Mondiali, Bencosme: "Londra nel destino"

06 Agosto 2017

Le parole degli azzurri nella terza giornata della rassegna iridata. 

JOSE BENCOSME, batterie 400hs - “Mi immaginavo una gara più veloce, sono partito con l’idea di dover correre più forte. Nei primi ostacoli però ho razionalizzato la situazione e capito che i ritmi non erano folli. Nel rettilineo finale non ho premuto troppo sull’acceleratore, è stato sufficiente controllare per la qualificazione diretta”. Dalla semifinale olimpica di Londra 2012 alla semifinale mondiale di Londra 2017. In mezzo 4 anni di infortuni, senza correre i 400 ostacoli: “Londra è proprio nel mio destino! Questo stadio mi piace tantissimo e mi porta fortuna. È stato un periodo molto duro, oggi sono qui solo grazie alla tenacia mia e di chi lavora con me. Cinque anni che mi hanno forgiato, sono più forte fisicamente e mentalmente... Ma il vero Benco deve ancora uscire! In allenamento esprimo dei tempi e ho delle sensazioni che ancora non ho realizzato in gara. Ci proverò domani sera per conquistare la finale. Servirà correre sotto i 49 secondi, ma io mi sono allenato per questo. Ci credo”. Che cosa ti ha detto il tuo coach, Fabrizio Mori? “Corri!”.

LORENZO VERGANI, batterie 400hs - “Mi do un sei e mezzo. Sono soddisfatto per la gestione della tensione e per l’approccio a una gara di così alto livello, mentre potevo essere più attento tecnicamente. Ho fatto un errore al nono ostacolo che mi è costato caro nel finale”. Per essere un esordiente, hai dimostrato nervi saldi: “È stata una bella emozione ma l’ho gestita bene, dal momento in cui mi sono messo sui blocchi ho pensato solo a fare la mia gara, ero molto concentrato. Questo 2017 mi ha portato a risultati che non mi aspettavo: due crono sotto i 50 secondi, il titolo Italiano Assoluto, una corsia ai Mondiali… niente di tutto questo era in programma. Certo oggi avrei potuto fare qualcosa in più, e portare a casa un’altra soddisfazione”.

BENEDICTA CHIGBOLU, batterie 400 - Arriva in zona mista arrabbiata come non mai. “Com’è possibile?! Non mi spiego come la mia batteria sia stata così lenta! Non sono di certo venuta qui per correre in 53.00, volevo il mio record personale. Sono amareggiata, 53.00 non è quello che valgo. Dovrò analizzare la gara e cercare di capire cosa è successo. Le uniche spiegazioni che posso trovare a caldo sono il vento forte nel rettilineo opposto e la corsia esterna... Non ho visto le mie avversarie fino ai 300 metri, forse ho perso i riferimenti. Mi ha ingannata la polacca Justyna Swiety in ottava corsia, è un'atleta da 51.15 ed era al mio fianco, questo mi ha tranquillizzata ma alla fine lei ha chiuso in 53 alto. Ho cercato di fare la mia gara e dare il massimo, nei 100 metri finali sono riuscita a recuperare. Uscire in batteria è veramente una delusione, spero di conservare questa rabbia per la 4x400". 

ALA ZOGHLAMI, 3000 siepi - “Sapevo di star bene, sono felice per il primato personale ma allo stesso tempo so che valgo qualcosa di meno. Ho un crono in testa ma fino a che non lo vedrò stampato nei risultati non conta nulla. Lo stadio è impressionante, non mi aspettavo tutto questo pubblico già la mattina alle 10. Il mio gemello Osama mi ha fatto l’in bocca al lupo ieri sera, abbiamo scherzato un po’ tra fratelli... Non appena starà bene, sarà in grado anche lui di correre a questi livelli”.

YOHANES CHIAPPINELLI

ABDOULLAH BAMOUSSA

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