contorno alle gare di Diamond League, ha confermato la bontà del crono della Florida in 11.27. Un'altra? Candace Hill, vicina ai 23 secondi nei 200 (23.14), e nata nel febbraio del 1999! Infine, il pezzo forte, 56.91 sui 400 ostacoli (quelli senior), per Sydney McLaughlin, la cui data di nascita è un incredibile 7 agosto 1999. A 14 anni, affibbia un minimo due secondi a ragazze più grandi di due anni (le più competitive, ovvio). Non si tratta di una prodezza isolata: nel fine settimana la ragazzina si è migliorata ancora, scendendo a 56.89.

Euromix, riecco Farah e Sdiri

Il campione olimpico britannico Mo Farah ha gareggiato al Portland Track Festival assicurandosi l'ultima gara in programma, i 5000 maschili, in 13:23.42 con un ultimo giro da 53 secondi. Ai Giochi del Commonwealth di Glasgow, una nuova edizione della doppietta 5000-10000 che già gli è riuscita a Londra 2012 e Mosca 2013.

Il corso Salim Sdiri, a 35 anni e mezzo, torna a volare nuovamente sulla fortunata pedana di Pierre-Bénite dove anni fa realizzò il record francese con 8,42. La prodezza nuova di zecca è di 8,35. La gara ha riesumato un altro lunghista francese un po' scaso di misure negli ultimi tempi, Gomis, approdato a 8,19.

Vola anche Mekhissi-Benhabbad, 8:07.45
 
Sempre francesi in vetrina: due volte argento olimpico e altrettante di bronzo ai mondiali, Mahiedine Mekhissi-Benhabbad ha realizzato a Sotteville la miglior prestazione europea stagionale dei 3000 siepi in 8:07.45. Nello stesso meeting, in una preziosa gara di 110hs vinta dal cinese Xie Wenjun 13.29 di un centesimo su Bascou (13.30), è andato molto forte il campione europeo junior Wilhelm Belocian (13.54, record nazionale con gli ostacoli senior). Ancora dall'Eurozona, 1:43.98 del cubano Yeimer Lopez in Svezia (altra corsa in solitaria dopo l'1:44.01 di un mese fa a Oslo), e il nome seminuovo, ma una novità ad alto livello, del tedesco Timo Benitz, miglioratosi sui 1500 di 5 secondi in un colpo a Dessau in 3:34.94.

Ndure, il record non dura

Il primato nazionale di 9.95 ottenuto dal norvegese a Florø pochi giorni fa non è stato omologato dalla federazione norvegese perché l'anemometro non era posizionato correttamente, cosa che invece non è risultata per le batterie e le altre gare di velocità del meeting. Il record nazionale di Ndure torna perciò a essere il 9.99 ottenuto a Losanna nel 2011.  

Tedesche K.O.

Fuori fino a fine anno Silke Spiegelburg, numero uno nazionale del salto con l'asta, per una frattura dell'osso scafoide. Torna ai box anche la pesista Denise Hinrichs, appena tornata dopo lunghe tribolazioni fisiche, nuovamente infortunata. Sarà nuovamente operata al ginocchio sinistro. Niente traumi fisici ma in crisi di risultati la campionessa olimpica e mondiale di lancio del martello, la russa Tatyana Lysenko, che ha deciso di salutare anzitempo il 2014 e tornerà per giocarsi ancora le Olimpiadi.

Previews

Ostrava offre un piatto ricchissimo tra 24 ore, nonostante l'assenza di Usain Bolt. Ci sono Merritt (instancabile) e Lavillenie, e un programma con tre tentativo di primato del mondo su distanze non olimpiche: i 1000 metri (ci proverà Aman), i 2000 (Genzebe Dibaba) e i 20000 (Florence Kiplagat). I limiti da abbattere sono l'2:11.96 di Noah Ngeny, il 5:25.36 di Sonia O'Sullivan e l'1:05:26.6 di Tegla Loroupe. Interessante e più "fattibile" la prova della Kiplagat, che potrebbe rincorrere, nella stessa gara, anche il record dell'ora (18,517 km di Dire Tune). Sempre in Repubblica Ceca, nel weekend è previsto il rientro del vincitore della maratona di Chicago Dennis Kimetto, impegnato nella mezza maratona di Olomouc. Al via anche Wilson Kipsang, primatista mondiale di maratona.

Marco Buccellato

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