Mondiali U20: 4x400 missione compiuta

23 Luglio 2016

Superano il turno i due quartetti azzurri Borga-Tirnetta-Marchiando-Mangione e Mezzaluna-Aceti-Lopez-Sibilio, nella mattina della quinta giornata a Bydgoszcz (Polonia)

L’Italia avrà entrambe le staffette 4x400 in finale ai Campionati Mondiali Under 20 di Bydgoszcz, in Polonia. Nella mattinata della quinta giornata le prime a scendere in pista sono le ragazze: Rebecca Borga, Alessia Tirnetta, Eleonora Marchiando e Alice Mangione sono seconde in batteria in 3:38.23 dietro a Giamaica (miglior crono mondiale U20 del 2016 in 3:33.18) e a pari merito con le padrone di casa della Polonia. Le imitano i coetanei, terzi in 3:09.42 dopo USA e Germania con Umberto Mezzaluna, Vladimir Aceti, Brayan Lopez e il 17enne campione europeo allievi dei 400 ostacoli Alessandro Sibilio. Finali domani a partire dalle 17.30, a chiusura della manifestazione. In mattinata erano scesi in pista anche Giacomo Brandi e Niccolò Coppini, entrambi al primato personale nei 10 chilometri di marcia rispettivamente in 42:19.49 (15°) e 44:19.72 (37°). Resta lontano dai propri limiti invece Leonardo Fabbri, che dopo il 28° posto nel peso di martedì oggi è 36° nel disco (52,09). Si prosegue nel pomeriggio con Sara Fantini e Matteo Capello nelle finali di martello e asta, Dario De Caro e Sergiy Polikarpenko nei 5000, Nicla Mosetti nella semifinale dei 100 ostacoli e, alle 19:35, la finale della 4x100 uomini con in ultima frazione il vice-iridato dei 100 metri Filippo Tortu.

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I MONDIALI U20 IN DIRETTA TV
sabato 23 luglio: RaiSport 2 ore 17.00-20.00; RaiSport 1 ore 18.00-20.15; Eurosport 2 ore 17.00-19.55
domenica 24 luglio: RaiSport 2 ore 16.00-18.20; Eurosport 2 ore 16.00-18.00

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di Anna Chiara Spigarolo

LA CRONACA GARA PER GARA (mattina)

Disco U (qualificazioni) – A sorpresa il turno se lo aggiudica – per quello che può valere un primo posto in qualificazione – il 17enne del Qatar Mohamed Ibrahim Moaaz, che si migliora di due spanne fino a 62,79. Basta un unico lancio anche al duo tedesco composto da Merten Howe (62,16) e soprattutto Clemens Prüfer (61,41), il grande favorito per la finale di domani alle 16.10. Konrad Bukowiecki, il ragazzone che nella prima giornata ha infiammato Bydgoszcz conquistando titolo e record mondiale, fa tremare il pubblico di casa con due nulli. Poi, il boato, perché 60,31 è ampiamente sufficiente a entrare fra i dodici. C’è poco da dire invece sulla gara del colosso toscano Leonardo Fabbri, che ottiene 52,09 al primo turno e poi annulla i due tentativi successivi perché davvero poco convincenti. In pratica, lo stesso copione delle qualificazioni del peso di martedì. A cinque metri dal proprio miglior risultato in carriera, è 36° del turno. Per la qualificazione servivano 57,62.

4x400 U (batterie) – L’Italia schiera il toscano di Piombino Umberto Mezzaluna, il semifinalista individuale Vladimir Aceti, Brayan Lopez e il 17enne Alessandro Sibilio, arrivato in Polonia direttamente dagli Europei allievi di Tbilisi dove ha vinto l’oro nei 400 ostacoli. Con la corsia del Kenya che rimane vuota, e mentre gli americani s’involano verso la vittoria in 3:07.87, gli azzurrini combattono (subendo qualche sgarbo ai limiti della scorrettezza) con la Germania per il secondo posto. Gli split dicono 47.2 per Mezzaluna e Aceti, 46.9 per Lopez e 47.8 per il giovane Sibilio che sembra trattenersi nei primi 200 metri, facendosi superare anche dal tedesco Marvin Schlegel, per poi scatenare i cavalli nell’ultimo mezzo giro. Germania seconda in 3:08.50, Italia terza in 3:09.42.

Domani alle 17.50 l’Italia sarà ai blocchi della finale, in ottava corsia. Un traguardo conquistato da tre staffette sulle quattro portate in Polonia: le due del miglio e la 4x100 maschile.

4x400 D (batterie) – Dai blocchi c’è la semifinalista della gara individuale Rebecca Borga, che si batte molto bene fino agli ultimi 40 metri, quando la stanchezza si fa sentire in modo acuto. La veneta, che agli Assoluti di Rieti ha messo seriamente in pericolo il record italiano junior di Alexia Oberstolz, consegna (54.7 il suo parziale) il testimone ad Alessia Tirnetta. Mentre la Giamaica prende il largo, la siciliana di Nettuno si batte con la polacca per conservare il secondo posto (54.6). La terza frazione è quella con più bagarre, con le indiane e francesi a tentare la rimonta. L’ostacolista Eleonora Marchiando esita un po’ nella prima parte ma poi si mette il coltello fra i denti, allarga i gomiti quando serve per portare il testimone (in 54.5) ad Alice Mangione (54.2). La siciliana si batte bene, sorpresa sul filo di lana dal rientro arrembante della polacca Natalia Kaczmarek. Il photofinish decreta l’assoluta parità in 3:38.23, ma poco importa perché la finale è comunque in cassaforte. Davanti, il quartetto giamaicano intanto ha fatto segnare il miglior crono mondiale under 20 del 2016 in 3:33.18.

10km marcia (FINALE) – Arriva dalla marcia il primo oro della spedizione della Gran Bretagna in Polonia, grazie al biondissimo Callum Willkinson, in testa dal 4 chilometro. Era addirittura dal 1964 che un britannico non vinceva un titolo globale nella marcia. Dopo un primo chilometro di assaggio, è il turco Korkmaz a mettersi davanti, fino al quarto mille quando Wilkinson e il compagno di squadra Tyler Jones prendono l’iniziativa premendo un po’ sull’acceleratore e siglando 21:11 a metà gara. Uno dei favoriti, Manuel Bermudez, perde terreno, mentre davanti Wilkinson continua imperterrito a macinare giri e staccato l’etiope Algaw, resta a giocarsi la vittoria con Amores (Ecuador) e Korkmaz. Sul traguardo arriva anche dalla miglior prestazione mondiale junior del 2016 in 40:41.62, con Amores al PB di 40:43.33 e Korkmaz al record turco di 40:45.53. Più indietro gli azzurrini combattono fra gli inseguitori. Giacomo Brandi rimane un po’ imbottigliato nel gruppone, marciando una prima parte da 21:17 (4:06 dai 3.000 ai 4.000, quando davanti cambiano marcia) e la seconda da 21:02. Con un po’ più di coraggio nelle prime battute probabilmente si poteva entrare fra i 12, ma il marchigiano (che è al primo anno di categoria) festeggia comunque il primato personale su pista in 42:19.49 (15°). Nuovo PB anche per Niccolò Coppini. Il toscano passa in 21:52 ai 5km, cominciando ad accusare un po’ di fatica dall’ottavo (4:34): si migliora comunque nettamente in 44:19.72 (37°).

LE ALTRE FINALI - Oltre alla marcia, nella sessione del mattino, insolitamente si assegnano medaglie anche in altre due gare. Quinto successo consecutivo (e ottavo in totale) dell’Etiopia sui 5000 donne: Kalkidan Fentie stronca la resistenza delle avversarie con un paio di accelerazioni letali, piazzando quella decisiva nell’ultimo giro, e trionfa in 15:29.64. Poi mostra tutta la sua inesperienza, proseguendo la corsa anche dopo l’arrivo, prima di essere bloccata dalle urla festanti dei connazionali. La cinese Chen Ting si migliora nel triplo due volte in altrettanti giorni: 13,77 in qualificazione e 13,85 (+1.4) in una finale vinta da outsider, ma nettamente, sulla greca Konstadina Romeou che a sua volta centra il personal best con 13,55. Nella sfida per il bronzo, con due atlete a 13,49, è il secondo miglior salto ottenuto all’ultimo tentativo a premiare la romena Georgiana Anitei, oro europeo allieve quest’anno dopo quello mondiale under 18 della scorsa stagione. (l.c.)

Giorno 6 - Domenica 24 luglio
Sessione pomeridiana

16.00

Alto F (finale)

 

16.05

100hs F (finale)

ev. Mosetti

16.10

Disco M (finale)

 

16.20

3000st M (finale)

CHIAPPINELLI

16.45

1500m F (finale)

 

17.10

800m M (finale)

 

17.30

4x400m F (finale)

ITALIA

17.50

4x400m M (finale)

ITALIA



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