Mondo, Rodgers 9.91, Collins senza età

21 Luglio 2014

Il veterano dello sprint si migliora a 38 anni in 9.96. Meetings in Spagna e Belgio, in arrivo i Commonwealth games.

di Marco Buccellato

Collins mai così rapido, Rodgers 9.91

A 38 anni compiuti non finisce di stupire, e lo fa nell'imminenza di quei Giochi del Commonwealth di Manchester da lui vinti nel 2002 con l'allora record nazionale di St.Kitts & Nevis di 9.98. Dodici anni dopo, passando per l'oro mondiale di Parigi, quattro bronzi iridati e due argenti mondiali indoor, Kim Collins lascia ancora il segno in Gran Bretagna, in occasione dei Sainsbury’s Anniversary Games di Londra, abbassando il limite nazionale a 9.96, un centesimo meno di quanto ottenuto un anno fa a Losanna. Non gli è bastato per la vittoria a Londra, perché il piccolo Mike Rodgers ha confermato il grandioso stato di forma centrando il suo miglior crono stagionale in 9.91, ma è abbastanza per farne una leggenda di longevità. Collins non sarà a Glasgow per i Giochi del Commonwealth. Prima dei Giochi, sempre a Londra, fu escluso dalla nazionale su decisione della sua federazione per aver trascorso con la moglie una notte fuori dal villaggio olimpico.

Super Storl, quasi 22 metri

A sole 24 ore dal 21,52 di Gotha, il pesista tedesco oro ai due ultimi mondiali outdoor ha centrato il miglior risultato tecnico della carriera, aggiungendo sette centimetri al personale, con 21,97, battendo l'americano Joe Kovacs (21,44), l'ultimo aggiunto alla lista dei 22metristi. Gloria anche per Blanka Vlasic, salita nuovamente a 2 metri, per Allyson Felix (prima sui 100 contro la Fraser-Pryce, con crono non disponibili), e per i vincitori delle due gare disputate su percorso stradale: le due miglia maschili vinte da Bernard Lagat in 8:27, e il miglio donne vinto da Genzebe Dibaba in 4:28.

Tra gli altri risultati su pista del meeting britannico, la vittoria di Tiffany Porter-Ofili nei 100hs in 12.71 sulle ultime due iridate, Brianna Rollins (12.75) e Sally Pearson (12.79), una magnifica gara di 110hs con tre atleti a 13.24, Wilson degli USA, l'altro Brathwaite di Barbados (Shane), e il britannico Sharman.

Madrid, pista nuova

Il cambio di impianto del meeting di Madrid non ha influito sulla qualità delle prestazioni, sempre di alto livello, ma il vento ha superato il limite di 2 metri al secondo in più di un evento, come nei 110hs vinti da Aleec Harris in 13.18 (tre metri a favore) e nei 100 donne vinti in 11.08 da Barbara Pierre (al photofinish su Kerron Stewart). Troppo vento anche per lo spagnolo Caceres nel lungo (8,16). Dove il vento non ha pregiudicato, ecco le prestazioni del bahamense LaToy Williams nei 400 (45.17), della giamaicana Stephanie McPherson nei 400 donne (50.45), della campionessa europea degli 800 a Helsinki Lynsey Sharp (1:59.72), e del tagiko Nazarov, al terzo +80 della stagione nel martello con 80,51. Lo stesso Nazarov aveva vinto tre giorni prima a Karlstad con 79,62.

Liegi e Heusden

Doppia sessione di meeting internazionali in Belgio: mercoledì a Liegi due eccellenti serie di 300 metri con un altro bahamanse, Demetrius Pinder, capace di 32.05 (su Manteo Mitchell 20.38, e Jonathan Borlée 32.48) e James Harris (32.33 per l'americano che si divide con il salto in alto), che ha preceduto il trinidegno Rennie Quow (32.36). In evidenza anche l'iridata indoor dei 60hs Nia Ali (12.80 sulla belga Zagre, 12.83). Sabato a Heusden la seconda uscita di Asafa Powell dopo il rientro, secondo in 10.15 dietro lo statunitense Bracy (10.13). Jonathan Borlée stavolta ha corso i 400 (45.37), perdendo da Jarrin Solomon (Trinidad, 44,98, personale) e ancora da Manteo Mitchell (45.12). Ancora un progresso della Ali (12.75) sugli ostacoli.

Come sempre in questo meeting, i migliori risultati sono però arrivati dalle gare di mezzofondo: il kenyano finalista olimpico Timothy Kitum ha vinto in 1:43.65 sul qatariano Bala (1:44.12), un buon 1500 vinto da Will Leer (USA, 3:34.26), 13:06.71 di Augustine Choge nei 5000, 9:24.59 della siepista USA Nicole Bush.

Europa, giavellotti e il secondo Barshim

Nello Janusz Sidlo Memorial di Sopot l'olimpionico della specialità Keshorn Walcott ha superato un buon test in avvicinamento ai Giochi del Commonwealth di Glasgow, vincendo con un lancio di 82,90. Il lettone Rolands Strobinders ha lanciato a 83,10 in occasione della coppa nazionale. A Lapinlahti, il nubiano Ihab Abdelrahman Al Sayed ha vinto i Savo Games con un lancio di 84,04 sul finnico Mannio (83,70). A Sopot in vista anche il fratello minore di Mutaz Essa Barshim, Muamer Aissa di 20 anni, che è salito nell'alto a 2,26 progredendo di un centimetro sul recente primato personale. Negli altri meeting degli ultimi giorni, leggendo i risultati in chiave zurighese, 12.95 della ostacolista slovena Tomic in Svezia, 20,86 del pesista bulgaro Ivanov a Stara Zagora, e doppietta di Gemili in UK, 10.20 sui 100 e 20.53 sui 200, la distanza sulla quale gareggerà agli Europei di Zurigo.

Campionati nazionali

Nei prossimi giorni toccherà a Russia, Spagna e Germania. Nel frattempo, titoli assegnati in Grecia, Romania, Irlanda e Israele: a Atene i campionati nazionali numero 100, con risultati discreti di Tsatoumas nel lungo (8,08), Douvalídis nei 110hs (13.49 con risentimento muscolare), Tsiámis nel triplo (16,73) e Tsakonas sui 200 (20.58). In Romania, 6,74 della Rotaru nel lungo. In Irlanda titolo dei 400hs a Thomas Barr (50.04), uno dei pochi europei capace di scendere sotto i 49 secondi nel corso della stagione. In Israele, record nazionale dei 400 per l'ex-statunitense Donald Sanford (45.65). In chiave europea (Zurigo) la distanza ha perso, pare definitivamente per tutta la stagione, il campione mondiale indoor Pavel Maslak, infortunatosi un mese e mezzo fa alla vigilia del Golden Gala.

Nascite

Due liete notizie hanno allietato la vita privata di due grandi atlete nelle ultime settimane: si tratta in entrambi i casi di olimpioniche, Jessica Ennis-Hill (eptathlon), che ha avuto un maschietto, e Meseret Defar (5000 metri), madre di una bambina.

Commonwealth Games

Il programma di atletica prenderà il via domenica 27 per concludersi il 2 agosto. E' di oggi la notizia del forfait di una delle protagoniste più attese, la britannica Katarina Johnson-Thompson, fuori per un infortunio a un piede. Non è pregiudicata la sua presenza agli Europei di Zurigo, dove è stata selezionata per il salto in lungo e non per l'eptathlon (come per Glasgow). Ora qualche news sui teams caraibici presenti a Glasgow: se Kirani James guiderà il gruppo di 16 atleti di Grenada, Richard Thompson e Michelle Lee Ahye rappresenteranno i nomi su cui punta la selezione di Trinidad & Tobago (48 atleti). Da parte giamaicana, Usain Bolt è iscritto come componente della 4x100, così come Shelly-Ann Fraser-Pryce.

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