Mondiali indoor, Torrieri-Gibilisco: finale!



Il modo, è senz\'altro rocambolesco. Ma la sostanza, parla chiaro: un azzurro torna in una finale mondiale indoor dello sprint dopo 14 anni. E\' Marco Torrieri, secondo nella sua semifinale in 20.91 dopo la squalifica dello statunitense Bobby Williams, che lo aveva preceduto per la piazza d\'onore - buona per la finale - di soli 4 centesimi (vittoria al britannico Devonish in 20.63). Torrieri imita Sandro Floris, che nel 1989, a Budapest, fu quarto. \"E\' una grande soddisfazione - le parole di Torrieri - anche se sono cosciente di non aver corso una bella semifinale. Ero stanco dopo la batteria di questa mattina (vinta in 20.78, ndr), le gambe erano dure. Sono partito bene, ma all\'attacco della seconda curva, mi sono reso conto di non avere molte energie a disposizione. Con la corda dell\'occhio ho visto l\'americano vicino, fin troppo. La squalifica? Sono le regole del gioco\". Il titolo si assegnerà domani, alle 18.30 locali (le 19.30 italiane). Stefano Dacastello, l\'altro azzurro impegnasto nelle semifinali dei 200, è fuori: chiude in 21.20. Finale guadagnata - alla grande - per Beppe Gibilisco: il siracusano valica 5,65, e guadagna un posto nel turno conclusivo di domani pomeriggio. Dopo tanto penare per i ritardi nell\'arrivo a Birmingham delle sue aste, Gibilisco ottiene un riconoscimento significativo, in una stagione che lo ha già visto migliorare il primato italiano in sala, fino a 5,71. Sicura la sua condotta di gara: esordio a 5,40, valicato al primo tentativo, e poi 5,60 e 5,65 superati alla seconda prova. Gibilisco, Torrieri e la Martinez saranno tutti impegnati nelle finali di domani. Nulla da fare, al contrario, per Manuela Levorato: il sogno di entrare nella finale iridata è rimasto tale: l\'azzurra ha chiuso la semifinale (corsa nella svantaggiosa terza corsia, più stretta di quelle esterne nei piccoli anelli indoor) in 23.52, finendo quarta. \"Il sorteggio delle corsie - il commento della Levorato - ha certamente pesato. Non sono stata fortunata: correre in terza è tutta un\'altra cosa, in curva, io salivo e le altre scendevano...Mi dispiace perché stavo bene, ma comunque è un\'esperienza: c\'è da sistemare qualcosa, lavorerò duro per farlo\". Tra le ammesse alla finale, spicca il 22.31 realizzato dalla statunitense Michelle Collins, miglior prestazione mondiale 2003. Assegnati i titoli dei 60 metri: oro all\'ucraina Zhanna Block in 7.04 davanti a Williams (Usa, 7.16) e Edwards (Usa, 7.17). Quarta l\'immortale Merlene Ottey, naturalizzata slovena, in 7.20. Tra gli uomini, oro iridato per lo statunitense Justin Gatlin (6.46) davanti a Collins (San Kitty, 6.53) e Gardener (Gran Bretagna, 6.55). Nel Pentathlon femminile, titolo alla giovanissima (20 anni) svedese Carolina Kluft, astro non più nascente della specialità, dopo il record del Mondo Junior e i titoli mondiali di categoria ed europeo assoluto del 2002. Il suo sorriso ed il suo entusiasmo giovanile sono un manifesto per l\'atletica del futuro. Discrete le prove degli azzurri in gara nel pomeriggio: Rabino e Collio, già capaci di conquistare la semifinale dei 60 metri, ottengono in questo turno rispettivamente 6.73 e 6.71. Rabbia soprattutto per Collio: con 6.67 (in mattinata aveva corso in 6.66) avrebbe ottenuto un posto nella finale! Un\'occasione d\'oro sprecata. Tra le donne, sempre nei 60, Erica Marchetti ha confermato in semifinale il tempo della batteria, fermando il cronometro sul 7.41, a due centesimi dal personale. Sfortunato l\'altista Andrea Bettinelli: supera 2,25, misura buona per arrivare in finale, ma alla terza prova: è fuori per maggior numero di salti. E i tre tentativi a 2,27 sono tutti falliti di un soffio. Incolore la prestazione di Edoardo Vallet sui 400: il suo 47.77 è troppo lontano (olte un secondo) dal 46.69 di Genova, appena due settimane fa. Male il mezzofondo: Vincenti (ottavo nella seconda batteria in 3:45.93) e Obrist (settimo nella terza in 3:43.97) non riescono mai a dire la loro nei 1500 metri. Fuori subito anche Christian Neunhauserer negli 800 metri: il suo 1:49.54, al termine di una prova tattica, non è sufficiente per l\'accesso alla semifinale.
Nelle foto da Birmingham, Marco Torrieri (in alto) e Magdelin martinez (OMEGA/Fidal)

File allegati:
- Tutti i risultati



Condividi con
Seguici su: