Mondo: botta e risposta sotto il tetto

01 Febbraio 2021

Lavillenie apre e chiude il favoloso weekend del salto con l'asta. In USA ancora grandi risultati a Fayetteville. Maratona-donne da record a Osaka. Il ritorno di Kamworor nel cross.
di Marco Buccellato

Tre giorni di grandi salti con tre protagonisti a eguagliarsi e superarsi a migliaia di chilometri. Renaud Lavillenie è tornato definitivamente al top della condizione con la grande gara di Tourcoing, superando se stesso, chi ne aveva momentaneamente pareggiato le acrobazie e chi l'aveva superate. Una gran sferzata di qualità e agonismo alla fine del primo mese del 2021, nel miglior fine settimana d'inizio stagione.

UN TRANQUILLO WEEKEND DA PAURA - Ha iniziato il francese, nel World Indoor Tour di Karlsruhe, con il 5,95 che migliorava l'esordio da 5,92 a Bordeaux. Poco più di ventiquattr'ore, e dal Texas la world lead del francese è stata agganciata dall'ennesimo exploit del giovane statunitense K.C. Lightfoot, anche lui a 5,95 per migliorare anchora il primato universitario americano e tentare invano i sei metri. Domenica ora di pranzo, Düsseldorf ospita per il secondo anno di fila il debutto stagionale di Armand Duplantis, che corregge il primato del meeting (suo da un anno con 6,00), portandolo a 6,01. Poche ore, per Lavillenie, che si supera ancora e centra la gara perfetta nel "Perche En Or" di Tourcoing e sale senza alcun errore fino a 6,02. Il francese non saliva oltre i sei metri da quasi cinque anni: una delle migliori gare della carriera e il segnale che il suo talento continua a sorprendere e non ha età. Sia per lo svedese che per il transalpino anche un tentativo a testa, poco significativo, al record del mondo. A 6,19 per Duplantis, a 6,20 per Lavillenie. 

SORPRESA BLECH - Nella gara di Düsseldorf tanta altra qualità, oltre all'ottimo esordio dello svedese primatista mondiale. Ha stupito soprattutto il tedesco Torben Blech, miglioratosi più volte fino al personale "overall" di 5,86 (terzo il bi-campione mondiale Kendricks con 5,81), ma la classifica ha registrato anche il record nazionale dell'olandese Vloom (5,81). Nel resto del programma, vittoria con brivido per l'iridata e oro europeo di salto in lungo Malaika Mihambo (6,74), pareggiata in extremis dalla svedese Sagnia, sconfitta solo per il secondo miglior salto, inferiore a quello della tedesca di sette centimetri. Sprint con Dina Asher-Smith ancora in copertina dopo l'esordio di Karlsruhe: 7.12 per la britannica pluridorata d'Europa, e personal best (7.16) per la sempre più competitiva svizzera Alja Del Ponte. Al maschile, seconda prestazione mondiale stagionale (6.54) per il primatista ivoriano Cissé.

ATL ANCORA LUSSUOSA - La seconda tappa dell'American Track League a Fayetteville portava in dote il fresco primato mondiale al coperto di Ryan Crouser. Il campione olimpico di getto del peso non ha concesso il bis, ma ancora una volta ha dimostrato che nessuno, nella storia della specialità, può vantare una simile casistica oltre i ventidue metri. Con il miglior lancio di 22,66 (un altro a 22,65, un altro ancora a 22,43 e due di 22,19 e 22,26) ha realizzato la terza miglior misura di sempre indoor, pareggiando il precedente limite del connazionale Randy Barnes, superato con 22,82 una settimana prima. Peccato per il primo lancio "solo" a 21,40, che gli ha impedito di impreziosire una serie tutta oltre i 22 metri.

Ci sono riusciti, nella storia, soltanto lui a Des Moines a fine agosto e, nel lontano 1987, L'azzurro Alessandro Andrei con la straordinaria serie del meeting di Viareggio, tre record mondiali e altri tre lanci oltre la misura dell'eccellenza assoluta. 

HOPPEL SU DI GIRI - Il meeting di Fayetteville ha però portato ben quattro migliori prestazioni mondiali stagionali: sugli 800 metri con il numero due statunitense Bryce Hoppel con un eccellente 1:44.87, sesta prestazione mondiale all-time vicinissima al primato nazionale di Donavan Brazier (non partito nel previsto impegno sui 600), e tra le donne con un tris d'eccellenza composto da Sandi Morris (4,81 nell'asta a migliorare il fresco 4,80 della russa campionessa mondiale Sidorova), Shaunae Miller-Uibo sui 200 in 22.40 (primato delle Bahamas e nona prestazione di sempre) e con Heather MacLean nel miglio in 4:27.54. Domenica terza tappa, la domenica successiva la conclusione del circuito, con Crouser ancora in pedana nella tappa finale.

PANORAMA USA - Altra ottima uscita a Lubbock del quartemiler Bryce Deadmon, progredito ancora sui 400 fino a 45.29 (seconda prestazione mondiale 2021). I 400 metri hanno ripresentato anche il 21enne Elija Godwin, 45.56 a Fayetteville nel Razorback Invitational, un meeting con altre cose degne di nota come il 6.56 di Micah Williams sui 60 e, nella gara donne, la sorprendente sconfitta di Twanisha Terry (7.24) patìta dalla giamaicana non ancora 21enne Kemba Nelson, al primo impegno indoor della carriera. Salti: con 8,18 il lunghista Isaac Grimes ha eguagliato il miglior score dell'anno nella sabbia del cubano Echevarria a Karlsruhe. Nell'alto, 2,28 del polivalente Juvaughn Harrison (che salta 8,20 nel lungo) in Louisiana. Talenti infiniti: a pochi giorni dal mondiale U20 in coabitazione nella staffetta 4x800, la 15enne Sophia Gorriaran ha corso i 600 metri in 1:27.02, miglior tempo mondiale all-time per la sua età.

WALSH PERDE ANCORA - Sempre per mano di Jacko Gill, stavolta nel Cooks Classic di Wanganui. Solo 20,78 per il tre volte iridato tra indoor e outdoor Tom Walsh, 21,11 per l'ex-ragazzo prodigio anche lui tre volte campione del mondo, due volte nell'allora categoria junior, una in quella allievi. Nella vicina Australia, ancora Nina Kennedy a volteggiare (4,70), e a inizio settimana l'ottimo 10000 metri di Rose Davies, laureatasi campionessa nazionale a Melbourne in 31:39.97, record australiano Under 23. 

ICHIYAMA RECORD - La 42 km di Osaka, solo donne e solo runner d'élite, è stata vinta in 2h21:11 dalla giapponese Mao Ichiyama, al secondo successo di fila in maratona dopo l'exploit ottenuto a Nagoya nel 2020 in 2h20:29. Solo in dicembre si è laureata campionessa nazionale sui 10000 metri in 31:11.56. La prestazione di ieri è  il nuovo record della corsa, detenuto da diciotto anni da una grande della maratona nipponica, Mizuki Noguchi (2h21:18), che fu olimpionica nel 2004 ad Atene. Ottime prestazioni anche per le piazzata Honami Maeda (2h23:30), Yukari Abe (2h24:41), Mao Uesugi (2h24:52) e l'esordiente Ayumi Hagiwara (2h26:15), tutte al personale.

CROSS, TORNA KAMWOROR - Al rientro dopo l'incidente d'auto del 2020, il cinque volte campione del mondo Geoffrey Kamworor (due volte nel cross e tre nella mezza maratona) ha vinto per l'ottava volta il titolo keniano ai Police Cross Country Championships di Nairobi. Nobile classifica anche al femminile, con l'iridata delle siepi Helen Kiyeng sconfitta da Sheila Chelangat, ma davanti a un'altra primadonna del mezzofondo come Margaret Chelimo. Altra gara nazionale, i Defence Forces Cross Country Championship sempre a Nairobi, e altri big in evidenza: vincono il primatista mondiale di mezza maratona Kibiwott Kandie e l'iridata dei 5000 Hellen Obiri

SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Twitter @atleticaitalia | Facebook www.facebook.com/fidal.it



Condividi con
Seguici su:

Pagine correlate