Mondo: Rono, un successo 2.0

23 Ottobre 2017

A Toronto Philemon Rono vince la 42 km più veloce di sempre in Canada. Il ritiro di Ruth Beitia. Prossima fermata: la Frankfurt Marathon

di Marco Buccellato

RONO VITTORIA-BIS CON RECORD - Tanti motivi per gioire, cosa che ha fatto con ampi gesti delle braccia sul traguardo della Scotiabank Waterfront Toronto Marathon. Il bis dopo il successo dello scorso anno (le uniche vittorie della carriera in una maratona), il personal best limato di sedici secondi, il primato della corsa e anche del suolo canadese. Tutto questo giustifica la felicità di Philemon Cherop Rono, autore di una gran gara nella metropoli nordamericana e del nuovo limite ,portato a 2h06:51. A lungo in testa con l'altro keniano Dickson Chumba, Rono ha preso il largo dopo due terzi di gara regolando di due minuti e venti l'avversario (2h09:11). Gara non all'altezza delle aspettative per atleti in possesso di eccellenti primati personali, come gli etiopi Tadesse Tola (2h16:44) e Gebretsadik Abraha (un po' meglio in 2h12:29). Ha rinunciato a correre la mezza maratona Cam Levins, il miglior mezzofondista canadese in circolazione, che puntava al minimo per il campionato mondiale su strada del prossimo marzo a Valencia. Nella maratona femminile primo successo della carriera, dopo una lunga serie di buoni piazzamenti anche in maratone di ottimo livello (Osaka, Xiamen, Parigi) per l'etiope Marta Megra, prima in 2h28:20 sulla connazionale Sutume Asefa (2h29:20). La corsa di Toronto era anche quest'anno valida come campionato nazionale: i titoli sono andati a Trevor Hofbauer in un modesto 2h18:06 e a Leslie Sexton in un poco più brillante, in senso comparativo, 2h35:47.

FRANCIA, KENIA-ETIOPIA 3:1 - In due maratone disputate in Francia tre successi keniani e uno etiope. A Rennes vince la 42 km uomini Josphat Kiprono Letting in 2h09:45, con un concitato arrivo in cui ha prevalso di un secondo sull'etiope Birhanu Teshome Demisie (2h09:46) e di una quindicina di metri sull'altro keniano Evans Kipkogei Ruto (2h09:54). Bei nomi fuori podio: William Yegon (2h10:10), Belay Asefa Bedada (2h10:16) e Bekele Adugna (2h10:41, secondo lo scorso anno a Venezia). Uno-due keniano tra le donne, con Violet Jelagat Yator che ha schiantato il personale di oltre tre minuti in 2h26:49 e Vivian Kiplagat (a sua volta con quattro minuti di progresso in 2h28:24). A Tolosa tris keniano al maschile con successo di Dominic Kangor in 2h11:56 e vittoria donne all'etiope Tesfanesh Merga (2h35:31).

10 KM VELOCI IN NORVEGIA - La 27enne norvegese Karoline Bjerkeli Grøvdal, bronzo nell'Eurocross 2016 a Chia, ha vinto la 10 km di Hole, cittadina di poco più di 5000 anime ricca di valenze culturali in Norvegia e coinvolta nell'attacco terroristico del 2011, in 31:25, primato europeo stagionale che migliora il recente 31:38 della tedesca Alina Reh, personal best sulla distanza e terza prestazione nazionale eguagliata. Non è poco, perché le prime tre appartengono alla leggendaria Ingrid Kristiansen.

Dietro la Grøvdal la svedese Meraf Bahta, oro europeo a Zurigo 2014 sui 5000, che in 31:44 ha migliorato il primato nazionale.

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BEITIA, RITIRO A 38 ANNI - La campionessa olimpica di salto in alto Ruth Beitia ha annunciato il ritiro. Celebratissima dai media come la più grande atleta spagnola di tutti i tempi, la Beitia lascia con un personal best di 2,02 e una collezione di quindici medaglie, su cui spiccano l'oro olimpico di Rio e i tre titoli europei consecutivi all'aperto (Helsinki, Zurigo, Amsterdam). Gli altri podi: bronzo mondiale a Mosca, due argenti e due bronzi ai mondiali indoor, un oro, quattro argenti e un bronzo ai campionati europei indoor. Il suo merito maggiore, aldilà della regolarità nelle prestazioni e dell'impressionante ruolino nelle grandi manifestazioni, è stato il saper cogliere l'attimo in concomitanza della parabola discendente delle avversarie migliori. Fino al 2011, la spagnola aveva conquistato poco. A 33 anni, ha spiccato il volo sapendo restare al vertice in età matura con l'apice di Rio, seppur con la peggior misura (1,97) delle ultime dieci edizioni dei Giochi.

TORONTO ANCHE IN PISTA - Assegnati alla città canadese i campionati del Nord America, Centro America e Caraibi del 2018, evento di formidabile interesse nell'area americana in una stagione priva di campionati mondiali e Olimpiadi. Il Canada selezionerà tutti i migliori, a iniziare da Andre De Grasse, che è tornato ad allenarsi dopo il forfait di Londra 2017 e ha esplcititato il primo obbiettivo della prossima stagione: misurarsi, e superare, il record nazionale dei 100 metri di Donovan Bailey, quel 9.84 che consegnò al canadese l'oro olimpico di Atlanta. Prima dei campionati NACAC, De Grasse sarà una delle stelle dei Giochi del Commonwealth di Gold Coast in aprile.

MARATONE, ECCO FRANCOFORTE - Getu Feleke (2h04:50 di personale) è l'ultimo big iscritto alla Mainova Frankfurt Marathon di domenica prossima. La colonia etiope, con Feleke, rende ancora più importante la partecipazione alla maratona della "Big Äppel", che conta iscritte da tempo Feyse Tadese, Yebrqual Melese, Guteni Shone e Abebech Afework. Proprio al femminile c'è il nome keniano più atteso, la pluri-iridata e olimpionica di Rio Vivian Cheruiyot, alla seconda 42 km della carriera dopo l'esordio di Londra in aprile, quarta in 2h23:50. Tra gli uomini, il vincitore uscente Mark Korir guida un non numeroso plotoncino keniano. Europa ben rappresentata dal primatista tedesco Gabius, dal polacco Szost e dalle tedesche Heinig e Tola, etiope fino a un anno fa e seconda l'anno scorso. I primati della corsa sono difficilmente avvicinabili: 2h03:42 di Wilson Kipsang e 2h21:01 di Meselech Melkamu, presente anche quest'anno al via.

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Ruth Beitia (foto Colombo/FIDAL)


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