Mondiali, Kiprop oro per la storia

30 Agosto 2015

Al kenyano manca un titolo mondiale per eguagliare le imprese di Hicham El Guerrouj. La medaglia più importante del Kenya a Pechino è la sua.

di Marco Buccellato

Asbel Kebenei Kiprop è unico, per caratteristiche fisiche, tra i grandi interpreti del mezzofondo veloce, non solo nel presente. Grazie ai magistrali ultimi 150 metri della finale di Pechino ha conquistato la medaglia d'oro del 1500 metri per la terza volta consecutiva, un'impresa che gli ha permesso di pareggiare l'algerino Noureddine Morceli, che vinse tre edizioni di fila dei campionati del mondo dal 1991 al 1995. Con tre titoli mondiali, Kiprop ora tampina da una sola lunghezza Hicham El Guerrouj, autore di uno strepitoso poker dal 1997 al 2003. Il suo oro (la cinquantesima medaglia d'oro del Kenya nella storia dei mondiali) unita all'argento di Manangoi, permette al Kenya di migliorare il record di medaglie vinte nei 1500 metri uomini dal Marocco (4-2-1) e di avere due medaglie in più dei nordafricani (3-5-1), pur se i quattro ori marocchini di El Guerrouj lasciano i kenyani ancora al secondo posto. Il bottino di Kiprop ai mondiali avrebbe potuto essere ancora più pingue se, nel 2007 a Osaka (da 18enne) e nel 2009 a Berlino, non fosse rimasto giù dal podio sempre per due decimi o poco più.

Solo il Kenya per l'accoppiata

Determinante per il successo del Kenya nel medagliere iridato 2015, l'oro di Kiprop abbinato all'argento di Manangoi ha anche bissato il favoloso uno-due messo a segno dai miler kenyani a Daegu nel 2011, quando ad accompagnare sul podio Kiprop fu Silas Kiplagat, secondo, un altro kenyano. L'impresa di conquistare oro e argento nella stessa edizione dei mondiali da un solo paese non è riuscita a nessun altro della storia dei campionati del mondo. In sede Olimpica invece sì: l'ultima accoppiata oro-argento fu merito di Sebastian Coe e Steve Ovett nell'edizione di Los Angeles 1984.

Il Club dei tre

Kiprop è parte dell'esclusivo terzetto di campionissimi capaci di abbinare l'oro mondiale a quello olimpico. Morceli aggiunse l'oro di Atlanta 1996 ai tre successi iridati di fila nei cinque anni precedenti. El Guerrouj vendicò a Atene l'inopinata sconfitta olimpica di Sydney, sommando finalmente l'oro olimpico ai quattro titoli mondiali di Atene, Siviglia, Edmonton e Parigi. Kiprop ha messo ora il tassello numero tre alla collezione di titoli mondiali, dopo aver conquistato ancor prima l'oro olimpico. A Pechino, e dove se no, sette anni fa. Ancora un oro, magari a Londra nel 2017 quando avrà appena 28 anni, e il pareggio di El Guerrouj sarà cosa fatta. Dovesse vincere anche a Rio, Kiprop supererebbe anzitempo il marocchino, con gli ori di due Olimpiadi e di tre mondiali appesi in bacheca.

A proposito di chi vinse una medaglia a Pechino in sede olimpica, capace di ripetersi al Bird's Nest sette anni dopo ai mondiali conclusisi oggi, ecco l'elenco, con l'esclusione delle staffette e dei relativi frazionisti (per esempio Sanya Richards-Ross oro nel 2008 sui 400 e argento oggi con la 4x400)

Uomini
Usain Bolt: 100 e 200 (oro e oro-bis)
LaShawn Merritt: 400 (oro nel 2008, argento nel 2015)
Asbel Kiprop: 1500 (due ori anche lui)
Brimin Kipruto: siepi (oro alle Olimpiadi, bronzo al mondiale)
Nelson Evora: triplo (oro alle Olimpiadi, bronzo al mondiale)
Piotr Malachowski: disco (argento alle Olimpiadi, oro ai mondiali)
Tero Pitkämäki: giavellotto (bronzo allora, bronzo adesso)
Jared Tallent: 50km di marcia (due volte all'argento)

Donne
Shelly-Ann Fraser-Pryce: 100 (oro e oro-bis)
Veronica Campbell-Brown: 200 (oro alle Olimpiadi 2008, bronzo mondiale 2015)
Blanka Vlašic: alto (due volte d'argento, sempre a causa di une errore su misure inferiori)
Anna Chicherova: alto (bronzo in entrambe le occasioni)
Zhang Wenxiu: martello (bronzo sette anni fa, argento nel 2015)

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