Mondo: USA-World 5 a 1

03 Maggio 2016

I migliori risultati del weekend USA: in primo piano USA vs The World, Kirani James, Omar McLeod e Bernard Lagat

di Marco Buccellato

Buon risultato delle staffette USA alle Penn Relays di Philadelphia, 5 a 1 contro il resto del pianeta. L'esito delle prove ha valore assai relativo e vale per ciò che è, una manifestazione con un terzo dei teams accreditabili per Rio e con pochi titolari. In ogni caso, gli americani hanno migliorato il 4 a 2 dell'anno scorso, perdendo però la 4x100 maschile con Rodgers, Gatlin, Gay e Young (quasi il quartetto migliore) per colpa di un cambio disastroso tra gli ultimi due. Hanno vinto i giamaicani in un modesto 38"70 senza big (Hamilton, Forte, Dwyer e Bailey). Tre quarti della stessa formazione USA sconfitta nella 4x100 ha però vinto la 4x200 in 1'20"94, con Spearmon al posto di Gay. Gli altri successi: 3'02"32 nella 4x400 uomini (senza i migliori), 42"61 nella 4x100 donne (con la 37enne Jeter in ultima frazione,  giamaicane con Thompson e Fraser-Pryce seconde in 42"90), 1'31"17 nella 4x200 e 3'26"83 nella 4x400 con una Sanya Richards-Ross poco brillante in ultima frazione, con vittoria già in cassaforte dopo il primo cambio ancora sulle giamaicane, vincitrici nella scorsa edizione.

James 1 Merritt 0, van Niekerk vola

Il primo faccia a faccia stagionale tra Kirani James e LaShawn Merritt alle Drake Relays di Des Moines si è risolto in favore del primo, autore di un 44"08 sensazionale in considerazione delle cattive condizioni meteo, il secondo miglior risultato mai registrato in aprile dopo il quasi ventennale 43"75 di Michael Johnson e anche record della manifestazione. Merritt (44"22, giù il cappello) ha anche lui registrato il miglior tempo della carriera in questa parte della stagione e si avvia a festeggiare la centesima prestazione sotto i 45" (gliene mancano cinque). Anche l'anno scorso vinse James (44"22, anche allora record del meeting) contro un Merritt meno combattivo (quinto). Il bilancio delle sfide tra i due è ora di 11 a 7 in favore del grenadino. Mentre James e Merritt si scannavano sui 400, il più protagonista di tutti dei 400 di Pechino 2015, Wayde van Niekerk, continuava a tirare i garretti nello sprint puro ai campionati universitari sudafricani, infilando sui 100 un 10"03 in finale dopo un 9"98 troppo ventoso in batteria e un 20"35 sui 200.



McLeod è "Rain Man"

Nonostante il freddo e la pioggia, il giamaicano Omar McLeod, da una settimana il primo ostacolista da "meno-13" capace di scendere anche sotto i 10" sui 100 piani, ha offerto una prestazione superlativa vincendo i 110 hs in 13"08 e da appuntamento alla Diamond League di Shanghai per trovare condizioni migliori e il primo "dodici" in cifra-secondi. Nelle altre gare, 12"56 di Kendra Harrison sui 100hs (battute Rollins, Ali, Stowers), il tentativo di Sandi Morris (4,70) ai 5,04 del mondiale indoor nell'asta, un evento che, nelle condizioni spesso poco favorevoli a Des Moines, gli organizzatori permettono di disputare al coperto, e la sconfitta della 18enne iridata indoor Vashti Cunningham nell'alto (1,85, quarta), vinto con 1,95 da Lavern Spencer di St.Lucia.

Lagat senza età

Alla collezione di Bernard Lagat mancavano i 10000 metri, terreno inesplorato in pista ma saggiato sulle strade di Manchester un anno fa. Il veterano USA ha rimediato vincendo a Palo Alto col record mondiale Master di 27'49"35, primo over-40 della storia a correre la distanza in meno di 28 minuti. Alla ribalta altri ultra-40enni: la quasi 44enne Yamilé Aldama, prima nel triplo a Clermont con 13,74, che a quattro anni dal titolo mondiale indoor vinto di Istanbul non vuole saperne di smettere. Il 40enne Adam Nelson, oro olimpico a Atene, che da quando si è ripreso in video sulla pedana del giardino di casa a lanciare facilmente a 21 metri si è detto "perché no?". Alla prima gara dopo quattro anni le suona con 20,48, sconfitto dal nigeriano Mozia (20,55) ma avendo la meglio su Hoffa (20,07). Infine il più "matusa" di tutti, la leggenda del disco Virgilijus Alekna (44 anni compiuti) che ha vinto i campionati lituani di lanci con 59,53 festeggiando assieme al figlio 15enne Martynas, primo nella cetegoria under 18 con l'attrezzo da un chilo e mezzo.

Il record non vale
 
La nigeriana Oluwatobiloba Amusan, 19enne da una settimana, ha sfruttato le buone condizioni del meeting di El Paso (altura e vento favorevole ma nella norma) per correre i 100hs in 12"83, un crono inferiore al record mondiale under 20 detenuto dalla cubana Aliuska Lopez con 12"84, vecchio di quasi 30 anni.

Il tempo della nigeriana non sarà omologato come primato mondiale under 20 a causa dell'assenza del controllo antidoping, la stessa ragione che non ha permesso l'omologazione del 12"74 della statunitense Dior Hall, quest'anno infortunata, ottenuto un anno fa alle finali NCAA di Eugene. La Amusan, pochi giorni prima e sempre a El Paso, aveva migliorato il vecchio personale di 13"11 portandolo a 13"06.

Appunti americani: Suhr 4,82

Panoramica su altri risultati da tenere a mente: dopo aver rinunciato a vari meeting, la campionessa mondiale indoor e olimpionica di salto con l'asta Jenn Suhr è tornata in pedana a San Marcos portando il mondiale stagionale all'aperto a 4,82. Nel settore corse, 50"78 sui 400 della quartermiler USA Taylor Ellis-Watson a Baton Rouge, 1'44"63 del canadese McBride sugii 800 a Starkville, corposo progresso del velocista antiguano Greene in Georgia con 10"01 sui 100 (vento nullo, aveva 10"25, finalista mondiale junior a Eugene), e poi i lanci: 140 centimetri di progresso per la martellista Berry (75,11) a Memphis, 20,79 per l'ennesimo personal best del giovane Appier nel peso. L'Europa firma in bella calligrafia col medagliato mondiale Milanov, che ha aperto l'annata con un lancio di 66,88, a due centimetri dal primato nazionale belga.

Kenyani di qua e di là

Dopo il record europeo under 23 di Ali Kaya nella mezza maratona arriva un altro limite continentale nella categoria promesse da un esponente dell'atletica turca con nazionalità originaria kenyana: la firma stavolta di Yasemin Can, alias Vivian Jemutai, che ai campionati nazionali dei 10000 metri ha migliorato il limite, detenuto da un'altra turca, portandolo a 31'30"58. Tra i kenyani che sono ancora tali segnaliamo l'ottima gara di 800 metri nelle alture di Nairobi in occasione dei campionati delle forze armate nazionali: 1'43"4 per Nicholas Kiplagat, 1'43"5 per Jonathan Kitlit 1:43.5 e 1'44"5 per Timothy Kitum, con tempi in attesa di conferma.

Coming soon

Non solo la partenza della Diamond League a Doha: fari accesi sul Kingston Invitational di sabato (Fraser-Pryce, Shaunae Miller, e un 100hs da finale olimpica) e sul Seiko Golden Grand Prix di Kawasaki, con Justin Gatlin sui 100 (quest'anno rodaggio lento per infortunio prima di Natale), Bartoletta, Okagbare e Shawn Barber. In calendario fuori pista, la maratona di Praga con una decina di africani da 2h05-2h07 al via oltre al debutto sulla distanza del vincitore della Roma-Ostia Solomon Kirwa Yego, in vetta ai crono stagionali di mezza maratona con 58'44".

SEGUICI SU: Twitter: @atleticaitalia | Facebook: www.facebook.com

 




Condividi con
Seguici su: