Mondo, Okagbare 10.85 a Glasgow

29 Luglio 2014

La nigeriana vince i 100 dei Giochi del Commonwealth. Richards 21,61 nel peso. In Germania 8,24 del lunghista paralimpico Rehm. Giavellotti-super nell'Est europeo. Schippers record anche nel lungo.

di Marco Buccellato

Glasgow, Richards stupisce, 100 metri a Bailey-Cole e alla Okagbare

I Giochi del commonwealth dell'atletica, iniziati domenica a Glasgow, esaltano la Giamaica anche laddove l'influenza delle fibre veloci, da Herbert McKenley a Don Quarrie, da Merlene Ottey a Usain Bolt, non aveva osato invadere terreni tradizionalmente occupati da altri cacciatori. E' il caso del sensazionale risultato della finale del getto del peso maschile, vinto col nuovo record dei Centro America e dei caraibi da O’Dayne Richards, lanciatore giamaicano miglioratosi di mezzo metro, che ha conquistato l'oro di Glasgow davanti al favorito neozelandese Walsh, bronzo ai mondiali indoor, a sua volta miglioratosi in qualificazione con 21,24.

La finale maschile dei 100 metri è stata vinta da Kemar Bailey-Cole nonostante una partenza insufficiente: il compagno di allenamenti di Usain Bolt ha vinto in 10 netti, lo stesso tempo ottenuto in semifinale, precedendo Gemili per l'Inghilterra (10.10) e l'altro giamaicano Ashmeade (10.12). Tra i favoriti, il trinidegno Richard Thompson è stato eliminato in semifinale. Eccezionale vittoria della nigeriana Blessing Okagbare nella finale dei 100 (10.85 dopo il 10.93 in semifinale), che ha preceduto le due giamaicane Veronica Campbell-Brown (11.03) e Kerron Stewart (11.07). L'altra favorita Michelle Lee Ahye (Trinidad) ha disertato la semifinale. Altro dalla seconda giornata: medaglie del martello donne alla canadese Frizell (71.97, record dei Giochi), alla kiwi Ratcliffe (69.96) e all'inglese Hitchon (68.72). Nelle semifinali dei 400 donne, McPherson 50.69, Williams-Mills 50.73, Montsho 50.96.

"Prima" australiana

Nella prima giornata, successo storico nella maratona, il primo di un australiano ai Giochi del Commonwealth, di Michael Shelley in 2:11:15, sul kenyano Stephen Chemlany (2:11:58) e l'ugandese Abraham Kiplimo (2:12:23). Tra le donne, esito nelle attese per la vittoria di Filomena Cheyech (2:26:45) su Caroline Kilel (2:27:10). Sui 5000, lo spavaldo Caleb Ndiku (che aveva espressamente messo le mani sull'oro nelle considerazioni della vigilia) ha vinto dominando in 13:12.07 con gli ultimi due giri a ritmo sensazionale di 1:54. Argento all'altro kenyano Isiah Koech (13:14.06), bronzo a uno dei gemelli neozelandesi Robertson (Zane), terzo in 13:16.52.

Bolt corre

E' confermato l'esordio del plurimedagliato e primatista del mondo delle gare di velocità. Bolt correrà l'ultima frazione della 4x100 giamaicana, fin dalle batterie. Dopo Glasgow, Usain sarà a Rio per l'esibizione sui 100 del Copacabana Beach, poi le due gare "vere" di fine agosto, a Varsavia il 23 nel Kamila Skolimowska Memorial e al Weltklasse di Zurigo il 28. Nel meeting elvetico, sono annunciati altri olimpionici del calibro di David Rudisha (contro Amos e Bosse) e Shelly-Ann Fraser-Pryce alle prese con Tori Bowie.

Glasgow preview

Nella ventesima edizione dei Giochi del Commonwealth Games sono moltissimi i motivi di interesse nelle gare che, iniziate domenica scorsa, si disputeranno fino al 2 agosto, e sono numerosi i primati dei Giochi in pericolo. Tra i più attesi, Kirani James contro il resto del Commonwealth e un record da migliorare (44.52), Rudisha contro Amos e Cheruiyot (il primato è di 1:43.22), il neoprimatista mondiale junior dei 1500 Ronald Kwemoi contro Nick Willis (entrambi sotto i 3:30 a Monaco), Drouin nell'alto (record dei Giochi a 2,26 ampiamente alla portata). Tra le donne, Obiri-Kipyegon sui 1500, la primatista del mondo di mezza maratona Florence Kiplagat sui 10000, Porter vs Pearson sui 100hs, e ancora Valerie Adams nel peso, Samuels nel disco, il giavellotto con il trio Mickle, Mitchell e Viljoen, e la 18enne australiana Patterson nell'alto, selezionata per Glasgow anziché per Eugene.

Campionati nazionali, in Germania esplode Markus Rehm

E' il primatista del mondo categoria T44 del salto in lungo (7,95), e quest'anno dopo due gare di salti in piazza, a Innsbruck e Monaco, ha avuto accesso ai campionati tedeschi disputati a Ulm, la città che ha dato i natali a Albert Einstein. Il 26enne Rehm, privato della gamba destra sotto il ginocchio, a 14 anni, in un incidente di wakeboard, del quale era vicecampione nazionale giovanile, è allenato da Steffi Nerius, iridata di giavellotto a Berlino 2009. Rehm aveva nel mirino gli 8,05 per aver diritto alla qualificazione all'Europeo di Zurigo, ma ha fatto ben altro. Con 8,24 ha vinto il titolo nazionale assoluto e sconfitto il campione europeo di Barcellona Reif (8,20 all'ultimo salto). Mercoledì, la federazione tedesca annuncerà la squadra per Zurigo. Relativamente alla possibilità che Rehm disputi l'Europeo (la protesi alla gamba destra misura 4 cm in più rispetto all'altra gamba), il Direttore Generale di European Athletics Christian Milz ha riferito che la decisione sarà presa in accordo con la IAAF.



Storl 21,87, Reus 10.05

Sempre accarezzando i 22 metri, David Storl ha vinto il titolo con un lancio di 21,87. La gara si è disputata in centro città, nei pressi del campanile di stile gotico più alto del mondo. Sul fronte velocità, Julian Reus ha aggiornato in 10.05 il vecchissimo primato nazionale dei 100, delle Germanie ora unificate, di Frank Emmelmann (10.06). Lo ha fatto in semifinale, prima di vincere il titolo con vento irregolare in 10.01 (stesso tempo per Jakubczyk). Temponi ventosi anche per gli ostacolisti Buhler (13.20) e Traber (13.23), e regolarissimi (due metri) per la Hildebrand e la Roleder nei 100hs (12.71 e 12.80, le prime 5 classificate tutte al personale). Sorpresa pre la sconfitta della Heidler nel martello (Klaas al titolo con 72,08), mega-disco per la campionessa mondiale junior del peso nel 2012 Shanice Craft, che ha conquistato il primo titolo nazionale dominando la gara e chiudendo con un eccellente 65,88. Assente Nadine Muller, che ha chiuso la stagione anzitempo per un malanno al ginocchio. Nella giornata conclusiva, vittoria di Bob Harting nel disco con 66,67, della Stahl nel giavellotto con 63,55 di stretto margine sulla Molitor (63,40). In crescita l'ostacolista Franz (49,34) e la triplista Gierisch (14,31 legale e 14,34 ventoso), primo in gara tattica Benitz su Tesfaye sui 1500.

Russia, quattro giorni a Kazan

Il risultato di maggior sensazione, relativamente all'età della vincitrice, è il titolo nazionale dei 100 femminili andato a Kristina Sivkova, una 17enne finalista mondiale allievi a Donetsk, scesa a 11.31. Come di consueto, però, i risultati migliori sono arrivati dai consorsi. La Klishina ha vinto il lungo con 6,90, dopo che in qualificazione Anna Klyashtornaya-Nazarova aveva stabilito con 6,93 in qualificazione la miglior prestazione europea stagionale. Nell'asta, 4,70 della Sidorova. Nell'alto, Kuchina al titolo con 1,92. Triplo alla favorita Koneva con 14,81 appena ventoso e 14,60 regolare. Nella gara di alto maschile, 2,32 di Tsyplakov.

Chicherova forfait

Nessun exploit dai 400 donne, abituale terreno di caccia di tempi sensazionali: ha vinto la Veshkurova in 51.48. Ritorna in gioco la 39enne Tomashova, seconda sui 1500 (4:06.77) vinti da Svetlana Podosyonova-Karamysheva in 4:04.45). Sempre dalla pista, 49.15 del campione europeo junior di Rieti, Chalyy. Il selezionatore russo Valentin Maslakov ha diramato un elenco di 93 atleti in partenza per l'Europeo di Zurigo. Tra loro non sarà presente l'olimpionico di salto in alto a Pechino Andrey Silnov, infortunato. Confermata la presenza dei nomi più grossi: Menkov, Ukhov, Shubenkov, Tarabin, Adams, Kuchina, Koneva, Klishina e Kolodko. Tra i marciatori, presenti Ryzhov, Ivanov e la Kirdyapkina. Assente (notizia ufficiale russa di oggi) Anna Chicherova.

Spagna, Takacs in evidenza

E' ancora la marciatrice di origini ungheresi Julia Takacs la primadonna della stagione iberica. Ai campionati nazionali di Alcobendas, dopo il 20:30.04 di inizio mese sui 5000 (terza al mondo dopo l'azzurra Giorgi e l'ucraina Olyanovska), ha migliorato il primato nazionale sui 10000 in 42:23.37, miglior crono stagionale mondiale sulla distanza. Tra i migliori risultati, oltre all'1,95 della Beitia nell'alto, vanno segnalati l'8,08 di Caceres nel lungo, il 14,15 della Ndoumbe nel triplo, il 51,77 della ex-cubana Terrero sui 400, e l'ezploit di Borja Vivas nel peso, approdato a 21,07 (record dei campionati). In crescita anche il triplista Pablo Torrijos con 16.87.

Ucraina e Bielorussia, super-giavellotti

Titoli ucraini a Kirovohrad: il risultato da ricordare è l'eccezionale 67,29 (seconda prestazione mondiale dell'anno a soli 3 cm dalla Stahl) ottenuto dalla giavellottista Hanna Hatsko-Fedusova, miglioratasi di 4 metri sul precedente, e recentissimo, 63 metri. Anche in Bielorussia, a Grodno, giavellotto a sensazione grazie al primo lancio di Tatsiana Khaladovich (63,61, record nazionale). Tornando alle altre gare, in Ucraina 20,35 del duecentista Serhiy Smelyk, 51.58 di Khrystyna Stuy sui 400, e livello modesto nell'alto maschile per l'assenza di Bondarenko e Protsenko. In Bielorussia, 19,03 della pesista Hryshko-Dubitskaya, 76,52 del martellista Bareisha, 12.99 della Talai nei 100hs, 14,35 della Viatkina nel salto triplo.

Svizzera, Belgio e Olanda: Schippers ancora record

Ancora un record per Dafne Schippers, dopo l'uno-due di Glasgow in Diamond League su 100 e 200. Stavolta la straordinaria atleta "orange" ha portato il limite olandese di salto in lungo a 6,78 nel corso dei campionati nazionali di Amsterdam. La Schippers, nella stessa giornata, ha fatto suoi anche i 100 in 11.10. Sui 100 maschili (Martina 10.13) ha gareggiato anche il britannico Dasaolu (10.12). Primato anche per Lee-Marvin Bonevacia sui 400 piani in 45.41. Nell'elvetica Frauenfeld il mglior risultato è l'ottimo 12.92 sotto la pioggia sui 100hs di Noemi Zbaren, che ha battuto la rientrante Lisa Urech (13.02). Primato eguagliato per la velocista Mujinga Kambundji (11.33).

Con promettenti prospettive continentali è l'ostacolista Kariem Hussein (49.24), sceso in prossimità del muro dei 49'' il mese scorso.

A Bruxelles Kevin Borlée ha vinto il duello con il gemello Jonathan sui 400 in 45.28 contro 45.61, ma entrambi lamentano un calo nela fase finale di gara. Il fratello minore Dylan è rimasto a riposo per problemi alla schiena. In chiave staffetta cresce anche Julien Watrin, 45.68 in finale dopo il 45.64 della batteria. Nelle altre gare, 12.87 della Berings nei 100hs e 12.92 di Anne Zagre, 8.07 nel lungo del giovane Mathias Broothaerts. I 400 hs regalano un buon risultato anche qui, grazie al 49.13 di Michael Bultheel e al 55.81 di Axelle Dauwens nella gara femminile.

Altri campionati, Palsyte 1,98

Nei campionati lituani di Kaunas record nazionale con 1,98 dell'altista Airine Palsyte, cui ha fatto da contraltare maschile Stanys vincendo il titolo con 2,26. Sconfitta per il 42enne Alekna nel disco (61,43) da Gudzius (63,03). In Portogallo, 5,67 dell'astista 23enne Ferreira e opaco 16,41 di Evora nel triplo. Nei campionati balcanici di Pitesti, vinti dall'ospitante Romania, 76,20 del marellista moldavo Marghiev, 6,72 della Rotaru nel lungo, 16,77 di Oprea nel triplo.

Eugene senior

Mente si disputavano i mondiali junior, l'Hayward Field ha ospitato anche un veloce meeting di poche ma interessanti gare. Tra queste, vanno menzionati i 110hs vinti da Aleec Harris (personale in 13.14) su Aries Merritt (13.27). Christian Taylor ha vinto il triplo con 17,04 ventoso. Fuori stadio, a Eugene si è disputata anche una maratona, vinta dal kenyano Jacob Chemtai in 2:16:07 e dalla etiope Biruktayit Eshetu Degefa (2:26:22 in gennaio a Houston), prima in 2:33:14.

Wlodarczyk 78,17, Fajdek batte Pars

Nel corso del meeting di lanci per commemorare la scomparsa oimpionica di Sydney Kamila Skolimowska, Anita Wlodarczyk ha migliorato il record mondiale stagionale di lancio del martello con 78,17, undicesima performances assoluta al-time e quarta della carriera della polacca iridata a Berlino con l'allora primato del mondo di 77,96. Nella gara maschile il campione del mondo Fajdek ha nuovamente battuto quello olimpico Pars, per questione di centimetri, 80.79 contro 80.69. Dall'ultima settimana di risultati in Europa, segnaliamo anche il 20.43 dei francese Bassaw sui 200, il ritorno a discreto livello cronometrico di Doucoure (13.44), il 65,46 del discobolo iraniano Samini in Ungheria. Zona Francia: Lemaitre sosterrà domani a Castres l'ultimo test pre-europeo.

Kenyani a Bogotà

Geoffrey Kipsang Kamworor e Rita Jeptoo hanno vinto come da pronostico la mezza maratona colombiana, disputata in altitudine (oltre 2500 metri). L'iridato di mezza maratona si è imposto in 1:03:18, un buon test nonostante le condizioni non ideali, nell'avvicinamento all'esordio sui 42 km. Rita Jeptoo ha vinto la gara femminile in 1:13:39. Nei suoi programmi, il ritorno a Chicago.

Euroteams e news

Maratona verso Zurigo: le gara donne perde la primatista svedese Isabellah Andersson-Omoro, infortunata a un piede. Conferma sul fronte maschile per la presenza dellos vizzero e ex-eritreo Abraham Tadesse. Irlanda con 30 atleti a Zurigo, guidati dal campione del mondo dei 50 km di marcia Heffernan. La Britton doppia 5000 e 10000. Nel teams gli outsider English (800) e Barr (400hs), che aspirano alla finale. Tedeschi K.O.: oltre alla discobola Muller, ha chiuso l'annata anche il campione mondiale di salto con l'asta Raphael Holzdeppe, che non ha recuperato una forma accettabile dopo l'infortunio alla schiena dello scorso inverno. Chiusura anticipata anche per il due volte olimpionico e due volte campione europeo di giavellotto Andreas Thorkildsen, alle prese con un nuovo infortunio.

Borzakovskiy fine carriera

Uno dei migliori ottocentisti degli ultimi 15 anni, il russo Yuriy Borzakovskiy (1:42.47), ha annunciato il ritiro dopo mesi di propositi regolarmente rientrati o rimandati. Undici titoli russi conquistati, vinse i Giochi a Atene 2004, è stato tre volte campione europeo, ai mondiali outdoor ha collezionato due argenti e due bronzi, è stato iridato indoor nel 2001.

Lawrence, morte assurda

Il quattrocentista statunitense Torrin Lawrence è morto nella notte tra domenica e lunedì nei pressi di Athens, in Georgia, in seguito a un incidente stradale. Nato 25 anni fa, vinse il titolo NCAA indoor nel 2010, mentre nello scorso aprile aveva gareggiato nelle World Relays di Nassau, concorrendo in batteria alla qualificazione per la finale della staffetta 4x400 USA. Tra i suoi primati, 32.32 sui 300 indoor (sesto di sempre), 45.03 nei 400 indoor (sesto all-time anche qui). Nella sua ultima apparizione in pista, in Belgio il 12 luglio, aveva migliorato il primato personale all'aperto dei 400 vincendo in 45.32. Le cronache dell'incidente riportano che lo sfortunato atleta, fermatosi per lo scoppio di un pneumatico e sceso per chiedere assistenza stradale via telefono, è stato travolto dalla sua stessa auto, colpita dal rimorchio di un mezzo pesante.

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