Mondo, 1,96 della 17enne Patterson

09 Dicembre 2013

In Australia l'oro mondiale allieve nel salto in alto a Donetsk Eleanor Patterson eguaglia la miglior prestazione under 18. Martin Lel torna ma delude. Indoor USA in partenza.

Outdoor, squilli degli antipodi

Come ogni anno solare, l'attività outdoor australe inizia al tepore dei primi caldi novembrini e dicembrini mentre in Europa incombe il gelo. Proprio dall'Australia arriva quella che è, in ordine cronologico, la quinta miglior prestazione mondiale allievi femminile della stagione (tre "world best" nel martello e uno dei 100 ostacoli), ed è un risultato di grande rilievo. Con un miglioramento di ben 8 centimetri in una sola gara, la campionessa mondiale under 18 di salto in alto Eleanor Patterson ha eguagliato, con la misura di 1,96, un limite che fu stabilito due volte in passato: nel 1981 dalla sudafricana Charmaine Gale-Weavers, e tre anni dopo dall'allora sovietica (ma kazaka di Alma-Ata) Olga Turchak, due atlete che, nel proseguimento della carriera, toccarono anche i due metri. La Turchak, in particolare, è ancora la detentrice (in coabitazione con l'allora tedesca dell'Est Heike Balck) del record mondiale juniores con 2,01.

La Patterson, 17 anni e mezzo e oro a Donestk con il primato personale fissato a 1,88 davanti all'azzurra Erika Furlani, nella gara-capolavoro di sabato a Townsville (gli All-School Championships) si è dapprima eguagliata, poi è salita di ben 4 cm a 1,92 (con tre prove), e infine è salita ancora a 1,94 (già primato australiano junior) e infine a 1,96. In stato di grazia, ha cercato anche l'1,98 del record nazionale assoluto da eguagliare, senza successo. Dopo il trionfo di Donetsk, la Patterson era tornata in pedana un mese e mezzo fa, conquistando a Melbourne il titolo nazionale allievi con 1,85.

Walsh record

Dall'emisfero australe, l'Oceania sorride anche sul versante neozelandese, per merito del pesista 21enne Tom Walsh (sesto ai mondiali allievi 2009 di Bressanone), segnalato in questa rubrica la settimana scorsa per aver avvicinato, con un lancio di 20,30, il primato nazionale del campione del mondo junior Jacko Gill. Ebbene, il record è capitolato sotto le bordate di Walsh 48 ore fa, che in trasferta australiana a Melbourne si è migliorato con 20,45, un lancio che lo colloca tra i primi trenta pesisti della stagione, e che rappresenta la terza prestazione mondiale under 23 del 2013.

Maratone: il ritorno di Martin Lel

Tempeste e nubifragi, con spruzzi di neve e formazione di ghiaccio, hanno indotto gli organizzatori di due maratone USA a chiudere anzitempo i battenti: si tratta delle corse di Dallas e Memphis, che avrebbero arricchito un'agenda statunitense piuttosto fitta. Si è regolarmente corso invece a Honolulu e Sacramento, dove le temperature rilevate sono state di alcuni gradi sopra le medie stagionali, in particolare a Honolulu (edizione n.41, la terza maratona USA per partecipazioni). Qui si è registrato il rientro alle gare di Martin Lel, un atleta che nell'ultimo decennio ha scritto la storia delle maratone-top, e ha firmato successi a grappoli a Londra e New York, ma troppo spesso è stato costretto al forfait in extremis a causa di problemi fisici, nelle ultime stagioni (come un mese fa a New York).



Lel ha concluso sesto in 2:21:16, mentre la vittoria è andata al kenyano Gilbert Chepkwony in 2:18:46, davanti all'ex-vincitore della corsa Nicholas Chelimo e al più noto Solomon Bushendich (due anni fa vincitore a Milano e bronzo mondiale junior nel 2002 sui 10000). Nella 42 km femminile doppietta etiope con Ehitu Kiros in 2:36:02, otto secondi meglio di Woynishet Girma 2:36:10, prima due anni fa), e solo terza la vincitrice uscente, la siberiana Valentina Galimova in 2:36:13. Iscritto, ma messo K.O. da un infortunio in settimana, anche Abdi Abdirahman, notissimo runner di nazionalità statunitense.

Le altre corse

Giunta all'edizione n.31, la Maratona Internazionale della California (a Sacramento) è stata vinta dal favorito kenyano Weldon Kirui (2:14:35) e dalla statunitense Becky Wade, un'esordiente di 24 anni che in un ottimo 2:31:24 ha avuto ragione della kenyana, a lungo leader della gara, Sarah Kiptoo, atleta che ha disputato la quarta maratona della stagione (2:26:32 il miglior risultato), e deludente in ottobre con l'ottavo posto a Toronto.

In Europa, le due maratone spagnole di ieri hanno prodotto un buon 2:11:59 dell'etiope Andualem Belay Shiferaw a Castellon e il 2:16:53 dell'altro etiope Wubishet Girum a Malaga. In Svizzera, quel Patrick Ereng che una settimana fa aveva nettamente battuto nella 15 km olandese di Heerenberg il primatista del mondo di maratona Wilson Kipsang, è stato sconfitto a sua volta nella "Course de l´Escalade" di Ginevra dall'altro kenyano Abraham Kipyatich. Nella corsa femminile successo-bis di Cynthia Kosgei (prima anche a Basilea la scorsa settimana) davanti a Jane Muia, che a sua volta era reduce dal successo di Heerenberg.

Cross

Un mese dopo il successo nel cross spagnolo d'apertura di stagione a Soria, l'ugandese 23enne Dickson Huru ha concesso il bis a Granollers (edizione n.47), mentre tra le donne l'altra ugandese Rebecca Cheptegei (attivissima in Spagna) si è imposta con relativa facilità dopo uno scorso weekend in cui aveva vinto in 24 ore a Aranda de Duero ed era arrivata seconda a Quintanar. Lo stesso Huru aveva gareggiato a Aranda de Duero, dove aveva chiuso terzo.

Indoor USA

Parte col consueto anticipo la stagione USA, mentre nei giorni delle festività natalizie sono previsti i primi appuntamenti in Russia. In evidenza, nel calendario statunitense, soprattutto i pesisti: Curtis Jensen (20,29), Mason Finley (20,12) e Ricardo Chavez (20,06 con un miglioramente di circa un metro e mezzo) hanno aperto i tabellini over-20 metri della specialità. Già in archivio il primo "sub-6.60" nella velocità, autore Keith Ricks (6.59), uno sprinter 23enne visto quest'anno in Italia gareggiare al Golden Gala, al Memorial Nebiolo e al Terra Sarda (per i risultati si ringrazia Carles Baronet).

Salgono di quota, in avvio di stagione, anche due altisti: con un progresso di 10 centimetri, il russo Mikhail Veryovkin, che a Kinesma, sulle rive del Volga, si è portato a 2,25. Negli USA, Garrett Huyler è salito a 2,24.

Premi

Due campioni del mondo a Mosca, LaShawn Merritt e Brianna Rollins, soon stati insigniti a Indianapolis dei premi Jesse Owens e Jackie Joyner-Kersee. Il Comitato Olimpico della Nigeria ha premiato come atleta dell'anno Blessing Okagbare, che a Mosca ha vinto l'argento nel lungo (a 2 cm dall'oro) e conquistato il bronzo nei 200, oltre ad aver stabilito il record africano dei 100 in 10.79 nel corso della stagione. Per la federazione russa, gli atleti dell'anno sono i campioni mondiali Aleksandr Menkov (lungo) e Yelena Isinbayeva (asta).

Meetings

Dopo il salvataggio della riunione olandese di Hengelo, potrà continuare a esistere anche il Memorial Van Damme nello stadio di Re Baldovino a Bruxelles, spazzando via le nubi nere di un progetto relativo a un nuovo stadio nazionale privo della pista di atletica. Per alcune stagioni, prima della costruzione di un nuovo impianto per le gare di atletica, in grado di ospitare 40.000 spettatori, il meeting belga è salvo. Disco rosso, invece, per due riunioni indoor: il meeting francese di Val du Reuil e il meeting tedesco di Lipsia non si disputeranno nel 2014.

Lutti

A 92 anni è scomparso Emmanuel McDonald Bailey, bronzo olimpico nel 1952 sui 100 metri per la Gran Bretagna. Un anno prima, in un incontro internazionale disputato al Partizan Stadium di Belgrado, eguagliò in 10.2 il record mondiale dei 100 metri, in successione a una mezza dozzina di sprinters del continente americano che, dopo Jesse Owens nel 1936, detenne in coabitazione il limite. Nativo di Trinidad, Bailey si è spento a Port of Spain. A soli 34 anni e mezzo è scomparsa la lunghista bielorussa Iryna Charnushenka-Stasiuk (6,74 di personale e svariati titoli nazionali), che gareggiò ai Giochi di Pechino 2008, l'ultimo anno di attività (grazie a Alfons Juck).

Nuova Delhi

La mezza maratona in programma nella città indiana, domenica prossima, offre un cast ricco di molti personaggi di qualità con primati personali inferiori all'ora in campo maschile e una mezza dozzina di ragazze in grado di correre le distanza in meno di 68 minuti. Tra gli iscritti, i kenyani Wilson Kiprop (già iridato di mezza maratona), il sensazionale Dennis Kimetto, Sammy Kitwara, Geoffrey Kipsang, Vincent Chepkok e gli etiopi Atsedu Tsegay e Yakob Jarso. In campo femminile, i nomi di Lucy Kabuu-Wangui, Florence Kiplagat, Paskalia Kipkoech, Emily Chebet, Gladys Cherono e Lineth Chepkurui.

Marco Buccellato

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Brianna Rollins (Colombo/FIDAL)


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