Mondiali: Rose Chelimo regina di maratona

06 Agosto 2017

La maratoneta ex-keniana del Bahrain vince in 2h27:11. Sfuma per sette secondi il sogno del tris iridato di Edna Kiplagat

di Marco Buccellato

Ai Campionati del Mondo di Londra il titolo iridato della maratona femminile va a Rose Chelimo, 28enne ex-keniana da poco meno di due anni atleta del Bahrain, che vince in 2h27:11. E' il primo oro nella storia della maratona mondiale per il piccolo e prezioso arcipelago del Golfo Persico. Battuta la 38enne keniana Edna Kiplagat che per soli sette secondi (2h28:18) vede sfumare il sogno di diventare la prima donna a vincere tre edizioni dei campionati del mondo sui 42 km. Il bronzo va alla statunitense Amy Cragg in 2h27:18, stesso crono della Kiplagat, in un finale emozionante e in cui non sono mancati i colpi di scena.

Una gara dall'avvio a ritmo tutt'altro che sostenuto, con passaggio di poco inferiore ai 36' al decimo chilometro, condotta in avvio dall'intraprendenza della portoghese Caterina Ribeiro, poi dalla britannica Alyson Dixon, transitata a metà percorso in 1h14:20 con una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo delle atlete migliori. L'aggancio alla britannica è cosa fatta prima del 30° km (1h45.52), con tutte le favorite per le medaglie ancora della partita. Il ritrmo non sale per la dozzina di atlete di testa, che comprende le keynane Edna Kiplagat, Cheyech e Kiprop, Mare e Birhane Dibaba, la runners del Bahrain Chelimo e Kirwa, l'altra etiope Demise, le statunitensi Cragg e Burla e un altro paio di asiatiche, la nordcoreana Kim e la giapponese Kiyota. Al 35° km (2h03:47) si procede in compagnia, ma il gruppo si allunga per l'azione della Chelimo e della Kirwa, cui si accoda in breve la due volte iridata Kiplagat insieme alla connazionale Cheyech e la Cragg

Allo scoccare delle 2h20 di gara, Edna Kiplagat prende l'iniziativa e stacca Rose Chelimo, accumulando in breve una quindicina di secondi di vantaggio, ma l'ex-kenyana ora in forza al Bahrain ritrova slancio e sorpassa a sua volta la Kiplagat a 1500 metri dal traguardo, presentandosi per prima a Tower Bridge per un bellissimo e mai scontato finale. E' la Chelimo, seconda in primavera a Boston e ottava ai Giochi di Rio, a vincere in 2h27:11, primo oro nella maratona iridata al Bahrain dopo il bronzo di Eunice Kirwa a Pechino, oggi sesta. Sfuma in extremis il sogno di Edna Kiplagat, il terzo titolo mondiale, per un'inezia. Sono solo sette i secondi che separano la kenyana (2h27:18) dalla Chelimo, ma riesce a tenere al collo l'argento dal ritorno della statunitese Amy Cragg (2h27:18 anche per lei), la sorpresa più grande del podio odierno, nona un anno fa nella maratona olimpica di Rio. Gli USA non centravano la medaglia mondiale sui 42 km femminili addirittura dall'argento di Marianne Dickerson, Helsinki 1983, prima edizione del campionato del mondo. Giù dal podio in 2h27:21 l'altra kenyana Flomena Cheyech Daniel, quinta la Demise. Le altre favorite per il titolo, Mare e Berhane Dibaba e Helah Kiprop, chiudono entro la decima posizione.

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