Mondo, Lagat da record a New York

13 Febbraio 2012

Focus estero sull'attività USA, foriera di eventi di alto livello dove non sono mancate le sorprese. Nel report di oggi anche tanta attività indoor e outdoor in Europa, Asia e Oceania

di FIDAL

Lagat, stella dei Millrose Games

Giunto all'edizione numero 105, il meeting indoor più vecchio del mondo ha abbandonato il classico parterre del Madison Square Garden per trasferirsi nel più confortevole anello (200 metri anziché i 146 del MSG) dell'Armory Track & Field Center, a due passi da Broadway. Non sono mancate le emozioni, a partire dal record nazionale ottenuto da Bernard Lagat nei 5000 metri, e dai molti altri primati ottenuti nella serata newyorchese. Primati mondiali stagionali sono stati realizzati da Sanya Richards-Ross nei 400 metri (50"89, a pochi centesimi dal primato personale al coperto), dal rientrante LaShawn Merritt sui 500 metri (1'01"39, a circa due decimi dalla miglior prestazione mondiale assoluta) e dalla campionessa del mondo dei 1500 metri Jenny Simpson-Barringer (4'07"27), un limite che durerà solo poche ore, disintegrato domenica pomeriggio a Karlsruhe dalla minore delle sorelle Dibaba (vedi news di ieri).

Lagat: l'eterno ex-kenyano ha migliorato a 37 anni il primato statunitense dei 5000 indoor strappandolo a Galen Rupp in 13'07"15, impegnato nelle stesse ore a superare il limite nazionale delle due miglia appartenente proprio a Lagat. Nei 5000 altri record, come quello universitario centrato dal kenyano dell'Arizona Lawi Lalang in 13'08"28 (detronizzato del primato, anche in questo caso, Rupp), e quello high school, abbattuto da un altro kenyano, Edward Cheserek (13'57"04), studente in New Jersey. Un 5000 metri "storico" dove è caduto anche il record nazionale indoor messicano (Barrios a 13'23"61). Al debutto "pro" hanno trovato gloria anche Matt Centrowitz, bronzo mondiale dei 1500 metri, che ha vinto la classica gara conclusiva del miglio (stavolta orfana del leggendario padrone Lagat) in 3'53"92, primato della pista, e il poco conosciuto Batty, al primato universitario indoor in 3'54"54. Altri risultati: 7"51 di David Oliver nei 60 ostacoli (rivincita su Trammell, battuto di un centesimo, terzo Aries Merritt a due centesimi), miglior prestazione europea negli ostacoli femminili grazie al 7"93 della britannica Porter (battuta di due centesimi da Kristi Castlin), e in pedana 2,32 del campione del mondo di salto in alto Jesse Williams, rientrato dall'Europa.

Fayetteville, sorprese e primati

Mentre Lagat gli sottraeva il primato nazionale indoor dei 5000 metri, il bianco Galen Rupp rendeva a Lagat la pariglia migliorandone il limite statunitense delle due miglia a Fayetteville in 8'09"72 (8'10"07 il vecchio limite di Lagat). Nel Randal Tyson Track Complex è caduto anche un altro record nazionale USA, quello del peso femminile, portato da Jill Camarena-Williams a 19,89. Grossi numeri anche nella pedana maschile, con Whiting a 21,43 e due canadesi, Rodhe (di recente acquisizione, statunitense fino a pochi mesi fa) e il ben più noto Armstrong (all'esordio stagionale) capaci di 20,95 e 20,63.

Molti gli altri risultati di valore: l'elenco dei mondiali stagionali realizzati a Fayetteville comprende anche il miglio maschile, vinto da Silas Kiplagat in 3'52"63 (record kenyano indoor) per tre centesimi sul giovane Caleb Ndiku, i 400 uomini con una nuova dimostrazione di grandezza del campione del mondo Kirani James (45"19), i 60 uomini (6"52 di Lerone Clarke che ha battuto Gatlin, Kimmons e Patton) e soprattutto i 60 femminili, dove a sorpresa, e con un gran fragore, Tianna Madison ha nettamente battuto Veronica Campbell-Brown e Allyson Felix!

Madison, il ritorno

La più grande sorpresa del meeting.

La Madison ha stupito già in batteria, sfrecciando in 7"05 su Veronica Campbell (7"18), mentre nella seconda serie l'ivoriana Ahoure realizzava il primato nazionale in 7"08 e Allyson Felix il personale in 7"10. In finale la Madison ha sorpreso ancora le avversarie, coprendo la breve distanza in 7"02, dodicesima prestazione di sempre, dando ben sei centesimi alla Camobell e nove alla Felix, preceduta anche dalla Ahoure. La Madison vinse da outsider il titolo mondiale del lungo a Helsinki nel 2005, per poi l'anno dopo conquistare un argento mondiale indoor. Successivamente, una costante involuzione (non passa i sei metri e mezzo da cinque anni). Nella velocità non ha mai ottenuto granché: più volte ha preferito cimentarsi nella corsa per non aver risolto le problematiche tecniche in cui è incorsa nella prova a grande impronta tecnica del salto in lungo, da lei interpretata con istinto.

Perde anche la Reese

Un'altra campionessa del mondo di salto in lungo, la due volte iridata Brittney Reese, è stata protagonista del meeting, ma in senso negativo, perdendo con 6,65 sia dalla connazionale Janay DeLoach (6,83) che dalla bahamense Stuart (6,79), autrice della seconda miglior misura della carriera. Altro risultato notevole: 45"40 del puntuale Pinder (Bahamas) in un'altra serie dei 400 uomini.

Altro dagli USA: Claye e Roberts

Nel programma di gare universitarie di Fayetteville, il bronzo mondiale di triplo Will Claye si è espresso ai migliori livelli saltando 17,39 (mondiale stagionale strappato a Daniele Greco) e battendo l'oro di Daegu Christian Taylor (16,88). Il giorno prima Claye aveva vinto la gara di lungo con 8,24 (mondiale stagionale eguagliato). Nel fine settimana made in USA anche il doppio impegno da 20"58 e 45"39 di Gil Roberts al Don Kirby Invitational di Albuquerque (anche 6"55 di Demps sui 60). Nell'impianto con anello troppo grande di Seattle, la kenyana Sally Kipyego ha corso il miglio in 4'28"41, con la sorpresa della non ancora ventenne Flood, capace di 4'28"48.

Europa: in Russia il primo "meno-2 minuti"

Nel corso dei campionati moscoviti Yelena Kofanova ha corso gli 800 metri in 1'59"80, prima atleta della stagione a scendere sotto i due minuti. C'è scappata anche la miglior prestazione mondiale femminile nei 2000 siepi indoor, 6'06"11 della Orlova-Sidorchenkova. Sempre in Russia grande pentathlon di Yekaterina Bolshova, che sempre a Mosca la scorsa settimana ha raggiunto la quinta posizione nelle graduatorie all-time con un punteggio di 4.896 punti, a meno di 100 lunghezze dal primato del mondo.

Ostapchuk 20,70

Ai campionati nazionali bielorussi potente avvio di stagione di Nadzeya Ostapchuk, che ha vinto il titolo con un risultato decisamente pesante: 20,70 (nella serie anche 20,37 e 20,20). Nei campionati inglesi di Sheffield nuovo balzo vincente di Holly Bleasdale (4,70), 1,91 di Jessica Ennis nell'alto e segni di ritrovata vitalità da parte di Dwain Chambers, all'ennesimo titolo in 6"58. Non molla nemmeno Roman Sebrle: il primatista mondiale di decathlon ha totalizzato 6.105 punti a Praga e confida nell'ottava trasferta iridata indoor consecutiva.

Faccia a faccia

Il primo scontro diretto della stagione tra la Isinbayeva e la nuova "pretendente" Bleasdale si è consumato in settimana, nella Pedro's Cup di Bydgoszcz, Polonia. A parità di misura (4,68) si è imposta la Isinbayeva che ha superato la quota (la sua misura di ingresso in gara) al secondo tentativo. Nella gara maschile quinto posto di Giuseppe Gibilisco (5,40) condiviso col cubano Borges.

Dal settore salti anche il 2,33 del qataregno Barshim a Spala, ancora Polonia.

Lavillenie fa centro

Al rientro da un infortunio il campione europeo di salto con l'asta ha vinto il meeting di Donetsk con la misura di 5,82 (al primo assalto), condivisa dal tedesco Otto, brillante secondo. Continua l'ascesa della ceka Ptacnikova, che ha vinto la gara di asta femminile migliorando il primato nazionale con 4,70.

Indoor in Asia

La kazaka Olga Rypakova, campionessa mondiale indoor di salto triplo, ha migliorato il mondiale stagionale con un eccellente 14,84 nel corso dei campionati nazionali di Karaganda a fine gennaio.

Outdoor: Bolt no, Blake si

Nel Camperdown Classic è mancata la presenza in pista di Usain Bolt, annunciato fino a 48 prima nei 400 metri. Ha invece gareggiato il campione del mondo dei 100 metri Blake, che nei 400 ha portato il personale a 46"49. A Montego Bay Asafa Powell ha corso una frazione di staffetta col suo club (in squadra anche Carter e Frater) ma è stato battuto da un quartetto che comprendeva, tra i nomi noti, Waugh e il giovane Lee (38"84 contro 38"97). Peggio ancora è andata nella 4x100 donne a Sherone Simpson, che non ha nemmeno ricevuto il testimone dalle mani di Shelly Ann Fraser-Pryce, volato sulla pista.

Triplo cubano

Meeting all'aperto a L'Avana per i triplisti cubani in procinto di partire per l'Europa: il giovane Osviel Hernandez è atterrato a 17,49, superando Tosca e Girat, anche loro oltre i 17 metri con 17,22 ventoso e 17,17. Tra le donne la Savigne (14,35) è stata battuta per un centimetro da Mabel Gay, sospinta però da vento eccessivo.

Oceania: ancora la Adams

Nel Porritt Classic di Hamilton seconda uscita per Valerie Adams, che ha lanciato a 20,19. Nella vicina Australia Alana Boyd ha migliorato con 4,66 il record nazionale dell'asta femminile, un risultato che era nell'aria. Sally Pearson ha esordito sui suoi 100 metri ostacoli in 12"86.

Marcia, i trials olimpici cinesi

Si sono disputate a Huaian le selezioni olimpiche, non senza sorprese: nella 20 km maschile vittoria dell’argento mondiale juniores Cai Zelin in 1h19’42” su Xu Wei (1h20’44”) e Cheng Ding (1h21’02”). Tra i nomi di primo piano si sono ritirati Wang Hao e Chu Yanfei. Nella 50 km successo di Li Jianbo in 3h47’30” su Zhao Jianguo (3h52’04”) e Cui Zhide (3h54’42”). Nella 20 km femminile vittoria di Wang Shanshan in 1h30’12” su Gao Ni, seconda in 1h30’21”) e Li Li, terza in 1h30’27” (informazioni fornite da Mirko Jalava).

Previews

Venerdì prossimo di corre la mezza maratona di Ras Al Khaymah, negli Emirati, che tanti eccellenti risultati ha prodotto nelle recenti edizioni, compreso il mondiale di Mary Keitany, che sarà nuovamente al via. A sfidare la primatista del mondo, la vincitrice uscente di Boston Caroline Kilel. Tra gli uomini, il nome da battere è quello di Geoffrey Mutai, anche lui vincitore nell'eccezionale maratona di Boston della scorsa primavera. In gara anche Wilson Chebet, Wilson Kipsang Kiprotich, Bernard Kipyego Kiprop, Tsegay Kebede e Lelisa Desisa, per un cast di prim'ordine.

Pertile a Otsu

Ruggero Pertile è iscritto nella Lake Biwa marathon del prossimo 4 marzo. Con l'azzurro in gara anche il kenyano Nicholas Manza Kamakya, l'etiope Bekana Daba, la novità marocchina Taghrafet, il giapponese Sato. Pacemakers annunciati Isaac Macharia, Boniface Kirui e James Mwangi. Particolare interesse attorno agli esordi sui 42km del kenyani Ngatuni e Ndungu e dello spagnolo ex-marocchino Lamdassem (informazioni trasmesse da Ken Nakamura).

 



Condividi con
Seguici su: