Mondiali, gli azzurri di alto e marcia

26 Agosto 2015

Gli altisti Fassinotti e Tamberi, le marciatrici Giorgi e Rigaudo e i cinquantisti De Luca, Caporaso e Giupponi si raccontano alla vigilia del loro esordio a Pechino

Giornata di incontri con la stampa a Casa Italiana Atletica con la parola agli azzurri impegnati nelle prossime giornate dei Mondiali di Pechino: le ragazze della 20km di marcia (28 agosto, ore 2:30), gli altisti (28 agosto, qualificazione ore 3:45) e i marciatori della 50km (29 agosto, ore 1:30). La marciatrice Elisa Rigaudo torna a Pechino sette anni dopo il bronzo mondiale sotto la pioggia del 2008: "Ho ancora tanta energia e rientrare in quello stadio sarà una bella emozione. Eccomi al mio settimo Mondiale e se otto mesi fa ho deciso di rimettere le scarpe ed allenarmi è perchè ritengo di avere ancora qualcosa da dire. La 20km maschile ci ha dato diversi input, il caldo e l'umiditò sona condizioni difficili, ma non proibitive. A dirla tutta dentro di me - scherza la piemontese - ogni sera faccio la danza della pioggia, ma il clima sarà lo stesso per tutte. Non mi sento come quella che deve salvare l'Italia, punto a finire la mia gara ed ottenere un gran risultato per me stessa. Se faccio questo e ne sarò soddisfatta vorrà dire che ho raggiunto anche quello che gli altri si aspettano da me. Il fatto che non ci siano le russe può sembrare un vantaggio, ma i conti non si fanno semplicemente sulla carta. Siamo ad un Mondiale e possono farsi avanti Paesi che non ci aspettiamo".

Eleonora Giorgi, la primatista italiana della 20km di marcia è tranquilla: "Non sento addosso una particolare pressione, ma mi sono serena ed emozionata come prima di qualunque altra gara. Sono molto orgogliosa di rappresentare l'Italia. Gli accrediti stagionali qui contano fino ad un certo punto, perchè servirà fare soprattutto una gara giudiziosa nel gruppo di testa in mezzo a tante incognite come quella del clima. E' caldo a Pechino, ma anche a Milano prima di partire non è che se si stesse poi molto meglio!" Inevitabile un commento sulle avversarie: "Su tutte Liu Hong, la cinese primatista mondiale che in casa parte sicuramente sa super favorita.

Da tenere d'occhio anche l'argento e il bronzo europeo di Zurigo, l'ucraina Olyanovska e la ceca Drahotova, e poi...le italiane! La gara vera comincerà dopo il 15esimo chilometro".  

"Penso di essere nella migliore condizione della mia vita a parte questi due centimetri del mio corpo - dichiara Marco Fassinotti indicando la caviglia destra -. Da un mesetto ho un piccolo fastidio che con tempismo impeccabile si è acutizzato in questi giorni. Lo stiamo trattando con antifiammatori, terapia manuale e laser. A livello di piazzamenti questa stagione è stata ottima, e nella mia mente c'è l'ispirazione di fare qualcosa di importante anche a Pechino".  "Mi diverte vedere Gianmarco - aggiunge l'altista piemontese - anche se io non farei mai quello che combina lui. Abbiamo caratteri diversi, ma c'è spazio per tutti. Io sono un tipo più riflessivo ed è stata una scelta riflessiva anche quella di andare ad allenarmi all'estero con Fuzz Ahmed, coach di atleti medagliati nelle ultime due Olimpiadi come Mason e Grabarz. Ci è voluto coraggio, ma non è detto che quello che ho fatto io possa andar bene per chiunque. L'orario della qualificazione? Non è un particolare pensiero, il mio tecnico mi fa allenare sempre alle 9:15".

"Dai, fatti crescere la barba anche tu!" la replica del primatista italiano assoluto Gianmarco Tamberi. "Sono in ottima forma e il periodo di avvicinamento è andato molto bene. Ultimamente l'asticella alta l'ho avuto spesso davanti agli occhi, ma ad un Mondiale non ci può essere mai nulla di scontato. E' vero che Bondarenko viene da un infortunio e che Barshim ha cambiato parecchie cose a livello di tecnica, ma non penso che qui se ne staranno da parte. Sarà una gara apertissima e dietro i super big siamo in tanti allo stesso livello. Io terrei d'occhio il cinese Zhang Guowei, se la gioca in casa ed avrà uno stadio intero a fare il tifo per lui. Intanto pensiamo alla qualificazione, venerdì per saltare direttamente in finale serve 2,31 e di mattina non è facile per nessuno. Confido di riuscirci senza sprecare troppe energie".

"Io ho la fortuna/sfortuna - commenta scherzando il marchigiano - di aver una padre-allenatore (Marco, azzurro a Mosca 1980 ed ex primatista italiano indoor, ndr). E' meno facile staccarsi, ma tutto tra noi è sempre andato bene anche se ora vivo per conto mio ad Ancona. Anche nel periodo più nero quando gli infortuni mi tenevano al palo, non ho mai pensato di cambiare strada".    

Marco De Luca riflette sui 50km che lo attendono tra pochi giorni sulle strade della capitale cinese: "La preparazione è andata liscia e anche se l'obiettivo 2015 era la Coppa Europa, non sono venuto qui per fare un'esperienza. Questo è il sesto Mondiale della mia carriera!  Mi aspetto una gara difficile in cui non bisognerà stare a guardare troppo il cronometro, ma servirà stare attenti per raccogliere molto nella seconda parte quando la temperatura salirà. Il caldo nei 15km finali sarà davvero un brutto avversario". Sulla stessa linea anche le parole di Matteo Giupponi: "Ho lavorato tanto e bene per arrivare qui in condizione. Ci sarà tanto da guadagnare nella parte finale" e Teodorico Caporaso: "Il clima condizionerà tutto. Vengo dal personale in Coppa Europa, ma qui sarà tutta un'altra gara".

a.g.

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Marco Fassinotti e Gianmarco Tamberi (foto Colombo/FIDAL)


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