Mondo: 110 volte Millrose Games

13 Febbraio 2017

Edizione super del meeting indoor più vecchio del mondo. Duplantis ancora mondiale junior (5,75). Oltre venti record mondiali stagionali nel weekend. Bolt tris di successi nelle Nitro Series.

di Marco Buccellato

LA CARICA DEI CENTODIECI - L'edizione n. 110 del meeting indoor più vecchio del mondo, i Millrose Games di New York, è stata onorata da undici primati mondiali stagionali, di cui nove su distanze non contemplate nei programmi ufficiali. Il meeting è stato splendido, onorando l'antica fama di miglior spettacolo dell'atletica al coperto. In un caso (il miglio maschile) il nuovo limite 2017 è stato prima eguagliato dallo statunitense Soratos nella serie "minore" (3:54.23), poi abbassato di un secondo netto (3:53.23) dal connazionale Jenkins. Ricapitolando gli altri nove, precedenza alle ragazze: 4,82 della campionessa olimpica Stefanidi nell'asta, 1:58.27 di Ajee' Wilson sugli 800 (record nazionale e miglior tempo degli ultimi sei anni), 4:19.89 di Sifan Hassan nel miglio (quarta performer all-time e quinta prestazione assoluta), 35.71 sui 300 metri dell'altra olimpionica Shaunae Miller (ora signora Uibo), che ha raggiunto Quanera Hayes al terzo posto nelle graduatorie di sempre, e 1:07.34 di Courtney Okolo sui 500 metri, terza prestazione di sempre.

QUATTRO + UNO - Oltre all'uno-due nel miglio, ecco l'uno-due sulle due miglia: l'8:11.33 di Ben True, anticipato dal 7:40.80 di Ryan Hill al passaggio dei 3000.

Altra America con Brandon Kidder sui 1000 metri (2:19.92) e Vernon Norwood, che coprendo la distanza dei 500 in 1:00.11 si è collocato in terza posizione nella storia dei due giri e mezzo al coperto.

DUPLANTIS-BIS 5,75 - Non è finita: il fresco neoprimatista mondiale indoor under 20 Armand "Mondo" Duplantis, classe 1999, svedese figlio d'arte, nella gara di asta junior ha alzato di tre centimetri il limite realizzato sette giorni prima in Louisiana, portandolo a 5,75. Si sentiva in grado di arrivare a 5,80 e pareggiare il record di papà Greg (l'amore per una svedese è alla base della doppia nazionalità di Armand). L'occasione non mancherà. In questo gioco di record in successione, non ancora ratificati ufficialmente per ovvii motivi di tempistica delle procedure, entra in ballo anche il 5,70 dello statunitense Chris Nilsen, classe 1998, realizzato a Fayetteville nella notte di venerdì. A proposito di primati under 20, negli ultimi giorni ne abbiamo registrati ben quattro a livello europeo: l'8:05.61 dello svedese Suldan Hassan sui 3000 metri, il 21.11 sui 200 metri dello sprinter polacco Dominik Smosarski, l'8.17 sui 60 ostacoli di un'altra polacca, ostacolista Klaudia Siciarz, e i 5.862 punti nell'eptathlon under 20 del ceco Ondrej Kopecky.

WARHOLM "WORLD BEST" SUI 300hs - Ancora in vetrina il campione del mondo allievi di Donetsk 2013. Dopo aver portato il record nazionale dei 400 indoor a una prestazione cronometrica mai raggiunta da altri norvegesi neanche all'aperto, ne ha combinata un'altra delle sue sulla pista di Tampere, una via di mezzo tra le piste classiche e lo stretto anello del regolamento indoor, lunga 300 metri.

Warholm ha corso il raramente allestito 300hs pareggiando la miglior prestazione mondiale indoor del sudafricano Llewellyn Herbert (34.92), realizzata sulla stessa pista nel 1999. L'evento era il Nordic Match (Finlandia prima tra i maschi, Svezia tra le donne), in cui è stata organizzata anche una gara di disco indoor, vinta dallo svedese Daniel Ståhl con 66,90, seconda prestazione indoor di sempre dietro il "mondiale" di Gerd Kanter (69,51). Ståhl si colloca in mezzo a due giganti. Al terzo posto della poco affollata statistica c'è infatti l'ex-primatista mondiale all'aperto Wolfgang Schmidt con 66,20.   

WORLD AROUND THE CLOCK - Non solo Millrose Games: il lungo weekend ha prodotto oltre venti nuove migliori prestazioni 2017. Emergono tecnicamente soprattutto il sensazioale 45.02 di Fred Kerley, collegian di Texas A&M (ora quinto di sempre con la settima prestazione assoluta e il miglior tempo degli ultimi dodici anni), la doppia volata della sprinter bianca Hannah Cunliffe (7.07 e 22.60). Prima del risultato-monstre dell'olandese Hassan a New York, Shelby Houlihan aveva centrato il miglior tempo dell'anno sul miglio correndo in 4:24.16 a Boston. Ancora: 3:29.74 del quartetto femminile di Texas A&M in staffetta, 20.46 di Coleman sui 200, 17,19 del triplista giamaicano Pullen a Fayetteville e un 7.44-bis sui 60hs di Andrew Pozzi ai campionati nazionali di Sheffield. A Berlino Ivana Spanovic è atterrata al miglior salto della stagione con 6,87.

NITRO DUE E TRE - Non c'è tre senza Bolt, è la legge di Usain, e così è stato anche negli ultimi due appuntamenti del neonato circuito Nitro Athletics Melbourne Series. Il team All-Stars del giamaicano, ancora impegnato con la 4x100 mista e nell'ultima tappa sui 150 (15.28) ha dominato il trittico di meetings concepiti con un'impronta inedita e divertente. Nella natìa Giamaica di Bolt, intanto, si è registrato un altro lancio da catapulta di Fredrick Dacres, il discobolo già oro mondiale nelle categorie giovanili: il record nazionale di 68,67 di tre settimane fa è già stato migliorato sabato a Kingston con 68,88 al termine di una serie esente da nulli.

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