Mondo, Ukhov sensazionale 2,41

16 Gennaio 2014

L'olimpionico di Londra vola al record russo a Chelyabinsk. Mondiale stagionale anche per la Kuchina, per la prima volta a 2,00

Nel pomeriggio di oggi un risultato straordinario ottenuto dal campione olimpico di salto in alto Ivan Ukhov ha lasciato il segno nella stagione indoor appena iniziata. Come anticipato nell'ultima rubrica dedicata all'atletica internazionale, il calendario proponeva alle pendici degli Urali il "Memorial Yuri Lukashevich e Vyacheslav Seredkin" a Chelyabinsk, un meeting di soli salti in elevazione con in pedana alcuni dei migliori atleti russi. Già autore di 2,38 la scorsa settimana nella Governor Cup di Novocheboksarsk, Ukhov ha stabilito il record nazionale russo alla quota di 2,41, a 2 cm dal primato mondiale indoor, la stessa misura che lo scorso anno fece salire alla ribalta mondiale il fenomenale ucraino Bohdan Bondarenko, medaglia d'oro a Mosca, che in questi giorni è ospite della Scuola Nazionale di Atletica Leggera “Bruno Zauli” di Formia (LT), per un periodo di preparazione ai Mondiali indoor di Sopot (Polonia, 7-9 marzo).

Ukhov è entrato in gara a 2,15, poi ha superato, sempre con un solo tentativo, i 2,23 e i 2,32, misura che gli ha consentito di vincere sul precedente campione olimpico di Pechino 2008, Andrey Silnov (2,29), e su Yevgeniy Korshunov, secondo pari merito col personale di 2,29.

Quarto il campione europeo di Barcellona 2010 Aleksandr Shustov (2,26). Rimasto solo, Ukhov ha superato ancora al primo tentativo i 2,36 e ha poi tentato nuovamente l'assalto al record nazionale, fallito a Novocheboksarsk.

Stavolta l'impresa gli è riuscita alla terza prova, stabilendo la miglior prestazione mondiale del 2014, il primato russo indoor, già detenuto da lui con 2,40 (Atene, 25 febbraio 2009), e la terza prestazione assoluta all-time al coperto, inferiore solo al record mondiale di Javier Sotomayor (2,43 ottenuto a Budapest nel 1989) e al 2.42 del tedesco Carlo Thränhardt (Berlino 1988). Con 2,41, Ukhov pareggia la misura ottenuta anche dallo svedese Patrik Sjöberg (Atene 1987). In soldoni, si tratta del miglior salto mondiale al coperto del nuovo secolo, e la miglior misura raggiunta a livello indoor negli ultimi 27 anni.

Su questa quota, nella storia della specialità, oltre ai già citati Sotomayor, Thränhardt e Sjöberg, c'è da aggiugere soltanto l'ex-primatista del mondo Igor Paklin (2,41 outdoor a Kobe nel 1985) e appunto Bondarenko, che la scorsa stagione superò la misura sia a Losanna che ai Mondiali di Mosca.

C'è di più: l'esordio di Mariya Kuchina, tradizionale avversaria di Alessia Trost nelle categorie giovanili, ha dato ulteriore smalto alla riunione di Chelyabinsk. In pedana, la giovane russa che solo due giorni fa ha compiuto i 21 anni, ha superato per la prima volta nella carriera i 2,00, la misura che si era posta come obiettivo tecnico per il periodo invernale. La progressione è stata pari a quella di Ukhov, tutti salti riusciti al primo tentativo (1,75, 1,80, 1,86, 1,89, 1,91 e 1,95) e i 2,00 superati alla terza prova.

Si tratta anche in questo caso della miglior prestazione mondiale dell'anno, che migliora l'1,96 ottenuto da Alessia Trost a Padova domenica scorsa, e del primo "over due metri" della stagione. La Kuchina, oro agli Europei junior di Tallinn 2009 e alle Olimpiadi Giovanili di Singapore nel 2010, ma anche argento ai Mondiali allievi di Bressanone dello stesso anno, dietro l'azzurra Trost (che l'ha battuta anche alle Gymnasiadi di Doha nello stesso anno), è la quarantaduesima atleta (la quindicesima di nazionalità russa) a superare i due metri in competizione indoor. L'ultima in ordine cronologico, prima della Kuchina, era stata Alessia Trost poco meno di un anno fa, il 29 gennaio a Trinec nella Repubblica Ceca.

Marco Buccellato

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