Mondo: Lavillenie 5,96 a Sotteville

18 Luglio 2016

L'olimpionico star della riunione di Sotteville. Rudisha mondiale stagionale in Ungheria. Simbine 9.89 sui 100 metri.

di Marco Buccellato

Era la stella del meeting francese di Sotteville-les-Rouen, Renaud Lavillenie, che ha assorbito la delusione di Amsterdam salendo al record mondiale stagionale di 5,96 prima di fallire tre volte a 6,01. Nell'ultima gara prima degli Europei aveva vinto il titolo nazionale a Angers con un'altro world lead, 5,95. Stasera un centimetro in più. Nel mezzo, il "no heights" olandese. Iscritto sui 3000 siepi, Jamel Chatbi (Atletica Riccardi) non ha concluso la gara vinta da Barnabas Kipyego in 8:15.72. L'azzurro si è ritirato a due giri dalla fine dopo essere stato nelle posizioni di testa fino al primo mille (con la collaborazione di Luca Cassai).

Simbine-record, Rudisha 1:43.35

Il lunedì internazionale ha offerto la sesta edizione del Gyulai Memorial di Székesfehérvar, Ungheria. Tante perle, a iniziare dall 9.89 sui 100 del sudafricano Akani Simbine, record nazionale con beneficio di vento quasi al limite (1,9), tre centesimi sul redivivo Asafa Powell (9.92), selezionato per le Olimpiadi come componente della 4x100. A fine meeting Simbine ha concesso la doppietta vincendo anche i 200 in 20.16 (altro personal best). La nuova world leading di David Rudisha, 1:43.35, vincente sui rampanti connazionali Kitilit (1:44.16) e Nicholas Kipkoech (1:44.90). Il ritorno di Kirani James che ha vinto i 400 in 44.60. Il 2,37 di Donald Thomas, iridato a Osaka 2007, arrivato al personal best quasi dieci anni dopo quell'insperato successo (Bondarenko secondo con 2,35). La caduta di Omar McLeod sui 110hs è meno perlacea, ma non sposta di un millimetro le ambizioni del giamaicano per Rio.

Fajdek-Wlodarczyk imbattibili

La giornata ha offerto la decima gara consecutiva oltre gli 80 metri del campione del mondo di lancio del martello Fajdek (oggi 81,11), e la conferma della ritrovata parabola di Valerie Adams. La pesista neozelandese, alla caccia del terzo oro olimpico consecutivo, dopo essersi riaffacciata a Montecarlo oltre i 20 metri, ha concesso il bis con 20,14 prima e 20,19 poi, in un gran bel duello con l'iridata uscente Christina Schwanitz (20,14 prima e 20,13 poi).

Con 19,49 l'ungherese Anita Marton (quarta), ha siglato il record nazionale. Grandi lanci anche da Kovago (67,13) e Stahl (66,92) nel disco. Nella serie B dei 100 hs Micol Cattaneo ha corso in 13.34 (0,7) classificandosi seconda dietro la croata Loncarek (13.10). Nella prima giornata del meeting, con la solita serie-monstre, Anita Wlodarczyk aveva lanciato il suo martello a 78,10, a pochi giorni dall'80,26 di Cetwieno, la pedana dove un anno fa centrò il record del mondo con 81,08. Con la vittoria di ieri Anitona ha allungato la striscia di imbattibilità a ventisette gare.

Kilty 10.01

Come Asafa, anche Richard Kilty spera di correre una frazione di staffetta a Rio. Sui blocchi dei 100 ci saranno altri e lui le manda a dire di brutto con il 10.01 (1,9) di ieri a Newcastle. E' la quindicesima prestazione europea di sempre, la terza di un velocista bianco dopo il 9.92 di Lemaitre e il 10.00 di Marian Woronin e pareggia il 10.01 di Pietro Mennea. Lo rivedremo sui 100 della Diamond League londinese. Bel personaggio il “tornado di Teeside”, ragazzo disincantato e abituato alle difficoltà della vita. La fortuna girò direzione e lui non si lascia scappare l’occasione, mettendosi al collo prima l'oro dello sprint mondiale indoor e poi quello europeo. Tempo addietro ebbe un moto di stizza leggendo che due "gunners" dell'Arsenal avrebbero realizzato tempi disumani su distanze brevissime come i 40 metri. Una profanazione di territorio. Kilty mise sul piatto 30.000 sterline, sfidandoli. Nessuno si fece avanti. Weekend di sprint britannico a tutto tondo. Contiamo altrove anche il 10.04 di Joel Fearon e il 10.08 di Harry Aikines-Aryeetey.

Borsino dell'alto, sale Drouin

Con la vittoria di ieri a Eberstadt (2,38) il canadese Derek Drouin rilancia le proprie ambizioni per le Olimpiadi. L'anno scorso vinse il meeting tedesco a parità di misura con Gianmarco Tamberi (2,37) poi conquistò l'oro mondiale a Pechino: un occhio alla cabala lo danno pure i canadesi. Ha superato tutte le quote con un solo tentativo, compresi 2,34 e 2,36. Mutaz Barshim si è fermato a 2,34, provando un salto a 2,36, uno a 2,38 e uno a 2,40 per vincere la gara.

Il giorno prima la tedesca Jungfleisch si era portata a due metri, primato personale e seconda misura della stagione.

Risultati dal mondo e curiosità

Progressi generalizzati: il discobolo svedese Axel Harstedt ha firmato un 66,03 tra le correnti d'aria di Helsingborg: Gerd Kanter ci disegnò una traiettoria da atlante del discobolo (73,38). Pronto per la terza Olimpiade, il triplista indiano Renjith Maheswary ha saltato 17,30, ma abbiamo anche un duecentista da 20.45 (Dharambir Singh). Ai campionati svizzeri di Ginevra exploit di Lea Sprunger, bronzo sui 400hs agli Europei di Amsterdam, che ha stabilito un clamoroso record nazionale sui 200 in 22.38, quasi tre decimi meno del precedente limite di Mujinga Kambundji. Le ultime dal mondo riportano anche il 3:31.68 sui 1500 del gibutiano Souleiman a Heusden (1:44.06 sugli 800 una settimana fa) e il record mondiale di mezzofondiste scese sotto i 16 minuti sui 5000 nella stessa gara: è successo a Kitami (Giappone), dove in venticinque hanno chiuso con il "15" in prima cifra. Il record precedente apparteneva al Golden Gala edizione 2005, dove tutte le partecipanti (ventiquattro) chiusero in meno di sedici minuti (grazie a Brett Larner).

Promesse di mezza America

Si sono conclusi a San Salvador i campionati nord e centroamericani under 23. Dominio USA con 62 medaglie e 25 ori. Spicca la miglior prestazione mondiale stagionale nella 4x400 uomini per squadre nazionali, 3:00.89 degli USA, due centesimi meglio del team capofila che era, ebbene sì, l'India. Tra i risultati, il 12.78 della portoricana Jasmine Camacho-Quinn sui 100hs e la vittoria soffertissima della lunghista Burks su Akela Jones (6,74 per entrambe).

Felice lo stesso

Come lo scorso anno l'antiguano Miguel Francis ha onorato la pista nazionale di St.John's (non certificata) con un super-crono sui 200 metri. Un anno fa 19.76, ora 19.74. Francis vanta 19.88 ottenuto quest'anno a Kingston. "Non mi importa, so che la pista non ha le caratteristiche richieste, ma amo correre qui davanti alla mia gente e lo farò sempre". Sport senza pensare ai paletti imposti dalle cifre. Ogni tanto ci sta ed è bello così.

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