Mondo, America sotto i riflettori

30 Giugno 2014

L'atletica USA in salute a Sacramento. Verdetti nelle Americhe anche in Giamaica, Bahamas, in attesa del ritorno dei grandi meetings europei.

di Marco Buccellato

USA, le cinque giornate di Sacramento
Giganti che si succedono: le gerarchia dei pesisti USA, racchiusa nel tris Cantwell-Hoffa-Whiting che ha dominato la scena nazionale nelle ultime stagioni, ha cambiato volto e si è rinnovata, complice l'infortunio di Whiting (campione mondiale indoor a Sopot) e la rinuncia di Cantwell. Il solo Hoffa è riuscito a tenere botta, terzo con 20,78, di fronte all'eccellente confronto messo in piedi da Joe Kovacs e Kurtis Roberts. Quest'ultimo, allungato il primato personale a 21,47 nella finale, ha ceduto di fronte all'eccezionale 22,03 di Kovacs al penultimo turno di lanci, record mondiale stagionale outdoor. La misura permette a Kovacs di entrare nell'èlite della specialità, è il 21° atleta a superare i 22 metri all'aperto. Dietro, la nuova generazione si fa sotto con Jonathan Jones, Richard Garrett, senza dimenticare chi ha già abbondantemente superato i 21 metri, come l'ex-campione mondiale allievi Crouser e il pesista dell'Alaska Clarke.

Hardee e Claye
Senza dimenticare il sesto titolo nazionale conquistato da Galen Rupp (28:12.07 sui 10000, un record), l'ennesimo di Bernard Lagat (13:31.41 sui 5000) e la curiosità destata da Alysia Johnson-Montano, che ha gareggiato nelle batterie degli 800 ormai prossima al parto, la copertina dei campionati va però a chi ha fatto registrare le migliori prestazioni tecniche: Trey Hardee, il decatleta due volte iridato, che dopo una magnifica prima giornata "girata" a 4.441 punti, ha portato il primato mondiale stagionale a 8.599, regolando di quasi 800 punti il secondo classificato. Will Claye, il triplista dell'anno scorrendo i risultati, che nell'ennesima battaglia contro Christian Taylor ha sfoderato la miglior gara della carriera, con 17,64 e 17,65 (lui che aveva un PB di 17,66), prima del botto finale di 17,75, a 1 cm dal mondiale stagionale del cubano Pichardo.

Corsa cieca
Quella di Francena McCorory, che col titolo in 49.48 continua l'opera di autorisarcimento per le difficoltà personali patìte da giovanissima e i numerosi infortuni occorsi negli anni iniziali della carriera. Corre sbirciando le curve, laasciandosi guidare dall'istinto. Dietro di lei, il prepotente ritorno di Sanya Richards-Ross (49.66), tornata in auge dopo i problemi fisici dell'ultimo biennio. Peccato per il forfait di LaShawn Merritt nei 400 maschili dopo le batterie (titolo a Gil Roberts in 44.53, anche per lui un ritorno dopo ultime stagioni in chiaroscuro).

Ostacoli a caduta
Beffa finale per Ronald Ash, finito sulla pista proprio sul più bello dopo aver realizzato un magnifico 12.99 in semifinale, mondiale stagionale e crono che ne fa il 15° specialista a scendere sotto i 13 secondi. Titolo al nome emergente Devon Allen in 13.16 appena ventoso, stesso tempo per Ryan Wilson, solo terzo il campione del mondo Oliver, addirittura quinto l'ex-iridato Richardson, quest'anno a basso regime. Finale thrilling anche tra le ragazze, con Dawn Harper-Nelson (12.55) e Queen Harrison (12.56) divise da un centesimo, terza l'ottima Lolo Jones (12.65 ma 12.55 in semifinale come ai tempi belli), e la superstar Brianna Rollins appena quinta. Meno male che non fosse annata di Trials.

In auge anche Kori Carter nella finale dei 400hs femminili, vinta in 53.84 sulla bianca Moline (54.00).

Due metri
La misura con cui ha vinto la finale dell'alto femminile ha permesso a Inika McPherson di diventare la 57ª atleta a superare i 2 metri all'aperto. Di taglia non superlativa (1,68), ha migliorato due volte il personale, prima con 1,97, poi al primo assalto a 2,00, lasciando sotto di sé due medagliate globali come Chaunté Lowe (1,94) e Brigetta Barrett (1,91). Nell'alto maschile titolo al favorito Kynard (2,35), con tre errori al possibile record nazionale di 2,41. Ancora salti: Jeff Henderson, che aveva recentemente vinto in Diamond League a New York con 8,33, è andato ancora più lontano nella finale del lungo esordendo con 8,43 legale e con 8,52 ventoso. 6,92 per Brittney Reese nella finale femminile (sesto titolo) dopo una gara iniziata all'insegna dei nulli, davanti alla Bartoletta-Madison (6,88). Nell'asta, ottavo titolo per Jenn Suhr con 4,60.

Sprint
La stessa Bartoletta ha vinto il titolo dei 100 in 11.15 con forte vento contrario, approfittando del forfait di Tori Bowie, che in semifinale era scesa a 10.91 con vento nei limiti. Vento avverso anche nella finale maschile andata al piccolo Rodgers in 10.09 (9.80 ventoso in semifinale). 200 metri: titolo maschile al bronzo iridato Curtis Mitchell in 20.13 dopo il 19.99 (2,1 m/s) delle semifinali). Titolo femminile a Jeneba Tarmoh in un ventosissimo 22.06, con lotta serrata che ha visto Kimberlyn Duncan seconda in 22.10 e Joanne Atkins terza in 22.19. Per finire, 1:44.30 di Solomon sugli 800, 1:58.70 di Ajee' Wilson tra le donne, e successo della Simpson nei 1500 in 4:04.96 davanti alla baby-terribile Mary Cain (4:06.34).

Campionati nazionali nelle Americhe, Giamaica etc.
Senza Bolt, non sono mancate le sorprese, come la sconfitta di Warren Weir nei 200 (20.17), battuto da Rasheed Dwyer (20.04, personale), e quella di Parchment nei 110hs (13.29), superato da Riley (13.27). Tra i risultati, il mondiale stagionale dei 400hs donne di Kaliese Spencer in 53.41, la finale maschile andata a Roxroy Cato (48.48, personale) su Annsert Whyte (48.58, idem), il doppio meno-11 di Veronica Campbell-Brown (10.96 dopo il 10.97 in semifinale). Nei 100 maschili successo di Nickel Ashmeade in 10.06 (10.02 in semifinale), con Nesta Carter che ha rinunciato alla finale. 400 donne: 50.05 di Novlene Williams-Mills su Christine Day (50.16), già scesa a 50.51 in semifinale. Altri titoli: 400 uomini a Akheem Gauntlett in 45.00 e 200 donne a Anneisha McLaughlin in 22.79.

Canada, Bahamas, St.Kitts, Barbados
In Canada, campionati nazionali a Moncton: tra i migliori risultati il 20.60 del pesista Nedow, il 2,28 di Drouin nell'alto, il 73,78 della martellista Frizell. Sprint mortificato dal vento contrario, con risultati modesti. Bahamas a Nassau: doppietta sprint uomini per Shavez Hart (10.11/20.57) e 44.97 di LaToy Williams sui 400. St.Kitts a Basseterre: grande show di Antoine Adams, 10.01 sui 100 (personale eguagliato) e 20.08 sui 200 (record nazionale).

Le Barbados a Waterford: nei 110hs 13.37 di Shane Brathwaite (non l'ex-iridato Ryan, infortunatosi in batteria) e 13.39 di Greggmar Swift. Colombiani a Medellin: 14,52 di Caterine Ibarguen nel triplo, 20.35 ventoso di Bernardo Valoyes sui 200 e bis sui 400 in 45.68.

Campionati britannici a Birmingham
Non è ancora tempo di abdicare per il 36enne Dwain Chambers, all'ennesimo titolo conquistato in 10.12, due centesimi su Aikines-Aryeetey e sei sul prodigio junior Ujah. Perde invece Adam Gemili, battuto sui 200 sotto la pioggia in 20.61 da Talbot (20.42). Bellissima la finale dei 100 donne, vinta da Asha Philip in 11.11, e con Ashleigh Nelson e Jodie Williams (11.15) divise da due millesimi. Katarina Johnson-Thompson (6,81 nel lungo) ha realizzato una delle migliori prestazioni tecniche dei campionati, Goldie Sayers è tornata in efficienza fisica aggiudicandosi il giavellotto con 62,75. William Sharman ha dominato i 110hs in 13.18 ventoso.  

EuroStorl
A Schonebeck il due volte iridato di getto del peso David Storl ha migliorato il personale all'aperto con un eccellente 21,90. In Germania anche il classico meeting di salti di Bad Langensalza, dove il cinese Li Jinzhe ha portato il record nazionale a un grandioso 8,47 con vento nullo all'ultimo salto. Tanti i risultati di spessore negli ultimi giorni nell'area europea, non sempre per mano di atleti del continente. Il qatariano Femi Ogunode ha brillato a Sofia con 10.08 e 20.06 (record nazionale). La giavellottista lettone Madara Palameika ha vinto nel meeting intitolato al grande Janis Lusis (a Jelgava) con 66,15, primato nazionale. Prima del 12.99 dello statunitense Ash, il cubano Ortega aveva eguagliato il mondiale stagionale dei 110hs in 13.12 a Nancy, con ottime prestazioni anche per l'altro cubano Yordan O´Farrill (13.24) e Dimitri Bascou (personale di 13.25). Altro: 1,98 dell'ucraina Okuneva al Lonskyy Memorial di Berdichev, 1:44.39 del gibutiano Souleiman a Sollentuna, dove Genzebe Dibaba ha fallito un nuovo assalto al record mondiale dei 2000 in 5:29.42. Tra i giovanissimi, la campionessa mondiale allieva Florentina Marincu si è portata a 6,71 al primo anno da junior a Bucarest (6,73 ventoso). Multiple a Ratingen: successi di Rico Freimuth con 8.356 punti e di Lilli Schwarzkopf con 6.426. Non c'entra con l'Europa, ma val la pena segnalare il ritorno di Jacko Gill, che nelle isole Cook ha vinto la gara di peso dei campionati oceanici con 20,70. Infine, Pitkämäki: dopo la vittoria nei Paavo Nurmi Games di Turku (85,89), ha confermato il momento magico al Javelin Carnival di Pihtipudas con 85,12.

Settimana campale
Il rientro di Tyson Gay a Losanna (poi a Montreuil), dove Merritt-James è il clou di un meeting ricchissimo di motivi di interesse, la Diamond League con Powell, Lemaitre e Thompson che fa tappa a Parigi, Edmonton con Gatlin. Grande sprint e non solo, con medaglie olimpiche e mondiali in pista e pedana in quantità spaziale. Divertimento assicurato.

SEGUICI SU: Twitter: @atleticaitalia | Facebook: www.facebook.com/fidal.it



Condividi con
Seguici su: