Mondiali, marcia spagnola su Pechino

23 Agosto 2015

La 20km all'iberico Miguel Angel Lopez (1h19:14), che supera nel finale il cinese Wang, bronzo al canadese Thorne. Azzurri nelle retrovie: Stano, diciannovesimo, il migliore (1h22:53)

di Marco Sicari

Il 27enne Miguel Angel Lopez Lopez completa un triennio da sogno vincendo il titolo mondiale dei 20km di marcia a Pechino, dopo che due stagioni fa, a Mosca, era stato di bronzo, e che l'anno scorso, agli Europei di Zurigo, era stato capace di prendersi l'oro. Un vero e proprio trionfo, ottenuto grazie ad una condotta di gara più che giudiziosa, e con il tempo di 1h19:14 (primato personale). Battendo, in casa loro, cosa da sottolineare, i favoritissimi cinesi. Secondo è Wang (1h19:29), riuscito a mantenere la posizione nonostante le difficoltà accusate nell'ultima frazione di gara. Terzo, a sorpresa, il 22enne canadese Benjamin Thorne (poche settimane fa argento all'Universiade di Gwagiu), con il primato nazionale portato a 1h19:57. Tre continenti sul podio, a sottolineare l'universalità della marcia, troppo spesso sottovalutata da chi non ne conosce la diffusione. Gli azzurri, come chiaro fin dal via (ma probabilmente già dalla vigilia), sono fuori dai giochi di vertice. Massimo Stano (1h22:53) è diciannovesimo, Giorgio Rubino (1h23:23, ventesimo) lo segue a pochi passi, Federico Tontodonati è 27esimo (1h24:33).

LA CRONACA DELLA GARA

Finish
E' Lopez ad entrare sulla pista dello Stadio Nazionale, ed è un successo meritato (1h19:14, PB), per la cifra stilistica, per la condotta di gara (saggia in ogni momento), per la caratura dell'atleta. Wang è secondo (1h19:29), mentre al terzo posto, completando una rimonta pazzesca, spunta il canadese Thorne, che firma il primato nazionale (1h19:57). Stano (diciannovesimo in 1h22:16) è il migliore degli azzurri, Rubino è 20esimo (1h23:23), Tontodonati 27esimo (1h24:33).

18km
Il ricongiungimento in testa arriva all'altezza del 17esimo chilometro: Lopez colma lo svantaggio nei confronti di Wang, che appare in crisi, e si accoda, sfruttandone il ritmo. I due procedono appaiati al comando, ma sembra una lunga attesa dell'azione finale da parte dello spagnolo. Wang continua a fare il ritmo, sfrutta tutti i rifornimenti bagnandosi abbondantemente, Lopez è palesemente in attesa. A due chilometri, il kick decisivo: l'iberico se ne va, e per farlo non deve nemmeno dannarsi tanto, viste le crescenti difficoltà del compagno di fuga. Nelle retrovie, con gli ordini di classifica rimescolati da squalifiche e crisi, cresce Massimo Stano, segnalato in rimonta.

15km
L'azione di uno dei favoriti della vigilia, il cinese Zhen Wang, provoca una netta frattura in testa alla gara. Dopo un paio di chilometri il protagonista è leader solitario, con un passaggio al quindicesimo km (59:53, split da 19:32) che testimonia della violenza del cambio di ritmo. Dietro di lui, staccato, lo spagnolo Miguel Angel Lopez si libera della morsa degli altri cinesi, e viaggia, anche in questo caso in solitaria, al secondo posto. Terza piazza per Cai.

10km
Passaggio a metà in 40:21, con uin gruppo di una decina di atleti, comprendente, tra gli altri, i cinesi Cai, Chen, e Wang, il colombiano Arevalo, lo spagnolo Lopez (il campione europeo di Zurigo, e bronzo a Mosca). L'andatura è molto regolare, ma la temperatura in salita comincia a mietere vittime. Il primatista del mondo, il giapponese Suzuki, è costretto al ritiro attorno alla metà del percorso. Gli azzurri sono molto più indietro. Rubino viaggia intorno al trentesimo posto, nel secondo gruppo. In rimonta Stano, partito molto più lentamente dei compagni, che ha superato da poco Tontodonati.

Ha preso il via da pochi minuti la prima gara della seconda giornata dsei Campionati del Mondo, a Pechino. E' la 20km di marcia, nella quale sono impegnati tre azzurri: Giorgio Rubino, Massimo Stano e Federico Tontodonati. Temperatura più mite di ieri, circa 24 gradi, alla partenza della prova. Sessantuno gli atleti iscrtti.

LE PAROLE DEGLI AZZURRI

Massimo Stano è un 23enne pugliese di Palo del Colle (BA), ma da un paio d'anni ha fatto le valige e si è trasferito insieme alla fidanzata Fatima a Sesto San Giovanni (MI) per farsi seguire dal tecnico Alessandro Gandellini: "L'esperienza degli Europei di Zurigo è servita e stavolta non ho fatto l'errore di partire troppo forte con il rischio di trovarmi a luce spenta nel finale. Anche sei il caldo non era fortissimo, non era il caso di fare cavolate, ma negli ultimi chilometri sono riuscito a guadagnare diverse posizioni. Questo ventesimo posto è un bel punto di partenza e pensare che, a causa di una microfrattura alla tibia sinistra, rischiavo quasi di non esserci a Mondiali. Mi sento un ventista, ma penso che per essere un vero marciatore prima o poi bisogna provare anche la 50km. Magari in futuro, ora mi concentro sul sogno olimpico di Rio 2016".  

Il romano Giorgio Rubino analizza così il suo risultato: "Non sono contento, una gara come questa non è degna del mio nome. Arrivare ventunesimo conta poco. Il 2015 a tratti e per diversi motivi non è stato un anno facile. Per fortuna grazie al mio tecnico Alessandro Garozzo sto facendo un percorso di ricostruzione nel fisico e nella testa proiettato sull'Olimpiade di Rio. Onestamente mi aspettavo condizioni climatiche peggiori di queste, gli altri sono andati veramente forte. Finalmente si intravvede qualche segno di pulizia in questa specialità, un Mondiale senza russi forse non se l'aspettava nessuno".

Non è soddisfatto il torinese Federico Tontodonati: "Pensavo di poter fare meglio. E' stata una brutta gara, davanti sono partiti come pazzi. Io sono passato veloce al quinto chilometro e ho un po' frenato, ma poi non sono riuscito più a rientrare". 

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Giorgio Rubino, Massimo Stano e Federico Tontodonati (foto Colombo/FIDAL)


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