Mondo, Bolt e Felix atleti del 2012

26 Novembre 2012

Usain Bolt e Allyson Felix sono le stelle IAAF dell'anno. Firme etiopi a Pechino e Hyderabad. A Fukuoka si prepara l'ultima grande 42km della stagione

di FIDAL

Usain Bolt e Allyson Felix atleti IAAF del 2012

Si sono concluse al Palau Nacional di Barcellona, situato sul meraviglioso sito della collina di Montjuïc, le celebrazioni per il centenario della IAAF, e le cerimonie per l'assegnazione  degli "Year Awards", nel Grand Ballroom del Pullman Skipper Hotel. Il premio di atleti IAAF dell'anno, alla presenza del Principe Alberto di Monaco e del presidente della IAAF Lamine Diack, è andato a Usain Bolt, che è stato insignito del prestigioso riconoscimento per la quarta volta, e alla velocista statunitense Allyson Felix. Entrambi hanno conquistato tre medaglie d'oro ai Giochi di Londra (100, 200 e 4x100, con incluso record del mondo in staffetta per Bolt, i 200 e le due staffette, con primato mondiale in quella veloce, per la Felix). A contendere il premio a Bolt, altri due campioni olimpici e primatisti del mondo nelle rispettive specialità (l'ottocentista David Rudisha e Aries Merritt, re dei 110 ostacoli). Allyson Felix ha battuto la concorrenza di due atlete non statunitensi, la pesista neozelandese Valerie Adams e l'eptatleta britannica Jessica Ennis.

I premi per le performances tecniche del 2012 sono stati assegnati assegnati a David Rudisha (il record mondiale di 1'40"91 sugli 800 metri, ottenuto nella finale olimpica di Londra) e alla staffetta nazionale femminile USA, che nella finale dei Giochi ha limato di ben 55 centesimi il record del mondo di specialità, vecchio di ventisette anni, abbassandolo a 40"82. Altri riconoscimenti: i due "Rising Star Awards" per le stelle nascenti del 2012, sono stati assegnati al campione olimpico di lancio del giavellotto Keshorn Walcott, impronosticabile oro per Trinidad & Tobago, e alla velocista bahamense Antonique Strachan, iridata junior.

Le maratone del fine settimana: Pechino

Dopo lo spostamento di data (era prevista nella classica collocazione di metà ottobre) si è finalmente disputata la trentaduesima edizione della maratona di Pechino, in condizioni di temperatura molto bassa. Il successo maschile è andato all'etiope 28enne Tariku Jufar (altresì conosciuto come Jifar), che si è imposto in 2h09'39". Jufar ha iniziato prestissimo la stagione, vincendo in gennaio la maratona di Houston in 2h06'51", per poi chiudere decimo in aprile a Parigi in 2h09'19". Dietro l'etiope, il kenyano Eliud Kiptanui (2h10'15", ma 2h05'39" di personale) e l'altro etiope Solomon Molla in 2h10'20". Qualche nome illustre fuori dalle prime posizioni, come i kenyani Francis Kiprop (ottavo in 2h14'15" e vincitore uscente del 2011) e Samuel Muturi Mugo (nono in 2h14'40" e secondo un anno fa). Podio tutto cinese nella maratona femminile, rispettivamente con successo e primato personale di Jia Chaofeng (2h27'40"), secondo posto di Sun Lamei (ventun'anni, 2h27'55") e terzo della più conosciuta Sun Weiwei (2h28'03").

Osaka e La Rochelle

Nella maratona giapponese di Osaka successo del primatista nazionale mongolo Ser-Od Bat Ochir in 2h11'52", sui giapponesi Nakamura e Sato (tempi superiori alle due ore e quindici minuti) e sul russo Kulkov. La quasi 40enne Lidia Simon, romena ex-iridata di maratona, ha vinto la gara femminile in 2h33'12" superando la kenyana Julia Mombi (2h34'16"). Nella maratona francese di La Rochelle, località situata sull'Atlantico e con traguardo posto ai piedi di splendide torri e fortezze, successo del kenyano Bushendich in 2h09'12" sui connazionali Nahashon Kimaiyo (2h11'44", terzo sia nel 2011 che nel 2010) e David Toniok Cherono (2h12'14", quarto a Carpi un anno fa).

Successo femminile all'etiope Zerfe Boku in 2h32'59".

La 10 km di Addis Abeba

Successi di Hagos Gebrhiwet e Aberu Kebede nella Great Ethiopian Run di ieri. Gebrhiwet, diciott'anni da pochi giorni, è il primatista mondiale junior dei 5000 metri, dall'alto del suo 12'47"53 ottenuto della Diamond League di Parigi, in luglio, nella gara che ha dettato i migliori tempi della stagione sulla distanza (i migliori dieci risultati della stagione vengono da quella gara). La Kebede, di tre anni più anziana, è invece reduce dal trionfo nella maratona di Berlino dello scorso settembre, vinta in 2h20'30". Gebrhiwet si è imposto in 28'37" su atleti non di primissimo piano, la Kebede ha preceduto in 33'27" la semisconosciuta Tsgereda Girma Ayele (17 anni, ma già 1h11'01" nella mezza maratona) e la più nota Belaynesh Oljira, quinta nei 10000 metri alle recenti olimpiadi di Londra.

India, terra di conquista etiope

I runners etiopi vanno forte anche nella "Jamba Cloud Hyderabad 10km", vinta da Mosinet Geremew in 27'36" e da Yebrqual Melese in 33'21". Gemerew, un atleta di soli venti anni, ha preceduto di un secondo il più maturo kenyano Nicholas Kipkemboi e l'ugandese Jackson Kiprop. La 22enne Melese (1h09'44" meno di due mesi fa in Francia nella mezza maratona), ha prevalso sulla kenyana Beatrice Mutai, terza una settimana fa a Nijmegen dietro le superstars Dibaba e Gelana.

Ekiden a Chiba

La maratona mista a staffetta con tredici nazioni rappresentate (sei frazioni, tre maschili e tre femminili, alternate) ha visto il successo del Kenya in 2h05'06", dieci secondi meno della selezione giapponese. Nella squadra kenyana hanno dato il loro contributo alla vittoria il bronzo olimpico dei 5000 metri Longosiwa, Edwin Soi e il redivivo Philip Mosima, mentre le tre ragazze schierate portano i nomi di Gladys Cherono, Priscah Jeptoo (argento mondiale e olimpico di maratona) e Joyce Chepkurui. Sul podio anche gli Stati Uniti, con l'argento olimpico dei 10000 metri, Galen Rupp, schierato in quinta frazione (si ringrazia Ken Nakamura per le informazioni).

Cross in Europa

Nell'olandese Tilburg (European Athletics Permit Cross-Country Race) bel successo della portoghese Ana Dulce Felix sull'austriaca Adrienne Herzog (vincitrice uscente), mentre la prova maschile è stata vinta da Fayisa Tasama Dame, un etiope di stanza in Belgio e in via di naturalizzazione. Nel Cross de L'Acier di Leffrinckoucke (Francia) le cronache riportano di un duello entusiasmante tra il kenyano 19enne Cornelius Kipruto Kangogo (vincitore) e l'eritreo Tesfaldet, terzo una settimana fa nella 15 km di Nijmegen. Nella gara femminile l'irlandese campionessa europea di cross Britton (cercherà di difendere il titolo europeo tra meno di due settimane a Budapest) è stata battuta dal duo etiope Waganesh-Haylu. Nell'altro cross francese di Volvic vince il kenyano Paul Melly.

Spagna e Portogallo: nel cross di Alcobendas gli spagnoli cedono il passo agli atleti eritrei Teklemariaam Medhin (che ha battuto il forte spagnolo Lamdassem) e Nazaret Weldu (che si è liberata di Diana Martin dopo un bel testa a testa e che aveva vinto anche una settimana prima a Soria). Nella portoghese Torres Vedra dominano la forte Sara Moreira e Jose Rocha.

Trials britannici: a Liverpool il challenge nazionale di cross, valido come selezione per gli Europei di cross di Budapest: sorpresa nella prova maschile per l'affermazione di Jonathan Taylor, su un percorso molto fangoso, davanti al ben più quotato Andy Vernon, mentre più prevedibile era l'esito della prova femminile, andata a Jessica Coulson.

Cross d'oltremare

Campionati canadesi a Vancouver: vincono Cameron Levins (al bis dopo il successo dell'anno scorso), ottimo interprete dei 10000 in pista, e Megan Brown. In Kenya, a Kapsokwony (nel distretto di Mount Elgon), Hosea Macharinyang vince la prova senior maschile sui 12 chilometri, e Magdalene Masai si impone sul percorso femminile di 8 chilometri, ma a impressionare è soprattutto il successo nella prova juniores di Moses Mukono (17anni tra poche ore), già finalista mondiale under 20 a Barcellona.

Pista e pedana, torna Jacko Gill

Nell'Hachioji Distance di Machida il giapponese Yusuke Hasegawa va controcorrente e batte alcuni dei migliori kenyani in circolazione nel Sol Levante. Hasegawa chiude il suo 10000 in 27'50"64, precedendo dopo un serrato finale Patrick Muendo Mwaka di soli ventidue centesimi, e Alex Mwangi di ventisei. Sotto i ventotto minuti anche Tsuyoshi Ugachi (27'55"29). In Nuova Zelanda rientro in pedana del prodigio del getto del peso Jacko Gill, campione del mondo junior sia a 15 anni (a Moncton) che a 17 anni (Barcellona). Gill non lanciava dalla finale mondiale junior di Barcelllona, dove vinse l'oro col peso da sei chilogrammi. Sabato a Waitakere (località dalle origini Maori situata a Ovest di Auckland), Gill ha lanciato con l'attrezzo senior, ottenendo al quarto turno un miglior lancio di 20,05.

News atleti

Mentre dalla Croazia giungono notizie di una Vlašic tornata in salute e in pieno allenamento, il campione olimpico di salto con l'asta Lavillenie minimizza sull'infortunio all'anca occorsogli durante una seduta di pesi. Entrambi dovrebbero essere pronti per la stagione indoor, anche se per la Vlašic non c'è ancora certezza sulla data del rientro in pedana. Il lituano Alekna ha confermato che nonostante i 40 anni compiuti continuerà la carriera per gareggiare nel decimo Campionato del Mondo della carriera, a Mosca. Fine dell'attività annunciata, invece, per il velocista britannico Tyrone Edgar (10"06 di personale).

Lutti, scompare Prudencio

Il brasiliano Nelson Prudêncio è scomparso all'età di 68 anni. Alle Olimpiadi di Città del Messico vinse l'argento nella finale del salto triplo, al termine di una delle più grandi competizioni di sempre nella specialità, dove nel corso della gara stabilì il record del mondo con 17,27, strappandolo all'azzurro Giuseppe Gentile (17,22 pochi minuti prima), prima che il sovietico-georgiano Sanayev scrivesse la parola fine con 17,39, ancora record del mondo e strabiliante oro. Prudêncio fu medaglia di bronzo quattro anni dopo a Monaco con 17,05, battuto ancora da Saneyev e dal tedesco democratico Jörg Drehmel. La Russia perde a 69 anni Rashid Sharafetdinov, primo sovietico a scednere sotto i ventotto minuti sui 10000 metri e medagia di bronzo agli Europei di Helsinki del 1971.

Previews: Mutai, Lel, Gebrselassie

Geoffrey Mutai, il maratoneta più veloce della storia (ma non primatista del mondo) e anche del 2012 (2h04'15" a Berlino) torna nel prossimo fine settimana: il kenyano sarà al via della 15 chilometri di Heerenberg, in Olanda. In Giappone si disputa l'ultima grande maratona dell'anno solare, a Fukuoka, con un cast di ottimo livello, illuminato dalla presenza di Haile Gebrselassie, dei kenyani Martin Lel, Isaac Macharia, James Mwangi, Cyrus Njui, Harun Njoroge e Martin Mathathi, e dell'ucraino Baranovskyy. Molta attesa la prova del giapponese Kawauchi, un maratoneta non professionista e vera celebrità nel movimento sportivo locale. Esordio per lo statunitense di origini africane Trafeh.



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