Mondo: Zango, rimbalzi da record

03 Febbraio 2020

Il triplista del Burkina Faso Zango migliora ancora il primato d'Africa con 17,77. Mezza maratona da record in Giappone, salti in primo piano in Australia e Sud Africa.
di Marco Buccellato

Come un anno fa, proprio a Parigi, Fabrice Zango Hugues merita la copertina del report estero con l'ennesimo record africano di salto triplo. Stavolta, la cifra è la quarta di sempre al coperto, con il miglior salto nelle ultime otto stagioni. Zango, bronzo mondiale a Doha, aveva iniziato esattamente un anno fa la scalata ai vertici della specialità, con il record africano sulla pedana di Parigi (17,58), che migliorava di oltre 20 centimetri anche quello outdoor. Nel corso della stagione estiva 2019, quattro record nazionali seguiti da ben tre primati africani (due nella finale di Doha), hanno sancito l'ingresso tra i big del salto triplo per lo specialista di stanza in Francia. Anche stavolta, la prestazione da primato indoor supera quella all'aperto, il 17,66 che gli è valso l'esordio su un podio mondiale, nella massima rassegna iridata. Parigi ha portato fortuna anche a Andy Pozzi, risorto con il miglior crono dell'anno sui 60hs, 7.52 a eguagliare l'ostacolista USA Trey Cunningham (48 ore prima a Lubbock). 

Il balzo di Zango, assieme alla straordinaria replica di Mariya Lasitskene a Mosca (2,04), dopo il nuovo primato mondiale U20 dell'ucraina Mahuchick a Karlsrure, mette le ali al settore salti, dove si sono registrati altri risultati di valore a tutte le latitudini. Nei campionati sudamericani indoor di Cochabamba, altro over-17 nel triplo firmato dal brasiliano Alexsandro Melo (17,10). Nell'asta, subito 5,80 per il rientrante australiano Kurtis Marschall. Infine, 8,20 con vento legale per il lunghista sudafricano Cheswell Johnson a Johannesburg, a eguagliare la world lead all'aperto di un altro australiano, Darcy Roper, stabilita il 25 gennaio a Canberra. Altri lunghi: 8,07 del campione europeo Tentoglou a Bochum, che ha battuto lo svedese leader mondiale stagionale Montler (8,02). Dall'alto, 2,30 del britannico Gale a Trinec e altro 2,30 dello statunitense Sears, ancora a Lubbock, dove Vashti Cunningham ha aperto l'anno nuovo con 1,96, e il buon 2,28 per il record nazionale portoghese di Paulo Conceicao in Lussemburgo.

MUIR? NO, REEKIE! - La clamorosa prestazione sugli 800 metri della britannica Jemma Reekie nell'impianto di Glasgow è una delle punte di inizio stagione. Miglior crono indoor degli ultimi 14 anni, l'1:57.91 della campionessa europea U23 migliora il decennale record UK di Jenny Meadows (1:58.43), a sua volta avvicinato di un solo centesimo dalla seconda classificata di Glasgow, la scozzese Laura Muir, che ha nel mirino il record mondiale indoor dei 1000 metri di 2:30.94 di Maria Mutola. Tenterà l'impresa proprio a Glasgow tra due settimane, nella quinta tappa del World Athletics Indoor Tour. Negli ultimi due giorni altre migliori prestazioni mondiali nel mezzofondo: sugli 800 uomini del tedesco Marc Reuther (1:45.39 a Erfurt), 3:37.21 sui 1500 metri del miler USA Josh Thompson nell'impianto di Allston, area Sud di Boston, dove ha firmato il miglior tempo dell'anno anche Emily Lipari sui 5000 (15:07.44). 

VETTE STAGIONALI - Ben 4.602 punti della primatista mondiale U20 di pentathlon Alina Shukh a Sumy. La sua world lead ha vita breve, fino ai campionati belgi di prove multiple, dove Noor Vidts totalizza 4.629 punti. Miglior punteggio dell'anno anche per l'estone Johannes Erm, 6.116 a Fayetteville, dove il lunghista Gray sfiora la vetta di un centimetro (8,09 rispetto all'8,10 di Montler), e il nigeriano Ekevwo vince i 60 in 6.53, togliendo a Luca Lai la seconda prestazione dell'anno. Ancora migliori prestazioni mondiali 2020: 20.49 sui 200 di Micaiah Harris a Fayetteville, 45.44 sui 400 metri della rivelazione U20 Randolph Ross a Lubbock, dove si sono registrati anche il miglior 600 donne con Kayla Johnson (1:27.44) e le ulteriori world lead di Anavia Battle sui 200 (22.86) e del quartetto uomini di Texas A & M (3:02.77) nella staffetta del miglio. Niente vetta, per i 307 metri di sviluppo della pista, per Shelby Houlihan, prima sul miglio a Seattle in 4:23.68. Due rientri importanti: proprio a Seattle è tornato Evan Jager, che ha vinto il miglio in 3:56.50, e di Allyson Felix a Ann Arbor: la plurimedagliata USA scalda il motore prima dei Millrose Games di New York: comodo 7.45 in batteria sui 60 metri e vittoria in finale in 7.35. 

LANCI - Di ritorno in pedana, subito 21,13 per Konrad Bukowiecki a Valencia, dove ha esordito, nel lungo, la campionessa del mondo di salto triplo Yulimar Rojas (6,59, personale e record nazionale indoor). Identico 21,13 a Belgrado per il serbo Armin Sinancevic, che ha migliorato ancora il record nazionale firmato per due volte (21,01 e 21,06), recentemente, da Kolasinac, stavolta battuto con 19,96. Oltre i 21 metri, per la prima volta, anche il norvegese Thomsen, per il record nazionale di 21,01 a Rud. Altro record, ancora in quota Portogallo, per la pesista Auriol Dongmo, stavolta di livello internazionale (18,31), nel meeting di getto del peso di Rochlitz, in Germania, la pedana casalinga del più volte campione del mondo David Storl.

MARUGAME, QUANTI PRIMATI - Nella mezza giapponese, ben cinque primati nazionali, con il valore aggiunto del crono dall'australiano Brett Robinson (59:57), sesta prestazione di sempre per un atleta caucasico e la decima di un non africano (nella lista dei primi dieci, tuttavia, ben tre hanno origini africane). Primati nazionali sono stati stabiliti anche dal giapponese Ogura (secondo in 1h00:00), e tra le donne dalla vincitrice namibiana bronzo mondiale di maratona Johannes (1h08:10), dalla coreana Kyun Sun Choi (1h08:35) e dalla canadese Andrea Seccafien, che in 1h09:38 ha tolto tre secondi al freschissimo primato nazionale di Natasha Wodak, stabilito a Houston 15 giorni fa. Da notare la prestazione dello scozzese vincitore uscente Hawkins, terzo in 1h01:00 (a un secondo dal personale). Sempre in Giappone, la 42 km di Oita, vinta in 2h08:01 dal marocchino Sahili, al primo successo di maratona in tre anni e reduce dall'ottavo posto conquistato al mondiale di Doha. 

PANORAMA RICCO - Altre mezze maratone: nella spagnola Granollers, vittoria del favorito sudafricano Stephen Mokoka in 1h01:28. Nei campionati nazionali etiopi, successi di Tamirat Tola e Yalemzerf Yehualaw (crono non ancora comunicati), per precedere specialisti di primo piano internazionale quali Leul Gebreselassie e Amedework Walelegn nella gara maschile e Berhane Diaba e Ababel Yeshaneh in quella femminile. Nel cross, doppio Kenia in Portogallo (Albufeira) con successi di Davis Kiplangat (quarto sui 3000 a Karlsruhe meno di 48 ore prima) e Lydia Lagat.  

PREVIEWS - Allyson Felix, come detto, ai Millrose Games, dove l'edizione 2020 si annuncia come la migliore da quando il meeting, dalla classica sede del Madison Square Garden, ha trovato casa nell'impianto dell'Armory Track otto anin fa. Tanti big e sfid edi primo piano: Wilson-Muir sugli 800, Harrison-Ali e Holloway-McLeod sui 60hs, e soprattutto Kovacs-Crouser nel peso, con ancora negli occhi la più grande gara di peso di sempre, la finale di Doha. In pista anche Klosterhalfen (miglio), Benjamin (300) e il ritorno di Ronnie Baker sui 60 metri. 

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