Mondiali Allievi, Giampietro quinta nel peso

17 Luglio 2015

Zona-punti per la pesista azzurra (quinta con 16.83), Andrea Romani è primo degli esclusi dalla finale degli 800 (1:51.54).

di Raul Leoni

Ai Mondiali U18 di Cali, nella seconda sessione serale, arriva il primo piazzamento in zona-punti per la spedizione azzurra: la sedicenne milanese Sydney Giampietro è quinta nella finale del peso con 16.83 al primo lancio (ad un centimetro dalla sua recente MPN all’Arena). Dopo l’impresa di Ilaria Verderio, in finale dei 400hs nella mattinata colombiana, gli altri azzurri delle corse si fermano tutti in semifinale: ma il debuttante Andrea Romani – come l’ostacolista Linda Olivieri - è il primo degli esclusi dalla finale degli 800 metri per 13/100 (1:51.54 per il sedicenne napoletano, nono nel totale). Si difendono Desola Oki nei 100hs, 13^ con 13.64 (Elisa Di Lazzaro 20^ con 13.82) e Federico Cesati nei 400hs, 18° con 52.87 (Mattia Di Panfilo 23° con 54.35): sul giro di pista fuori al secondo turno Vladimir Aceti (17° con 48.59) e le due azzurre Alessia Tirnetta e Rebecca Borga (rispettivamente al 19° e 22° posto in semifinale, con 55.91 e 56.56). Il lombardo Marco Leone chiude 22° nel decathlon (6215 punti).

IL MONDIALE DEGLI ALTRI – Molto più complicata del previsto la corsa all’oro di Candace Hill: l’americana è la regina dello sprint con 11.08 (0.0), ma da Trinidad e Tobago arriva un’ispiratissima Khalifa St.Fort che fa a fette il suo precedente PB anche in finale (11.19) e annulla il distacco di partenza dalla favoritissima georgiana. Nelle precedenti otto edizioni dei Mondiali allievi, mai nessuno aveva vinto il lungo maschile oltre gli otto metri: a Cali ci riescono in due, con il sedicenne cubano Maikel Masso a 8.05 (+0.5) e l’australiano Darcy Roper a 8.01 (+0.5). Altro limite simbolo nel nuovo decathlon della categoria: con un giavellotto da oltre 1000 punti (78.20), il tedesco Niklas Kaul irrompe in zona medaglia alla penultima prova del programma e vince l’oro con uno score da +Ottomila (8002): restano argento e bronzo il francese Ludovic Besson (7678) e l’estone Hans-Christian Hausenberg (7657) che per due giorni si erano combattuti con sorpassi e controsorpassi. Esulta l’atletica sudamericana per l’oro dell’ostacolista ecuadoriana Maribel Caicedo: 13.04 (+0.1) partendo da un PB di 13.49 in entry-list e cocente sconfitta per la statunitense Alexis Duncan, solo settima in finale (fatale il terzo ostacolo) dopo essere stata l’unica ad andare sotto i 13” (in semifinale, ad 1/100 dalla MPN di Yanique Thompson). Detto in cronaca della finale del peso, con l’azzurra Sydney Giampietro quinta, l’ultimo titolo di giornata è quello del giavellotto allieve: a sorpresa l’oro va alla giapponese Haruka Kitaguchi, con l’unico lancio di giornata sopra i 60 metri (60.35). Per la cronaca, con la sua MPN nell’attrezzo da 500 grammi (58.68) ottenuta ieri a Roma, la cadetta azzurra Carolina Visca avrebbe vinto l’argento mondiale.

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LE GARE DELLA SECONDA GIORNATA (16 luglio - pomeriggio)

Peso F (finale) – Dopo la convincente qualificazione in mattinata, Sydney Giampietro torna in pedana e per una sedicenne è un bel banco di prova sotto il profilo della tenuta agonistica: la milanese di padre foggiano e mamma nigeriana tiene la scena, mette a posto le cose con un 16.83 – ad un centimetro dalla sua MPN nazionale all’Arena – e poi paga un comprensibile allentamento della tensione. Ma il più è fatto. Un bel 5° posto, mancando il traguardo in più, quello dei 17 metri superati solo una volta in carriera, ma al coperto: le più forti sono oltre quella linea, ma non poi tanto più in là, a parte la tedesca Julia Ritter che resta decisamente fuori portata (18.53). Le altre medaglie vanno all’americana Sophia Rivera (17.93) e alla montenegrina Kristina Rakocevic (17.49), secondo podio a Cali dopo l’argento agrodolce del disco: ossia il terzetto che in stagione aveva già fatto più di 18 metri.

1500m M (decathlon) – Finisce con un 22° posto l’avventura mondiale di Marco Leone: l’ultimo parziale è anche il più vicino ai limiti di partenza dell’azzurro, 4:59.75, ad appena 15/100 dal PB in questa prova. Il totale di 6215 resta oltre 500 punti sotto il recente limite nazionale del lombardo.

400hs M (semifinali) – Ennesimo scontro con la dura realtà delle semifinali per gli azzurri: ma anche in questo caso ci sono motivi di soddisfazione. Soprattutto per Federico Cesati, che si conferma sotto quei 53” che non aveva mai raggiunto prima di arrivare in Colombia: 52.87 (6sf3 e 18° nel totale) e resta il 52.68 della batteria, nella top-10 di sempre in Italia. Anche il romano di Torvaianica Mattia Di Panfilo peggiora il crono del primo turno e fa 54.35 (7sf2, 23°): in questo caso ricordando che il primatista italiano dei 100hs cadetti compirà 16 anni solo a fine ottobre. Per la finale è servito un bel 51.96, ma l’oro si assegnerà con ogni probabilità ben sopra ai 50” e le medaglie sopra ai 51”: due anni fa a Donetsk gli azzurri Giuseppe Biondo e Matteo Beria sfiorarono la finale in un contesto analogo, ed anche con un pizzico di sfortuna.

400m F (semifinali) – L’obiettivo della finale è fuori portata per le azzurre Alessia Tirnetta e Rebecca Borga: si tratta di far ricorso alle energie rimaste dalla batteria per puntare al PB. La più convinta è la ragazza cresciuta a Nettuno: Alessia fa 55.91 (7sf2 e 19^), ma resta lontano mezzo secondo. Serbatoio in rosso per la veneta Borga: 56.56 (6sf3 e 22^). Per entrare servirebbe 53.93, appena peggio del primato italiano di Ilaria Verderio: e intanto continua a stupire la canadese Kyra Constantine, che scende ancora in modo netto fino a 52.88 e mette il sale sulla coda alle due americane Irby e Mason e all’atleta del Barhein Naser.

800m M (semifinali) – Quando Andrea Romani si avvia sulla linea di partenza della terza semifinale, già si possono fare due conti: se non si entra tra i primi due, bisogna correre a livello di PB o giù di lì. Il napoletano è bravissimo, conta anche sulle sue doti di velocità (ha 48.68 sui 400m), ma alla fine è terzo (1:51.54) e manca il traguardo per appena 13/100: passa come ultimo ripescato il tedesco Pascal Kleyer (1:51.41 nella prima delle tre semifinali) e domani sarà lui l’unico europeo nella finale per l’oro (con probabile doppietta kenyana). Invece l’azzurro è nono al mondo, a 16 anni, al debutto assoluto: ha fatto praticamente tutto il possibile, non è bastato.

Giavellotto M (decathlon) – Questo è uno dei cavalli di battaglia per Marco Leone, che vanta un eccellente PB da 56.37: però è chiaro da tempo come l’azzurro sia arrivato scarico a questi Mondiali e resta ben al di sotto delle sue possibilità, solo 45.71 (22° con 5654 punti). Ma è ai piani alti che si consuma un magistrale colpo di teatro: il tedesco Niklas Kaul, che finora era rimasto in linea di galleggiamento al quarto posto, sfodera un 78.20 che potrebbe competere perfino per una medaglia nella finale del giavellotto. Sono più di 1000 punti ed ecco confezionato un triplo sorpasso, con 7336 punti: davanti ad Hausenberg (7274), Besson (7115) e ad un George Patrick ormai quasi fuori dalla lotta per il podio (6905).

400m M (semifinali) – Anche qui compito durissimo per Vladimir Aceti: il lombardo nato in Carelia non può oggettivamente ambire alla finale, ma punta almeno a migliorarsi e a ritagliarsi uno spazio tra i concorrenti europei, visto che è partito come quarto della lista stagionale continentale. Nessun europeo in realtà trova posto nelle corsie per il titolo: ci va vicino il francese Loic Prevot, primo degli esclusi (47.03). E nemmeno l’azzurro riesce nel suo intento, peggiorando il 47.95 della batteria – abbastanza vicino al PB di 47.77 – con un 48.59 (6sf2) che lo piazza al 17° posto tra i partenti. Attenzione: trema la stagionata MPM di Obea Moore (ormai ventennale 45.14), il californiano che aveva vinto da allievo i Mondiali juniores di Sydney ’96 e poi era sparito dai radar delle piste. La mette nel mirino il giamaicano Christopher Taylor, 45.30 oggi a Cali: ma è chiaro che la tribuna trepida soprattutto per una medaglia colombiana con Anthony Zambrano.

100hs F (semifinali) – Il turno intermedio è sempre un banco di prova difficile per chi ha sondato i suoi limiti già in batteria: eppure Desola Oki tira fuori un eccellente 13.64 (5sf1, -0.4), che ovviamente non vale per il passaggio in finale, ma si attesta a 14/100 dal traguardo, a 8/100 dalla MPN di Veronica Borsi e a 2/100 dal suo recentissimo PB (la fidentina di genitori nigeriani è così 13^). Più che dignitosa anche la semifinale di Elisa Di Lazzaro: la triestina, pure lei ora di stanza a Fidenza nel gruppo di Maurizio Pratizzoli, fa 13.82 (7sf2, -0.6), meglio che all’esordio in batteria, a 4/100 dal suo miglior tempo (20^ nel complesso). Intanto c’è il primo -13” della stagione, 12.95 per la statunitense Alexis Duncan (ad 1/100 dalla MPM di Yanique Thompson a Donetsk 2013): ma attenzione anche all’ecuadoriana Maribel Caicedo, in netto progresso (13.11 nella semifinale dell’azzurra Oki, ma in partenza aveva 13.49).

Asta M (decathlon) – Sempre al di sotto dei suoi standard Marco Leone, che salta 4.00 alla seconda e poi fallisce il personale outdoor da eguagliare a 4.10 (23° con 5129 punti): ma è la lotta per le medaglie che diventa sempre più appassionate. Risale in testa dopo un’impasse a cavallo delle due giornate Hans-Christian Hausenberg: 4.20 sono sufficienti all’estone (6509 punti) per riprendersi la leadership che aveva lasciato uscendo dalla pedana dell’alto a piedi scalzi. Poi Besson (6462), che sente sul collo il fiato di George Patrick (6.425).

GLI AZZURRI IN GARA NELLA TERZA GIORNATA (17 luglio, ora italiana)

Ore 16.30 – 100hs F (eptathlon) Sofia Montagna
Ore 16.45 – Asta M (qualificazione/4.95) Max Mandusic, Francesco Masci
Ore 16.50 – Triplo F (qualificazione/12.80) Chiara Bertuzzi
Ore 17.35 – 200m F (batterie) Alessia Pavese
Ore 17.35 – Alto F (eptathlon) Sofia Montagna
Ore 17.50 – Disco M (qualificazione/58.50) Giacomo Marinai
Ore 18.35 – 200m M (batterie) Michele Rancan    
(Sessione pomeridiana 17 luglio, ora italiana 18 luglio)
Ore 00.00 – Peso F (eptathlon) Sofia Montagna
Ore 00.10/01.10 – Martello F (qualificazione/63.00) Alessia Beneduce
Ore 01.05 – 110hs M (semifinali) Marco Bigoni, Loris Manojlovic
Ore 01.30 – 800m F (semifinali) Marta Zenoni
Ore 01.45 – Alto F (finale) Erica Marchetti
Ore 01.50 – 200m F (eptathlon) Sofia Montagna
Ore 03.50 – 110hs M (finale) ev. Marco Bigoni, Loris Manojlovic



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