Mondo: Kwemoi forza dieci

28 Novembre 2016

Ronald Kwemoi protagonista dai 1500 ai 10000 metri. Trials inglesi di cross, promossi Andy Butchart e Gemma Steel.

di Marco Buccellato

Solo due anni fa Ronald Chebolei Kwemoi stabiliva il record mondiale junior sui 1500 metri a Montecarlo in 3:28.81, in una gara fantastica vinta da Silas Kiplagat (3:27.64) su Asbel Kiprop (3:28.45). La scorsa estate, Kwemoi ha messo in fila la crème della distanza (Iguider, lo stesso Kiprop, Manangoi e anche Mo Farah) imponendosi in 3:30.49. Nel suo naturale habitat giapponese, dove vive e si allena, da un anno e mezzo è migrato anche sui 5000 e quest'anno ha provato la massima distanza del mezzofondo in pista, i 10000. Primo assaggio in primavera, con vittoria di poco sotto i ventotto minuti, ora il bel successo nell'Hachioji Long Distance Meet di 48 ore fa, una manifestazione sempre ricca di risultati in qualità e quantità. Il 27:33.94 ottenuto con fior di avversari quali James Mwangi (27:38.24) e lo statunitense Derrick (27:38.69), collocano Kwemoi nella stretta cerchia dei mezzofondisti che sanno farsi valere in tutto l'arco delle gare di mezzofondo. Nelle tante serie di Hachioji, ben diciotto atleti sono scesi sotto i ventotto minuti.

Gemma forza quattro

I freddissimi trials inglesi di Liverpool hanno promosso il finalista olimpico dei 5000 metri Andrew Butchart (sesto a Rio), che ha preceduto un'altra stella britannica, Callum Hawkins (il miglior europeo caucasico nelle graduatorie di maratona e mezza maratona nel 2016). Nel cross femminile vittoria di stretto margine, la quarta consecutiva nel Cross Challenge di Liverpool, per Gemma Steel, oro continentale di cross-country nel 2014. Un'altra reginetta del cross europeo, l'oro europeo under 23 di Hyères 2015, la belga Louise Carton, ha registrato una netta affermazione nel cross di Roeselare precedendo di venti secondi la rumena Ancuta Bobocel. Al belga ex-kenyano Isaac Kimeli il successo nel cross uomini.

Altro dall'Europa: titoli irlandesi assegnati a Dublino, con successi di Mark Christie e della outsider Shona Heaslip, campionati under 23 in Polonia dove si è imposta la ben nota Sofia Ennaoui, finalista olimpica sui 1500 metri.

All Africa

Nel panorama campestre del fine settimana, l'evento francese di Leffrinckoucke ha offerto spunti interessanti per la giovane età dei due vincitori. Uno è Selemon Barega, 16enne iridato junior sui 5000 metri, già primo la settimana scorsa in un altro cross transalpino, stavolta vincitore in volata sul connazionale Yeneblo Biyazen e sul kenyano Peter Kiprotich. L'altra è la 17enne Beyenu Degefu, anche lei al titolo mondiale under 20 a Bydgoszcz (sui 3000 metri), che ha regolato di quattro secondi un'altra giovane speranza etiope, Taye Fantu Worku (argento mondiale di categoria sui 1500 metri) e l'altra 17enne ugandese Peruth Chemutai. Quest'ultima vanta già la partecipazione olimpica a Rio, eliminata nelle batterie dei 3000 siepi, e anche una gara in Diamond League (a Shanghai). Tra gli europei di vaglia in gara, l'ex-oro europeo 2013 di cross Sophie Duarte, decima.

In calendario con diversi eventi, i cross francesi hanno offerto anche il classico appuntamento di Volvic, sabato, con successi di Lucy Macharia e del burundiano Thierry Ndikumwenayo (poi quinto ieri a Leffrinckoucke), e ieri il cross internazionale Hubert André di Carmaux (quasi 1800 atleti complessivi al traguardo), vinto dalla algerina Kenza Dahmani (terza nella maratona di Roma dello scorso aprile) sulla kenyana Eshter Wanjiku, e da Ladan Wanjiku. Assente la vincitrice delle due ultime edizioni, Martha Komu, nata in Kenya ma cittadina francese da cinque anni.

Ancora, dai prati francesi, il cross di Hyères andato al kenyano James Kangogo e all'eritrea Mekdes Woldu, quarta la settimana precedente a Allonnes dietro un terzetto di etiopi di età variabile da 20 a 17 anni.

Kenya tre su quattro

Nelle due maratone di spessore tecnico della domenica, La Rochelle (Francia) e San Sebastian (Spagna), tre successi su quattro sono stati firmati da maratoneti kenyani. Nella 42 km francese si sono imposti Emmanuel Ngatuny, terzo quest'anno nella mezza maratona di Berlino, in 2h10:46, e Jane Moraa (2h30:51), già vincitrice nella maratona di Stoccolma in giugno. Triplo Kenya a San Sebastian, con Hosea Kiprono primo in 2h11:51 su David Barmasai (2h15:02, quarto ai mondiali di Daegu) e Paul Kimeli. Tra le donne, firma spagnola di Marisa Casanueva in 2h35:32, vicina al personale di poco inferiore alle 2h35.

Preview: Fukuoka

L'ultima maratona internazionale di elevato significato dell'anno solare cade in calendario domenica prossima, e si disputa a Fukuoka. Per l'edizione numero settanta, è iscritto nuovamente l'ex-recordman mondiale Patrick Makau, vincitore un anno fa in 2h08:18. Presenti atleti di rango quali l'altro kenyano James Kwambai (2h04:27) e l'etiope Yemane Tsegay (2h04:48), argento mondiale un anno fa a Pechino. Per l'Europa, il miglior iscritto è il polacco Szost (2h.07:39 di personale). Tra i runners locali, non poteva mancare Yuki Kawauchi, all'ottava maratona dell'anno. Dopo quattro anni di prestazioni opache, ritiri e infortuni, riappare sulla scena Tariku Bekele, fratello minore di Kenenisa e bronzo olimpico a Londra sui 10000 metri. A Fukuoka è iscritto per l'esordio sui 42 km. Scontro tra titane in Olanda, nella 15 km di Heerenberg: in Olanda si affronteranno la campionessa olimpica di maratona Jemima Sumgong e la due volte campionessa del mondo Edna Kiplagat.

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