Mondo: Talence, corri salta e lancia

19 Settembre 2016

Il Decastar delle prove multiple a Nadine Broersen e Oleksiy Kasyanov. Il keniano Mwangi domina la mezza maratona di Copenhagen in 59:07. Domenica prossima la maratona di Berlino.

di Marco Buccellato

L'ucraino Oleskiy Kasyanov e l'olandese Nadine Broersen hanno vinto il Decastar di Talence, ultimo step del Challenge di prove multiple IAAF. che quest'anno ha spento la quarantesima candelina. Kasyanov è stato sfortunato a Rio, costretto al ritiro, ma è uno specialista di primo piano cui è mancato, in tanti anni di carriera, l'acuto. Vanta quattro medaglie d'argento, due ai mondiali indoor nell'eptathlon, quello europeo di Helsinki nel 2012 e uno agli euroindoor di Torino. Merita l'appellativo di "Silver Man". Si è imposto con 8.077 punti sull'estone Uibo, di formazione statunitense, secondo di un nulla con 8.071 punti, e sulla sorpresa canadese Lepage, terzo con l'incredibile score di 8.027 punti, quasi mille unità di progresso sul precedente personale. Ritirato Kevin Mayer, argento a Rio. Più in linea con la tradizione del meeting francese la classifica femminile, con sette specialiste sopra i seimila punti. Dietro la Broersen (6.377), campionessa del mondo indoor a Sopot nel 2014 e, nello stesso anno, argento agli Europei di Zurigo, la cubana Rodriguez con 6.373 punti, un margine ancor più ridotto che nel decathlon, e la tedesca Rath con 6.310. Nel Challenge, vittorie di stampo tedesco con Kai Kazmirek e Caroline Schafer.

Fari sulla strada

La fine dell'estate coincide con la seconda primavera delle gare su strada: il calendario della classiche-top si apre domenica prossima con la maratona di Berlino.

Il fine settimana ha offerto antipasti prelibati: nella mezza maratona danese di Copenhagen ben sette africani sono scesi sotto l'ora, con record personali spuntati come funghi, capitanati da James Mwangi, primo in 59:07, record della corsa e ventesima prestazione all-time, in una gara dall'avvio in linea con la tabella del record mondiale (27:15 e 41:32 i passaggi-monstre al decimo e quindicesimo chilometro, rispettivamente nono e settimo risultato di sempre). Mwangi ha migliorato il personal best di 59:12 stabilito nell'edizione 2016 della Stramilano.

Muro d'aria

Il vento in faccia agli atleti ha sporcato il ritmo vanificando ogni ambizione di primato. Stephen Kibet (59:28) e il non più verde Albert Kangogo (59:29, oltre due minuti di progresso secco) hanno completato il terzetto dei primi. Vittime illustri, nelle retrovie: Bedan Karoki quinto, Abraham Cheroben undicesimo, Kisorio quattordicesimo, Kitwara sedicesimo, Komon diciottesimo, quasi tutti con una grande maratona da correre nel breve futuro. Primato della gara anche al femminile, con esito incerto fino a cinquecento metri dal traguardo: 1:08:00 per l'etiope Hiwot Gebrekidan, 1:08:04 per Eunice Chumba, ex-kenyana in forza al Bahrain (record nazionale), 1:08:06 per la kenyana Veronicah Wanjiru.

Record in Sud Africa

La maratona più veloce mai corsa sul suolo locale, a Città del Capo, ieri, autore l'etiope Negewo che ha ovviamente polverizzato anche il record della corsa in 2:08:42 sui keniani Emmanuel Tirop (2:08:47) e Barnabas Kiptum (2:09:21).

Altro successo, doppio, firmato Etiopia nella maratona di Pechino, vinta da Mekuant Ayenew in 2:11:09 e da Meseret Mengistu in 2:25:56. Augustine Kiprono Choge, pistard di lungo corso tornato a ottimi livelli nel recente passato, ha esordito nella mezza maratona vincendo a Philadelphia in 1:03:25 in poco favorevoli condizioni di caldo e umido. Altri risultati dal weekend: 59:53 di Cheruiyot Korir nella mezza austriaca di Wachau, 51:59 di Alice Aprot Nawowuna, alla prima uscita dopo aver fatto da pacemaker a Almaz Ayana nel tentativo di record mondiale sui 5000 nella finale Diamond League di Bruxelles.

Previews, Berlin Marathon

Domenica nella maratona dei tanti record del mondo, ultimo, quello in vigore da due anni, quando Denis Kimetto chiuse, primo uomo nella storia, sotto le due ore e tre minuti in 2:02:57. Tra gli iscritti, l'atleta detronizzato da Kimetto, Wilson Kipsang Kiprotich, 2:03:23 sempre a Berlino l'anno precedente, e Kenenisa Bekele, al debutto sul percorso berlinese delle meraviglie. Il runner col tempo di iscrizione più veloce, tuttavia, è Emmanuel Mutai, 2:03:13, secondo dietro il Kimetto formato-record del 2014. Altri cinque africani in gara vantano tempi pari o inferiori alle 2:06. Nella corsa femminile, al solito le etiopi hanno le carte migliori: Aberu Kebede (2:20:30), Amena Beriso (2:20:48 quest'anno a Dubai) e Birhane Dibaba guidano l'elenco delle favorite. Appendice pista: la stagione prosegue a Lima con l'edizione 2016 dei campionati sudamericani under 23.

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