Mondo: Boston dei record, Lavillenie 6,01

09 Febbraio 2015

A Boston primati per tutte le età, in attesa dei Millrose Games. Lavillenie vola a 6,01. In arrivo le mezze maratone di Ra’s Al-Khaymah e Barcellona: il profumo è di grandi prestazioni

Simpson, Lagat e le stelle di Boston

Un'ottima edizione del New Balance Indoor Grand Prix di Boston ha offerto risultati di grande livello e una striscia di primati, buoni per tutte le categorie: protagonista di primo piano la miler Jennifer Simpson, vincitrice della Diamond League nel 2014, che ha migliorato il record statunitense delle due miglia indoor portandolo a 9:18.35, cinque secondi meglio di quanto realizzato da Regina Jacobs nell'edizione 2002 del meeting. Una rivincita personale per la Simpson, che l'anno passato sbagliò a contare i giri, compromettendo il tentativo di arrivare al primato. Oltre otto secondi sono stati sottratti, invece, alla miglior prestazione mondiale della staffetta mista (10:42.57 la nuova cifra), con Sarah Brown, Mahogany Jones, Megan Krumpoch e Brenda Martinez. Sotto il vecchio limite, e in lotta fino all'ultimo metro, una selezione newyorchese (10:42.79), terza una staffetta irlandese che in 11:03.07 ha centrato la miglior prestazione europea. Non si è fatto attendere l'exploit di Bernard Lagat: a 40 anni compiuti ha migliorato di ben tredici secondi il mondiale Master dei 3000 metri in 7:48.33, perdendo di un'inezia dall'etiope Gebremeskel (7:48.19).

Nemmeno Nick Willis ha deluso le attese: il mezzofondista kiwi ha stabilito la decima performance di sempre nel miglio e il primato dell'Oceania, coprendo la distanza in 3:51.61. Meno di quattro secondi hanno diviso la 19enne etiope Dawit Seyaum dal record del mondo sui 2000: alla prima uscita stagionale, la Seyaum ha fatto sua la miglior prestazione mondiale juniores in 5:35.46, sesto crono all-time. Ancora dalle corse prolungate, il mondiale stagionale di Treniere Moser sui 1000 in 2:37.86 (seconda la junior Mary Cain, rimasta a due secondi e mezzo dal proprio limite mondiale junior), e il 2:17.00 (ancora sui 1000 metri) di Matt Centrowitz, che ha sfiorato il primato USA di soli 24 centesimi. Nelle altre gare, l'esordio con sconfitta di Asafa Powell sui 60 in 6.52 (Kimmons un centesimo più rapido) e il poderoso mondiale stagionale di Ryan Whiting nel peso (21.43). Ottimo Kimmons, ma non tanto da scalfire in vetta al mondo Kim Collins, che dopo Mosca ha bissato in settimana il suo strepitoso 6.48 a Torun, in Polonia. Ottimo meeting, dunque, succoso antipasto dei classicissimi Millrose Games, in programma sabato prossimo a New York.

Lavillenie-Barber, centimetri a distanza

Mentre il francese saliva di un altro centimetro nella finale del Perche Elite Tour di Nevers, superando la misura di 6,01 e fallendo i tentativi al record mondiale di salto con l'asta a 6,17, la sorpresa della stagione Shawn Barber aggiungeva in Ohio un ulteriore centimetro al primato universitario USA, salendo a 5,88, misura che sempre più colloca il giovane canadese nei piani alti della specialità. Nel ricco fine settimana USA, Boston a parte, mondiali stagionali a raffica nella velocità non breve: 20.57 del bahamense Hart sui 200 a College Station, 22.98 di Cierra White sempre sui 200 e 51.35 di Courtney Okolo sui 400 nel Nuovo Messico.

Da segnalare anche il 5,71 nell'asta dell'inglese di Stoke-on-Trent Steven Lewis, la conferma ad alti livelli di Demi Payne (4,66), che ha vinto il confronto diretto con Sandi Morris (4,56), e il ritorno su tempi di valore di Aries Merritt sui 60 hs (7.57).

Murer di nuovo al top

Nello stesso meeting vinto da Lavillenie con 6,01, la brasiliana campionessa mondiale (indoor e outdoor) Fabiana Murer è tornata a vincere dopo una serie di sconfitte con 4,83, record nazionale e sesta prestazione di sempre al coperto. Alla Murer la vittoria mancava dal meeting di Zurigo della scorsa estate. Per i galletti, gioie anche dall'ostacolista Dimitri Bascou, che a Mondeville ha portato il mondiale stagionale a 7.51 e proseguito la striscia di imbattibilità avviata lo scorso 22 agosto.

Euroquattrocentisti

A parte i britannici, buona parte della nobiltà continentale dei 400 maschili ha gareggiato nel fine settimana: Pavel Maslak è stato il migliore a Chemnitz con 45.82, a due centesimi dallo stagionale, mentre i gemelli Borlée hanno fatto bene sui 500 metri a Gand: 1:01.06 per Kevin, 1:01.28 per Jonathan. 24 ore dopo si sono cimentati anche sui 400, con tempi superiori ai 47 secondi. In Belgio, anche il singolare "world best" sui 400 hs femminili, disputati assai di rado al coperto, portato a 58.10 dalla danese Sara Petersen. Sui 60 hs, 7.98 della Berings, non lontano dal mondiale stagionale della bielorussa Talay, centrato un giorno prima a Linz in 7.94, mentre la campionessa d'Europa di Zurigo Tiffany Porter ha esordito in USA con 7.99.

Primato europeo juniores di Anita Hinriksdottir

La campionessa europea junior di Rieti Anita Hinriksdottir ha migliorato a Hafnarfjordur (Islanda) il record europeo junior degli 800 in 2:01.77, detenuto da lei stessa in 2:01.81. Il primato del mondo appartiene alla etiope Meskerem Legesse, che undici anni fa corse in 2:01.03. Dalle altre sedi europee, il fine settimana ha proiettato la lettone Aiga Grabuste al primato nazionale di salto in lungo (6,82 a Tbilisi), e poco sotto Ivana Spanovic (6,78 ai campionati serbi nell'esordio stagionale in pedana dopo ottime uscite sui 60 piani).

Russia: il siepista Ilgizar Safiulin ha stabilito la miglior prestazione europea indoor sui 2000 siepi, distanza assai praticata in Russia nell'inverno, con 5:21.50. Ancora, 4,70 di Anzhelika Sidorova nell'asta, e il corrispettivo "anziano" di Bernard Lagat, cioè Vyacheslav Shabunin, che a 46 anni continua a correre con eccellenti risultati rapportati all'età, tanto da migliorare il Mondiale Master M45 sui 1500 metri in 3:52.31. Chiudiamo con un altro giovanissimo, il pluriprimatista di getto del peso nella categoria allievi Konrad Bukowiecki, capace di allungare la gittata fino alla soglia dei 20 metri con il peso senior, arrivando a un favoloso 19,96 a nemmeno 18 anni.



Multiple

Un centinaio di punti hanno diviso i due migliori "scorer" della settimana dell'eptathlon: il ceco Adam Helcelet ha vinto a Praga il titolo nazionale con 6.164 punti, mentre il tedesco Kai Kazmirek si è affermato nel Combined Events EA Permit Meet di Tallin con 6.049 punti, battendo tra gli altri il campione europeo di Torino 2009 Mikk Pahapill. Nel pentathlon, il primato mondiale stagionale è arrivato dai campionati bielorussi, dove l'argento europeo indoor Yana Maksimava si è portata a 4.742 punti

Pearson in forma

Dall'altra parte del mondo, la campionessa olimpica dei 100 hs Sally Pearson-McLellan ha iniziato la stagione al fulmicotone, esordendo come di consueto sul piano, e vincendo a Canberra sia i 100 (11.16, sua seconda prestazione personale) che i 200, dove si è migliorata in 22.97 e intravede ancora margini di progresso cronometrico. Dal Canberra Track Classic anche il giavellotto di Kelsey-Lee Roberts (63,78) e l'1:45.38 sugli 800 di Alex Rowe. Da segnalare anche il sensibile miglioramento dello sprinter 21enne Hartmann, sceso a 20.59 sui 200. Nella vicina Nuova Zelanda, il miglior lancio delle ultime stagioni per l'altro giavellottista Stuart Farquhar (82,75). Osservatorio-lanci completato dal 78,02 del campione olimpico di lancio del martello Krisztian Pars in Sud Africa.

Cross, Eritrea-Spagna 2:2

In due cross spagnoli si sono registrati successi eritrei in campo maschile e spagnoli tra le donne: Nguse Amlosom e Diana Martin si sono imposti nel cross di Caceres, mentre a Valladolid hanno vinto Kidane Tadesse e Iris Fuentes-Pila. A Caceres, in particolare, Amlosom ha battuto il connaizonale Kifle, l'ugandese Huru, il campione d'Europa attuale Polat Kemboi e quello ex, Alemayehu Bezabeh.

Preview: Millrose Games

L'élite americana del mezzofondo si riunirà all'Armory Track di New York per la 108ª edizione dei Millrose Games. Mary Cain, Shannon Rowbury, Matt Centrowitz, il neozelandese Nick Willis, Bernard Lagat e Leo Manzano, sono tra i nomi più importanti che animeranno la serata newyorchese. Nel mirino di Lagat c'è il mondiale Master del miglio, fissato a 3:58.15. Iscritti anche il primatista del mondo di decathlon Ashton Eaton sui 60 hs contro alcuni dei migliori specialisti USA, e anche nel lungo contro Will Claye, e Sanya Richards-Ross sui 400.

Mezze maratone, occhio al tempo

Nei prossimi giorni fari puntati su due mezze maratone che si annunciano in odore di primato: la primatista mondiale Florence Kiplagat tornerà domenica a Barcellona, dove lo scorso anno migliorò i record del mondo di mezza maratona (1:05:12) e dei 20 km (passaggio in 1:01:56, con ben 40 secondi sotto il vecchio limite). Con al via personaggi quali Emmanuel Mutai e Atsedu Tsegay, è a rischio anche il record della corsa maschile, detenuto da Eliud Kipchoge in 1:01:04. Stavolta il kenyano non sarà al via, essendo impegnato 48 ore prima nell'altro grande evento della settimana, la mezza maratona di Ra’s Al-Khaymah, dove sono annunciati al via anche Mary Keitany (ex-primatista del mondo), Priscah Jeptoo e un nutrito gruppo di africani con credenziali cronometriche ben inferiori ai 60 minuti.

Marco Buccellato

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Renaud Lavillenie (foto Colombo/FIDAL)


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