Mondiali Allievi, avanti con le corse

16 Luglio 2015

Promossi in semifinale gli azzurrini delle corse: passano Verderio (59.60, 5a delle batterie), Olivieri, Federico Cesati (8° del turno, 52.68 PB), Di Panfilo e Romani.

di Raul Leoni

Mondiali allievi, continua nel pomeriggio di Cali il bel momento degli azzurri impegnati sulla pista del “Pascual Guerrero”: come nella sessione mattutina, tutti gli italiani al via delle prove di corsa passano il turno, ad eccezione della siepista Erica Sorrentino (comunque alle prese con un compito difficile, se non proibitivo). Fatto sta che ritroveremo in semifinale nei 400hs femminile Ilaria Verderio (5^ delle batterie con 59.60) e Linda Olivieri (60.23), mentre nella prova maschile la sorpresa arriva da Federico Cesati in grande progresso (8° del turno con 52.68 PB), in compagnia dell’altro debuttante, il romano Mattia Di Panfilo (ripescato a 53.64). Autorevole passaggio del turno per il sedicenne napoletano Andrea Romani negli 800m (1:52.35). Eliminati gli interpreti dei concorsi.

IL MONDIALE DEGLI ALTRI – Quattro le finali in programma nella prima giornata: l’ultimo start dei 100 metri lascia un po’ di rammarico, perché l’azzurro Filippo Tortu sarebbe probabilmente stato un valido avversario per l’oro di giornata Abdul Hakim Sani Brown, il giapponese di padre ghanese (10.28/-0.4, dopo aver eguagliato sia in batteria sia in semifinale il suo miglior tempo di partenza a 10.30). Solito duello tra etiopi e kenyane nei 3000m allieve e vittoria all’etiope Shuru Bulo, con irresistibile progressione finale (9:01.12): la migliore europea finisce 12^ e solo la nostra Marta Zenoni – alle prese nella seconda giornata con la batteria degli 800 metri – avrebbe probabilmente avuto possibilità di un piazzamento a ridosso delle africane. Poi i primi due titoli nei lanci: la moldava Alexandra Emilianov - 16 anni ancora da compiere - vince il disco con il nuovo PB 52.78, battendo la quarta dei Giochi di Nanchino, la montenegrina Kristina Rakocevic (51.41), mentre il titolo del peso allievi va al sorprendente statunitense Adrian Piperi, che incrementa il suo personale di quasi un metro (22.00) e strappa l’oro al favorito polacco Szymon Mazur (21.77).

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LE GARE DELLA PRIMA GIORNATA (pomeriggio 15 luglio, ora italiana 16 luglio)

800m M (batterie) – La prova del fuoco per il debuttante Andrea Romani, che gioca da veterano consumato nella quarta delle cinque batterie del programma: passano in tre, ma nel complesso questo gruppo è il più veloce ed i promossi sono addirittura sei. Gran merito al napoletano, che fa 1:52.35 dietro il britannico Ben Greenwood ed è 9° nel computo generale dei tempi: in ogni caso come le gambe varrà la testa, a maggior ragione nelle tre semifinali di domani dove si combatterà con la formula 2+2. L’azzurro c’è.

400m M (decathlon) – Va in archivio la prima giornata delle multiple e Marco Leone manca ancora l’appuntamento con un miglioramento parziale: 53.57 è oltre un secondo peggio del suo PB, in una gara che sembra ormai segnata. Si va a dormire in 22^ posizione con 3089 punti: nel parziale della gara tricolore di Roma il lombardo ne aveva messi insieme 3413. Ma anche ai piani alti c’è chi deve mordere il freno: ribaltone in testa, grazie al 49.93 del francese Ludovic Besson, che prende il comando (4106 punti) mentre Hausenberg – appesantito da una zavorra di 52.44 nell’ultima gara – affonda al terzo posto (4075, superato dall’americano George Patrick, 4077).

2000st F (batterie) – La prima eliminazione in pista per la spedizione azzurra arriva dalle siepi: ma oggettivamente il compito di Erica Sorrentino aveva ben poche possibilità di riuscita. Certo, i tempi di ripescaggio sarebbero stati teoricamente alla portata della ragazza cavese: ma quello che taglia le gambe in circostanze del genere è il gioco tattico delle più forti, in certi casi molto ma molto più forti. Fatto sta che le due kenyane Tuei (6:26.70) e Chespol (6:31.97) giocano a chi è più brava nelle due batterie del programma, la seconda vede l’azzurra al 15° posto (7:23.70, a circa 20” dal suo PB) e il totale del turno la piazza al 28°. L’unica europea ad avere un ruolo tra le 15 finaliste potrebbe essere l’ungherese Lili Toth, quella che fece piangere di rabbia ai Giochi giovanili di Nanchino l’azzurra Nicole Reina, battuta per il bronzo olimpico.

Triplo M (qualificazione) – Continuano le eliminazioni nei concorsi: stavolta tocca a Fabio Camattari e il leit-motiv è sempre lo stesso, serviva migliorarsi per avere almeno una chance (12° ripescato a 15.00: ma c’è da dire che il contemporaneo inserimento del lungo nel programma di giornata ha tolto dalla starting list qualche “doppiatore” di rango). Il triplista veneto non è reattivo come sulla pedana tricolore di Milano e – dopo un 14.54/+0.4 che sembra di assaggio – finisce per spegnersi: resta quello il suo miglior salto, per il 19° posto del turno. C’è chi fa molto peggio, come il romeno Grecu che manda a referto tre nulli partendo da una base relativamente tranquilla da 15.36 di personale. L’anno scorso a Eugene, nella finale junior vinse un cubano ancora allievo – Lazaro Martinez, detentore del record di categoria – e la scuola caraibica tira fuori un altro talento: Cristian Napoles domina la qualificazione con 15.98.

Giavellotto F (qualificazione) – Standard di qualificazione fissato a 52.00, ben oltre i limiti delle due azzurre: per passare servirebbe quanto meno avvicinare le misure delle ultime uscite stagionali. Nel gruppo A Sara Zabarino si affida al suo braccio, che però le restituisce solo un 45.19 al secondo lancio: più o meno speculare la prestazione di Francesca Iacuzzo (45.46 nel gruppo B). Con la 21^ e la 23^ misura, entrambe le nostre ragazze sono fuori: l’ultimo lancio utile è 48.58 e almeno un paio di altre concorrenti arrivano ad un palmo dalla terra promessa. Oggettivamente non sarebbe stato facile: in testa alla start list della finale c’è la ceca Nikol Tabackova, che in ogni caso lancia meno (55.29) degli standard della nostra cadetta Carolina Visca.

400hs F (batterie) – La spedizione azzurra cala due carte pesanti: Ilaria Verderio e Linda Olivieri possono entrambe ambire alla finale. La novarese scende in pista nella prima e si trova subito davanti la favoritissima Sydney McLaughlin: l’americana “passeggia” in 56.81 – oltre un secondo meglio di tutte le altre batterie – e la gara di Linda è quanto mai giudiziosa: 60.23 e terzo posto sufficientemente tranquillo. Poi, nell’ultima, il primo duello spalla a spalla di un certo significato, tra la seconda statunitense Brandee Johnson e la nostra Verderio: partono affiancate e vanno a braccetto fino in fondo: 59.23 Johnson, 59.60 per Ilaria, che segna il 5° tempo del turno.

400hs M (batterie) – Senza un briciolo di esperienza internazionale e partendo in ottava corsia Federico Cesati si affida alle sue sensazioni e anche ad una buona dose di ambizioso entusiasmo, che in queste occasioni può servire: eccome, se serve, 52.68 (3b4) è il nuovo PB (da inizio stagione un progresso di oltre tre secondi) e il terzo posto che significa semifinale diretta. Oltre che inesperto e alla prima trasferta, il romano Mattia Di Panfilo è anche al primo anno di categoria: lotta fino all’ultimo per agguantare una qualificazione automatica, che gli sfugge per appena 4/100 (5b6/53.64) e il suo coraggio viene comunque premiato dall’ultimo tempo di ripescaggio (23° del turno). Giusto così: poi leggi il “summary” e vedi che il crono di Cesati è l’ottavo delle batterie, dove il giapponese Fujii sigla il miglior tempo stagionale con 50.87. Domani è un altro giorno, giorno di semifinali.

Alto M (decathlon) – Marco Leone non è uno specialista, ma vanta comunque 1.89: qui però gli occorrono tre tentativi per salire a 1.78 e poi si arena alla quota successiva di 1.81 (610 punti). Con uno score di 2432 l’azzurro sale al 24° posto perché in due lasciano la partita: exploit di giornata per il tedesco Kaul, che salta 2.05 e prosegue la sua rincorsa alla zona podio dopo il 16.08 del peso, mentre l’estone Hausenberg – che pure si ferma a 1.90 – mantiene saldamente il comando delle operazioni (3369).

GLI AZZURRI IN GARA NELLA SECONDA GIORNATA (16 luglio, ora italiana)

Ore 16.30 – 110hs M (decathlon) Marco Leone
Ore 16.35 – Peso F (qualificazione/16.50) Sydney Giampietro
Ore 17.00 – Alto M (qualificazione/2.11) Stefano Sottile
Ore 17.40 – 100m F (batterie/2+8) Anna Lisa Modesti, Emma Girardello
Ore 18.25 – Disco M (decathlon) Marco Leone
Ore 19.05 – 800m F (batterie/4+4) Marta Zenoni
Ore 19.45 – 110hs M (batterie/4+4) Marco Bigoni, Loris Manojlovic    
Ore 20.00 – Asta M (decathlon) Marco Leone
Ore 20.30 – 400hsF (semifinali/2+2) Ilaria Verderio, Linda Olivieri
(Sessione pomeridiana 16 luglio, ora italiana 17 luglio)
Ore 00.00/01.15 – Giavellotto M (decathlon) Marco Leone
Ore 00.15 – 100hs F (semifinali/2+2) Desola Oki, Elisa Di Lazzaro
Ore 00.40 – 400m M (semifinali/2+2) Vladimir Aceti
Ore 01.10 – 100m F (semifinali) ev. Anna Lisa Modesti, Emma Girardello
Ore 01.35 – 800m M (semifinali/2+2) Andrea Romani
Ore 02.05 – 400m F (semifinali/2+2) Alessia Tirnetta, Rebecca Borga
Ore 02.30 – Peso F (finale) ev. Sydney Giampietro
Ore 02.40 – 400hs M (semifinali/2+2) Federico Cesati, Mattia Di Panfilo
Ore 03.05 – 100m F (finale) ev. Anna Lisa Modesti, Emma Girardello
Ore 03.20 – 1500m M (decathlon) Marco Leone
Ore 03.50 – 100hs F (finale) ev. Desola Oki, Elisa Di Lazzaro

 

 



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